domenica 27 febbraio 2011

Roma 2015, idee&progetti - Nuovo svincolo Salaria-Prati Fiscali : in estate via ai lavori, durata circa 20 mesi

Se ne parla ormai da anni e i cittadini del quadrante nord-est della città lo aspettano con impazienza: si tratta del nuovo svincolo antitraffico Salaria-Prati Fiscali!

Il progetto esiste da tanto tempo, ma finalmente esso sta per diventare realtà; è stato infatti inserito nel piano strategico di sviluppo di Roma Capitale, presentato durante i lavori del Congresso degli Stati Generali della città che si è svolto al Palazzo dei Congressi dell'Eur il 22 e il 23 febbraio 2011.
Il progetto prevede la realizzazione del raccordo diretto di via di Prati Fiscali con la Tangenziale Est.
L'Assessore ai lavori pubblici Fabrizio Ghera ha annunciato che: "Entro l'estate è prevista l'indizione della gara relativa al primo lotto per un importo pari a 27 milioni di euro."
La durata dei lavori dovrebbe essere di circa 20 mesi.
Lo svincolo Prati Fiscali-Via Salaria  è attualmente uno dei punti più trafficati della città, soprattutto durante le ore di punta del traffico. Coloro che la mattina si muovono dai quartieri Nuovo Salario, Montesacro e Talenti  dalle ore  7,10 in poi  verso il centro di Roma ne sanno qualcosa.
Così come coloro che durante l'ora di pranzo, o alla sera, cercano di rientrare nelle proprie case.
Nell'intersezione Prati Fiscali-Via Salaria si concentra d'altronde il flusso di auto provenienti dai quartieri citati (quelli che provengono da via Prati Fiscali) e il flusso di auto dei pendolari che da fuori Roma raggiungono la città percorrendo la Via Salaria.

Visualizzazione ingrandita della mappa
Si tratta di un'opera strategica fondamentale per tutto il quadrante, in quanto lo svincolo è inquadrato tra tutta una serie di quartieri: Parioli e Africano a sud, Nuovo Salario a nord-est, la via Salaria e l'aeroposto dell'Urbe a nord-ovest, la zona dell'Acqua Acetosa e di Tor di Quinto ad ovest. 


sabato 26 febbraio 2011

Pubblicità pay per clik (PPC) - Guadagnare online con i click - I click you pay he earns




Abbiamo parlato della pubblicità pay per impression (vedi post); oggi dedichiamo qualche riga alla pubblicità pay per click (PPC).
Con la pubblicità PPC, l'inserzionista paga una tariffa unitaria in proporzione ai click (click- through rate), ovvero solo quando un utente clicca effettivamente sull'annuncio pubblicitario.
Per guadagnare attraverso la pubblicità pay per click occorre aderire ad un programma, come ad esempio Google Adsense.
Possono farlo tutti: non occorre che il vostro blog sia importante o particolarmente popolare.
Chiunque può inserire delle pubblicità sul proprio sito.
Il programma AdSense prevede la pubblicazione di annunci pubblicitari constestuali, cioè correlati agli argomenti dei post/articoli pubblicati.
Le dimensioni, i colori e la posizione degli annunci sono fondamentali per ottenere tanti "click".
Non si tratta di un lavoro facile; occorre studiare, provare e molto dipende dall'impostazione grafica del sito o dalla struttura del post.
Gli annunci possono essere posizionati in alto, in fondo al post, a destra, a sinistra: possono avere diverse dimensioni  (300x250, 728x90, 200x200, ecc. ecc.).
Gli annunci possono poi essere di testo, oppure sotto forma di immagini o alternare testo e immagine.



Il vantaggio delle pubblicità pay per click è che il guadagno dipende da quanti click effettua il visitatore sui diversi link pubblicitari, aldilà di quello che l'utente farà dopo.
Il guadagno per ogni click è piuttosto basso, dunque per poter guadagnare cifre importanti attraveso questo metodo, occorre che il sito o blog in questione cresca e diventi molto popolare.
Il valore del singolo click dipende anche dall'inserzionista: annunci di tipo economico-finanziario, o pubblicità di prodotti tecnologici, tendenzialmente sono più remunerativi.
Proprio per questo, coloro che gestiscono dei siti tematici, che approfondiscono specifici argomenti e che hanno una tipologia di visitatori "fidelizzata", tendono ad avere più possibilità di guadagno.

(articoli correlati:
la pubblicità Pay per impression
Come guadagnare attraverso il tuo blog o sito web  )
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Progetto Diritto al Futuro - Istituito il Fondo di garanzia per i mutui concessi a giovani coppie  di precari - Decreto 17 dicembre 2010, n. 256 entrato in vigore 18/02/2011 - mortgage subsidies for young couples



Era l'ottobre del 2007 quando l'allora ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa dichiarò: "Mandiamo i bamboccioni fuori di casa".
Da quel momento il termine "bamboccioni" è entrato nel vocabolario della lingua italiana per definire la grande schiera di ragazzi ultra-trentenni che per scelta e soprattutto difficoltà economica sono costretti ancora a vivere all'interno della propria famiglia di origine, insieme a mamma e papà.
A distanza di tre anni le cose non sono cambiate, anzi le statistiche dimostrano una crescita consistente nel numero dei bamboccioni.
D'altronde non potrebbe essere diversamente dato che, come dichiarato pochi giorni fa dal governatore della Banca d'Italia Mario Draghi al Forex di Verona, il tasso di disoccupazione giovanile sfiora il 30%.   
Ed inoltre c'è il grosso problema della precarietà che impedisce ai giovani di programmare il futuro e soprattutto rende difficile l'accesso al credito per accendere un mutuo per l'acquisto di un'abitazione.

Un'interessante iniziativa del governo per opera del Ministro della Gioventù  Giorgia Meloni, all'interno del il progetto denominato Diritto al Futuro, viene incontro alle esigenze e alle difficoltà delle giovani coppie.

Con il Decreto 17 dicembre 2010, n. 256, Regolamento recante la disciplina del Fondo per l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie o dei nuclei familiari monogenitoriali, sarà più semplice accendere un mutuo per i giovani che hanno un lavoro precario.

Il provvedimento è entrato in vigore 18 febbraio 2011 e con esso è stato istituito un Fondo Casa, con una dotazione finanziaria attualmente di 24 milioni di euro, che funzionerà da fondo di garanzia per gli istituti di credito che concederanno mutui a giovani coppie under 35 con contratti di lavoro atipici.
La copertura dovrebbe arrivare fino a 75000 euro e dovrebbe riguardare la concessione di 10.000 mutui.
Per entrare nella funzionalità del Fondo di Garanzia dobbiamo solo attendere la firma da parte del Ministero della Gioventù e dell’Abi.



Ecco i vincoli previsti per accedere a questo fondo:
  1. potranno farne richiesta solo le coppie di età inferiore a 35 anni, sposate, con o senza figli, oppure i single con figli minorenni;
  2.  il Fondo Casa può essere utilizzato solo per l’acquisto di un alloggio destinato a diventare prima abitazione e la giovane coppia non deve essere intestataria di altri immobili ad usoabitativo, salvo nel caso si sia  acquisità la proprieta' per successione a causa di morte
  3.  più della metà del reddito complessivo imponibile ai fini Irpef deve derivare da un contrattodi lavoro atipico, quindi non a tempo indeterminato
  4. il reddito Isee non deve superare i 35.000 euro, e sarà data priorita' ai nuclei i cui componenti non risultano occupati con rapporto di lavoro a tempo indeterminato
  5.  l'immobile non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) eA9 (castelli, palazzi) e deve avere una superficie inferiore a novanta metri quadrati; nella concessione della garanzia viene data priorita' ai casi nei quali l'immobile sia situato in aree a forte tensione abitativa;
  6. I mutui ipotecari non devono superare la soglia di 200.000 euro, con tasso d’interesse agevolato che dovrebbe essere pari all’Euribor più spread di 150 punti per una durata superiore ai vent’anni.‎

mais e chicchi di mais - corn & corn kernels - Il cibo dei Maya - dalla polenta al pop-corn - proprietà curative del mais - II congresso nazionale del Sinut: mais come cibo anti-inquinamento - Flavonoidi contro fumonissine



Il mais (Zea mays) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Graminacee (o Poaceae) che produce dei chicchi gialli, rossi o bruni, commestibili raccolti in grosse spighe che prendono il nome di pannocchie; originaria dell'America latina, era considerato addirittura una divinità dal popolo Maya che su questa pianta fondò il suo sostentamento nutritivo e quindi la sua misteriosa grandezza.
Il mais può essere consumato in  diversi modi: in "pannocchia" può essere cucinata sia alla griglia, sia lessa e il suo mese migliore è agosto.
La consumazione in "chicchi" prevede che essi vengano staccati dalla spiga e poi cotti a vapore o lessati per la consumazione; in questo modo vengono utilizzati soprattutto per arricchire insalate e paste.
I chicchi di mais vengono utilizzati anche per la preparazione dell'olio e da essi si ricavano anche fiocchi adatti alla prima colazione.
La farina di mais viene utilizzata per la preparazione della famosa polenta, ma anche per alcuni tipi di pane e dolci.
Infine dal mais si ottiene l'amido di mais, una farina bianca conosciuta come "maizema", utilizzata come addensante di budini, salse, umidi e minestre.
Riscaldando i chicchi di mais secchi (sottospecie di tipo Everta) otteniano il famoso pop corn , come suggerisce il nome stesso (dall'inglese pop = scoppiare, e corn = mais).

Ma quali sono le proprietà nutritive e i benefici del mais?
Ricco di amido e carboidrati, il mais è molto saziante, energetico e ricostituente, fornisce solo 9 g di proteine e 353 calorie ogni 100 g. Ha buone quantità di sali minerali quali potassio, magnesio, fosforo e calcio, che associate all’ottima digeribilità, ne fanno un alimento ottimo per i bambini. Contiene anche vitamine del complesso B e vitamina A.
Inoltre è senza glutine ed è dunque un alimento ideale per i celiaci. 

 Favorisce in maniera delicata, il transito intestinale.
Il mais elimina l’acido urico e i fosfati ed è calmante della sintomatologia dolorosa nelle affezioni delle vie urinarie. Le proprietà benefiche di questa pianta trovano inoltre impiego contro la litiasi urinaria, le affezioni delle vie urinarie (cistiti, reumi), la gotta ed la calcolosi renale.

Ma una scoperta molto recente inserisce il mais come il "Re" dei cibi anti-inquinamento.
I "flavonoidi" sono sostanze che ci aiutano contro i danni causati dall'inquinamento atmosferico e il mais ne contiene in grande quantità.
 
Cesare Sirtori, presidente della società Italiana di Nutraceutica (Sinut), riunita dal 24 al 26 febbraio 2011 all'Hotel Michelangelo di Milano per il suo II Congresso nazionale, spiega che:
"gli elevati livelli di flavonoidi contenuti nel mais sviluppano le difese del nostro organismo contro sostanze tossiche chiamate fumonissine, tossine da funghi ambientali presenti in alta concentrazione in caso di forte umidità e contaminazioni atmosferiche."
Il mais esercita un'attività favorevole sulla salute e la durata della vita e rientra dunque nella lista dei cibi farmaco, i cibi con i quali possiamo "curaci a tavola".


mercoledì 23 febbraio 2011

La vendita allo scoperto - Short Selling - shorting - andare corto - going short




In finanza,  la vendita allo scoperto (o short selling) è la pratica di vendere attività, generalmente titoli, non direttamente posseduti dal venditore ma che sono stati presi in prestito da una terza parte (generalmente un broker, una banca o un intermediario finanziario) con l'intenzione di riacquistare dopo un certo tempo le stesse attività per renderle indietro al prestatore.
Si tratta di un'operazione ribassista: colui che prende a prestito i titoli per venderli prevede che quando andrà a riacquistare la stessa tipologia di titoli sul mercato il loro valore sarà diminuito.
In questo modo il guadagno, il profitto, dell'operazione sarà dato dalla differenza tra il valore di vendita iniziale e il prezzo di acquisto finale.

Facciamo un esempio. Mi aspetto che il prezzo di un certo titolo X scenderà nei prossimi giorni.

Io non dispongo di titoli miei, per cui li prendo a prestito per poterli vendere aspettandomi un ribasso del loro prezzo.
Prendo in prestito il titolo X con l'obbligo di restituirlo entro un tempo t e lo vendo al prezzo di 100; trascorso questo tempo t andrò a riacquistare questo titolo!
Se il suo valore nel frattempo è sceso ad 80, io avrò guadagnato in questa operazione 100 - 80 = 20.
Se invece le mie previsioni sono errate e in questo tempo t il valore del titolo X salea 110, nell'operazione andrò a perdere 10 (110 - 100)!

Si tratta dunque di un'operazione finanziaria all'"inverso": con lo Short Selling si guadagna quando il mercato va al ribasso, in quanto prima si vende X e poi si riacquista sempre X.
Il venditore short (a breve, corto) trae profitto da un calo dei prezzi tra la vendita e il riacquisto; viceversa, egli perde se il prezzo delle attività da lui trattate aumenta.
Gli altri costi della vendita allo scoperto, possono includere una commissione per il prestito iniziale dei titoli e il pagamento degli eventuali dividendi sulle attività prese in prestito.
Ricapitolando, la vendita allo scoperto è un prestito non di denaro bensì di titoli e il guadagno del datore del prestito (es. l'intermediario finanziario) è dato da una commissione, o interesse, che aumenta all'aumentare della durata del prestito.
L'operazione con cui chi effettua la vendita allo scoperto riacquista i titoli per rifonderli al prestatore è definita ricopertura dello scoperto.
Lo short selling è un'operazione finanziaria di tipo prettamente speculativo e orientata verso un orizzonte temporale d'investimento di breve periodo.
"Andare corto" è in opposizione con la prassi più convenzionale di "andare lungo ", che consiste nell'acquisto di un titolo effettuato nella previsione che lo stesso salga di prezzo e che esprime dunque una posizione rialzista.


(post correlati:
gli Hedge Funds - I fondi speculativi)

martedì 22 febbraio 2011

Hedge funds - I fondi speculativi - Alfred W. Jones nel 1949 - Long/Short Equity Strategy - high net worth - ricchi investitori ("High Net Worth Individual") alla ricerca della performance assoluta!



Un Hedge Fund (Fondo Speculativo) è un fondo di investimento aperto ad un limitato numero di investitori che pagano una commissione di performance (performance fees) ai managers del fondo: l'incentivo è dunque nella retrocessione di parte delle performance positive realizzate dal gestore.
Gli Hedge Fund intraprendono una gamma di investimenti e attività di trading molto più ampia rispetto ai tradizionali fondi di investimenti; investono in diversi tipi di attività che includono posizioni lunghe e corte in azioni, obbligazioni e materie prime.
Hedge significa "copertura", "protezione": in effetti, come suggerisce la parola, questi fondi nascono con lo scopo di coprire parte dei rischi inerenti agli investimenti utilizzando una varietà di metodi, in particolare la vendita allo scoperto di derivati.
In molte giurisdizioni, gli Hedge Fund sono aperti solo ad un numero limitato di investitori professionali o ricchi (high net worth) che soddisfano i criteri fissati dalle autorità di regolamentazione, e sono quindi esenti da molte delle regole che disciplinano i fondi di investimento ordinari.
Una tipica operazione effettuata dagli hedge funds è la vendita allo scoperto a scopo ribassista; tale operazione infatti non è permessa, di norma, ai fondi comuni canonici di diritto italiano.
Sono fondi ad alto rischio per l'investitore. In Italia sono rappresentati da fondi comuni di investimento speculativi (decr. Min. Tesoro 228/1999).
La legge statunitense prescrive che gli investitori abbiano un patrimonio di almeno un milione di dollari o entrate nette per oltre 200.000 dollari; il numero dei soci non può essere superiore a 99.

Il primo Hedge Fund è stato creato dal sociologo, scrittore e giornalista finanziario Alfred W.Jones nel 1949.
Jones riteneva che i movimenti di prezzo di una singola attività fossero dovuti da due fattori: una componente era determinata dall'andamento del mercato nel suo complesso e una componente per effetto della performance del bene stesso. Per neutralizzare l'effetto dovuto all'andamento del mercato egli bilanciò il suo portafoglio acquistando titoli ritenuti sottovalutati rispetto all'andamento del mercato e  finanziandosi vendendo allo scoperto (short selling, vd. post) titoli ritenuti sopravvalutati ; combinò dunque due tecniche speculative: una posizione lunga in alcuni titoli e una corta in altri.
Egli vide che le variazioni di prezzo dovute all'andamento del mercato nel suo complesso si annullavano perché, se il mercato cresceva, la perdita sulle attività a breve compensava il guadagno aggiuntivo sulle posizioni lunghe e vice-versa.
Poichè il risultato è la 'copertura' (hedge) della parte del rischio dovuto ai movimenti del mercato nel suo complesso, questo tipo di portafoglio divenne conosciuto come un hedge fund.
I fondi speculativi hanno l'obiettivo di produrre rendimenti costanti nel tempo, con investimenti singolarmente ad alto rischio: lo scopo è il raggiungimento di un rendimento assoluto indipendentemente dall'andamento dei mercati finanziari in cui operano.

A differenza dei normali fondi comuni d'investimento, i mutual funds, il rendimento dei fondi speculativi non è messo in relazione ad un benchmark, cioè ad un parametro oggettivo di riferimento.

(post correlati:
La vendita allo scoperto,short selling)
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lunedì 21 febbraio 2011

Roma, fine 2012: la "cura del ferro" - La Nuova Stazione Tiburtina - Linea B1: da Bologna a Jonio passando per Conca d'Oro - Linea C: 21 stazioni da Monte Compatri/Pantano a Lodi - Il nuovo Nodo di Termini - romametropolitane.it


Fine 2012! Entro 24 mesi Roma farà un grande passo avanti in quella che è stata definita da qualcuno la "cura del ferro".Saranno infatti molti i cantieri che saranno conclusi nei prossimi due anni consegnando alla città opere infrastrutturali che avranno l'effetto di migliorare la qualità della vita di tanti cittadini, turisti e pendolari che si muovono o raggiungono la Città Eterna lungo i "binari".
Per cui all'interno della nostra rubrica che descrive i progetti di Roma fino al 2015, abbiamo individuato come tappa intermedia la fine del 2012.

Cominciamo l'elenco con la Nuova Stazione Tiburtina, progettata dall'architetto Paolo Desideri, la prima nuova stazione italiana dell'Alta velocità: secondo RFI (Reti Ferroviarie per l'Italia), "a giugno la stazione sarà completamente finita e a disposizione dei passeggeri".
Nonostante la stazione appaia ancora un cantiere, mancano solo pochi mesi alla sua consegna.
I lavori che si stanno svolgendo nel sottosuolo della stazione e che riguardano la nuova galleria che sostituirà un tratto della tangenziale, saranno invece terminati entro il 2011.
L'investimento complessivo è stato di 322 milioni di euro, di cui 170 solo per la stazione: la stazione si estenderà su una superficie di 50 mila metri quadri ed è costuita da un'infrastruttura a più livelli che va dal nuovo parcheggio interrato con 600 posti auto, all'imponente galleria a vetri a 9 metri di altezza.
Una stazione bella e moderna che è destinata a divenire il primo polo ferroviario di Roma.

Entro fine 2011 i romani residenti nel quadrante nord-est della città, quelli per intenderci dei quartieri africano, Montesacro, Talenti e Nuovo Salario, potranno salutare l'apertura del primo tratto della linea B1 della metropolitana, quello tra Piazza Bologna e Piazza Conca d'Oro.
Si tratta di un'infrastruttura fondamentale per la mobilità  dei residenti del IV municipio, per tutti coloro cioè che si spostano da una sponda all'altra del fiume Aniene e che ora disporranno di un servizio di trasporto rapido verso il centro della città o verso l'Eur.
I lavori secondo quanto risulta dal sito di Roma Metropolitane, stanno procedendo speditamente rispettando i tempi previsti.
Ma non finisce quì: un anno più tardi, alla fine del 2012, saranno terminati i lavori della tratta Conca d'Oro-Jonio, primo dei prolungamenti previsti della linea B1. La nuova stazione Jonio sarà anche predisposta per l'intersezione della futura linea D prevista dal nuovo piano regolatore e che permetterà di sviluppare "l'effetto rete" dell'underground romana.


Linea C! Tra un anno, nel febbraio 2012, è prevista la messa in servizio della prima tratta: la Monte Compatri/Pantano-Parco di Centocelle con 15 stazioni. Pochi mesi più tardi, nel dicembre 2012, le stazioni diventeranno 21 con la consegna della seconda tratta da Monte Compatri/Pantano-Lodi.


Conclude l'elenco delle opere realizzate entro i prossimi due anni, il Nodo di Termini.
La stazione Termini, in questo momento un cantiere che reca enormi disagi alle migliaia di persone che vi circolano, avrà un nodo di scambio tra le linee A e B moderno, funzionale e sicuro entro la fine del 2012.
A cantiere concluso tutti i collegamenti saranno meccanizzati e velocizzati: saranno sostituite tutte le 14 scale mobili, saranno installati 18 nuovi impianti, di cui 16 scale mobili e 2 tappeti mobili, oltre a 6 nuovi ascensori per il collegamento tra le profondità delle banchine della linea A e la superficie.

Roma si lancia nella modernizzazione delle sue infrastrutture e, tutto sommato, il futuro non è poi troppo lontano!

(consiglio a chi fosse interessato ad approfondire l'argomento a consultare l'ottimo sito:
http://www.romametropolitane.it/ )


sabato 19 febbraio 2011

Inno di Mameli - la Vittoria...che schiava di Roma Iddio la creò (mentre Umberto Bossi disse "Tiè!") - La riforma del console Gaio Mario e La Coorte Romana




Si è parlato molto dell'esibizione di Benigni al festival di Sanremo, seguita da circa 20 milioni di telespettatori.
L'attore comico toscano ha fatto l'esegesi dell'inno di Mameli e poi, senza musica, ha cantato la strofa più conosciuta, commuovendo tutti gli spettatori e telespettatori del festival.
Per  indagare l'etimologia della parola esegesi mi affido alla definizione tratta da wikipedia.it:
"In filologia, l'esegesi (in greco) è l'interpretazione critica di testi finalizzata alla comprensione del significato."
Durante la sua esposizione Benigni ha spiegato il vero significato alcune frasi e parole presenti nell'inno nazionale e sovente male interpretate dalla stragrande maggioranza delle persone (Ministro della Repubblica, Umberto Bossi compreso!)


Il primo passo che analizziamo è:

"Dov è la Vittoria?
Le porga la chioma,
che schiava di Roma
Iddio la creò."
Nel luglio del 2008, una delle persone più intelligenti, raffinate e colte d'Italia, il già citato proff. Umberto Bossi, divenne celebre per questa espressione: “L’Italia schiava di Roma? Tiè!” – a cui seguì un'elegante gesto con il dito!

Ma qual'è il vero significato della frase di Mameli?
Per prima cosa, come ha simpaticamente sottolineato Benigni al festival, il soggetto della frase è la vittoria, non l'Italia: dunque è la vittora schiava di Roma, non l'Italia.   
Nell'antica Roma alle schiave venivano tagliati i capelli, dunque la Vittoria dovrà porgere la sua chioma a Roma vincitrice perchè venga tagliata!

Il secondo passo che analizziamo è:
"Stringiamoci a coorte,
siam pronti alla morte.
Siam pronti alla morte "

Quì l'equivoco nasce dalla parola coorte, spesso confusa con "corte", che indica l'insieme di personaggi (cortigiani), che circondano un sovrano o un uomo di particolare importanza.
In realtà la parola "coorte" fa riferimento all'esercito romano, definito da Benigni il più grande esercito della storia: le legioni romane furono divise in diverse coorti dopo la riforma del generale e politico romano Gaio Mario nel I
secolo a.c..
In sostanza fu abolito il vecchio sistema del reclutamento per censo e furono arruolati tutti i volontari in possesso
della cittadinanza romana e tutti diventavano fanti legionari.
Precedentemente a tale riforma l'esercito romano era
organizzato a "manipolo"; mentre il manipolo era una suddivisione tattica che permetteva una maggiore agilità su terreni irti e diseguali, la coorte aggiungeva potenza e compattezza, più adatte alle battaglie campali che venivano sempre più spesso affrontate dall'esercito romano.
Il console Gaio Mario creò un esercito permanente di volontari e suddivise la legione in 10 coorti; una coorte era composta di 600 soldati, cioè formata dall'unione di 3 manipoli, uno di hastati, uno di principes, uno di triarii, portati ciascuno a 200 uomini.

 
Per cui "Stringiamoci a coorte" significa "restiamo uniti fra noi combattenti", uniti a "coorte" e "pronti alla morte" per il nostro ideale.


(articolo correlato:
Patrioti italiani - Goffredo Mameli
Patrioti italiani - Angelo Masina (o Masini)
Patrioti italiani - Luciano Manara
Patrioti italiani - Ippolito Nievo
La Repubblica Romana
Le Cinque giornate di Milano)

giovedì 17 febbraio 2011

Gli Amanti - 1928 - René Magritte (Belgian, 1898-1967) - The Lovers - Les amants

 Renè Magritte
Gli amanti, 1928
olio su tela, 54x73.4 cm
Dedichiamo un'altro articolo al mio pittore surrealista preferito, René Magritte: dopo aver parlato dell'"Assassino Minacciato" (vd. post), questa volta parliamo di un'altra opera enigmatica dell'artista belga, "Gli Amanti".Egli ha prodotto due diverse versioni degli Amanti: in una, la coppia sta guancia a guancia, mentre nell'altra i due innamorati si baciano.



Durante l'estate del 1928 Magritte dipinse una serie di figure con il volto coperto da un qualche tipo di stoffa.
La madre di Magritte soffriva di depressione e durante la sua infanzia tentò diverse volte il suicidio.
Nel 1912, quando l'arista aveva solo 14 anni, sua madre uscì di casa e si annegò nel fiume Sambre.
Quando il suo corpo fu ritrovato e tirato fuori dall'acqua dopo diversi giorni, il viso era coperto dalla sua camicia da notte.
Magritte vide il cadavere nudo con il volto coperto e questa immagine rimase impressa nella sua memoria.
Magritte dipinse diversi quadri sulla morte per annegamento e la tragedia in acqua, così come dipinse diverse immagini di visi avvolti in un panno.
Caratteristica di Magritte e delle sue opere è certamente quella di saper evocare delle profonde emozioni in chi le guarda, senza peraltro che il significato del dipinto sia mai rivelato pienamente.
Il bacio tra i due amanti è un'immagine che evoca un amore muto; i due personaggi sono impossibilitati a comunicare, ma il bacio risulta comunque forte e appassionato.
Forte è il connotato onirico del dipinto, caratteristica peraltro della corrente surrealista,  a cui contribuiscono le tinte dello sfondo che rievocano i colori del cielo contrapposto al colore grigio del soffitto, delimitato da una cornice di tipo classico, e alla tinta della parete.
Il tutto tende ad evocare una sensazione di mistero.
Secondo molti l'interpretazione del quadro può essere vista nell'impossibilità di amare in profondità, nonostante la passione e la voglia di farlo.
Nell'altra versione i due amanti sono spalla a spalla e le loro guance si toccano: essi sono privi del contatto sensuale della pelle a causa del panno che copre i loro volti.



martedì 15 febbraio 2011

Fantômas, il Genio del male - Marcel Allain e Pierre Souvestre, 1911 - L'Ispettore Juve, Jerôme Fandor, Lady Beltham, Bouzillé, M. Havard - da Jean Marais a Vincent Cassel



Criminale spietato, di diabolica intelligenza diabolica, abilissimo nei travestimenti e megalomane; è elegante e dotato di un fascino magnetico: il suo nome è Fantômas.
Fantômas nasce nel 1911: egli è il Signore del Terrore, il Genio del male, l'arci-criminale, l'anti-eroe di una serie di 32 romanzi scritta da Marcel Allain e Pierre Souvestre e di una successiva serie di 11 romanzi ad opera del solo Marcel Allain dopo la scomparsa del coautore.

Fantômas organizza i delitti più spaventosi: sostituisce l'acido solforico in una dispensa di profumo di un grande magazzino parigino, libera dei topi infestati dalla peste su un transatlantico in navigazione nell'oceano, o costringe una vittima ad essere testimone della propria esecuzione posizionandolo a testa in su' in una gigliottina.
Questi sono solo alcuni dei diabolici e complessi delitti organizzati da Fantômas.
E' padrone di mille travestimenti ed è il leader di un vasto esercito di "Apaches" (teppisti di strada).
Le sue spie sono sparse dappertutto; egli è ovunque e da nessuna parte, è tutti e nessuno e dissemina il terrore in ogni luogo: conduce una guerra implacabile contro la società borghese nella quale si muove con facilità e sicurezza.

Fantômas riesce sempre a sfuggire al suo nemico giurato, l'ispettore Juve.
L'ispettore Juve conduce una crociata solitaria contro Fantômas: è talmente ossessionato dal suo nemico al punto che il suo superiore, M. Havard, mette spesso in dubbio la sua lucidità mentale, arrivando addirittura in un'occasione ad arrestarlo sospettando che egli stesso fosse Fantômas.
L'ispettore Juve ha un alleato, il giornalista nel quotidiano "La Capitale", Jerôme Fandor, il quale potrebbe essere addirittura il figlio del criminale e che però è anche
innamorato di Hélene, la diabolica figlia di Fantômas: nonostante la passione che unisce Fandor ed Helene, il loro amore sarà impossibile.
Un altro personaggio significativo della serie è Lady Beltham, amante di lunga data di Fantômas e vedova di una delle sue vittime, la quale nonostante i suoi tentativi non riesce a resistere al suo fascino magnetico.
Infine, c'è Bouzillé, un barbone che aiuta sia Juve che Fantômas, a seconda di chi gli porterà di volta in volta i maggiori benefici; per aumentare la confusione, sia Juve e Fantômas occasionalmente si travestono da Bouzillé.

I romanzi della serie "Fantômas" contengono elementi del genere dei "feuilleton", romanzi di intrigo pubblicati a puntate e tipicamente ambientati a Parigi.
Si ravvisano anche tratti del genere poliziesco, che accostano la serie di Fant
ômas a quella su Arsenio Lupin, il personaggio del ladro gentiluomo ideato da Maurice Leblanc alcuni anni prima, nel 1905.

I romanzi sono stati popolarissimi in Francia, ma anche in Europa e soprattutto in Italia dagli anni '10 agli anni '30, e hanno dato origine a numerose versioni cinematografiche.
La prima pellicola è stata realizzata in Francia e risale al 1913: si tratta di un film muto di Louis Feuillade, con Renè Navarre, Edmond Breon, Renee Carl, Josette Andriot, con una durata di 54' min.

Memomaribile è il trittico di film dedicato a Fantomas tra il 1964 e il 1967, con un esilerante Luis de Funès nella parte dell'ispettore Juve, e un grande Jean Marais, nel ruolo di Fantomas.
Tutti e tre i film sono di André Hunebelle. Il primo è del 1964 e si intitola "Fantômas", seguito nel 1965 da "Fantomas minaccia il mondo" (tit. orig. "Fantômas se déchaîne");la "trilogia" si chiude con "Fantômas contro Scotland Yard" (Fantômas contre Scotland
Yard) girato nel 1967.
Durante il festival di Canne del 2009 era stato annunciato il ritorno di Fantomas dopo 50 anni; il film, girato in 3D, doveva essere prodotto da Thomas Langmann, con Vincent Cassel nel ruolo di Fantomas.
Ma proprio Cassel, l'uomo che avrebbe dovuto essere il protagonista del film, si è tirato indietro dando come motivazione i forti ritardi nei tempi di produzione.
Vedremo se il progetto andrà avanti oppure se è da considerarsi definitivamente tramontato.
 

Ma oltre alle opere cinematografiche, Fantomas ha anche ispirato fumetti e opere teatrali e la sua figura ha influenzato personaggi di opere seriali successive come i cattivi dei film con James Bond, il fumetto Diabolik e vari protagonisti del genere noir.

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lunedì 14 febbraio 2011

Si può conquistare la parsona amata con la Legge dell'Attrazione? - Legge di Attrazione, Amore e Seduzione - Low of Attracion, Love and Seduction


Siamo tutti alla ricerca dell'anima gemella e sono certamente molti tra coloro che la studiano a chiedersi se la Legge d'Attrazione sia uno strumento "potente" anche nell'ambito delle relazioni umane, se sia utilizzabile per fare in modo che le altre persone si comportino come noi vorremmo. Quanti innamorati "disperati", sarebbero disposti a fare qualsiasi cosa per conquistare il cuore della persona amata; sarebbe sicuramente fantastico se bastasse il semplice uso della mente, la capacità di "desiderare" nel modo corretto, un pò di meditazione,  affinche' questo si realizzasse.
 Studio e leggo da un certo tempo sulla Legge d'Attrazione e sulle diverse tecniche elaborate per metterne in moto i meccanismi, con il fine di attirare nella propria vita le cose, gli avvenimenti e ogni tipo di successo che si desidera.
Dopo tanto leggere, sperimentare, ascoltare esperienze e testimonianze, possiamo affermare che la Legge dell'Attrazione non ha alcun potere sulle altre persone.

La legge dell'attrazione non può essere utilizzata per controllare la volontà degli altri, nè per plagiarne i desideri o i sentimenti: tantomeno può servire per fare innamorare un altro/a di noi. In poche parole, se pensiamo di potere utilizzare questa potente Legge universale per conquistare o sedurre una certa persona, ci illudiamo: la Legge d'Attrazione non funzionerà! Ho già parlato di un libro, "Il segreto del cuore" (vd. post), finora il migliore tra i libri da me letti sull'applicazione della Legge d'attrazione nell'ambito delle relazioni umane.

In questo libro si invita a cambiare il punto di osservazione da fuori a dentro di sè, perchè tutto ciò che attiriamo nella nostra vita dipende dal "magnete" che abbiamo nel nostro cuore.
Noi funzioniamo come calamite che consapevolmente o non consapevolmente attiriamo tutte le cose, gli avvenimenti e le persone che fanno parte della nostra vita.
E allora qual'è il segreto in amore? Noi non possiamo utilizzare la legge d'attrazione affinchè il signor X o la signora Y possano innamorarsi di noi.
Noi possiamo invece lavorare su noi stessi per "regolare" il nostro magnete, affiche' possiamo attirare nella nostra vita non una persona specifica, maun certo tipo di persona, una persona che abbia determinate caratteristiche, una persona che proprio per ciò che siamo e per ciò che "emaniamo"  sia attratta da noi.
Questo è il punto!
Per attrarre la persona giusta dobbiamo per prima cosa conoscere noi stessi, capire ciò che vogliamo, e soprattutto ciò che siamo.
Se è vero che il "simile attira il simile", se noi mentiamo con noi stessi, se noi non esprimiamo realmente la nostra essenza, se facciamo compromessi per accontentare gli altri
o per semplice conformismo, allora attireremo nella nostra vita persone non adatte veramente a noi.
Sarà tutto un "bluff" che non ci condurrà da nessuna parte e che ci porterà a dire:"non riesco mai ad essere veramente felice e a trovare la persona giusta!"
Se noi viviamo per piacere agli altri anzichè a noi stessi, ovviamente ci snatureremo: il nostro magnete di conseguenza avvicinerà persone che saranno attratte non da noi ma  dalla nostra maschera.
Quante volte ci capita di frequentare persone non adatte, con cui non ci sentiamo a nostro agio, con cui non siamo liberi di essere ciò che siamo? 

 

Queste persone in realtà le stiamo scegliendo noi, perche' non siamo in grado, non abbiamo il coraggio, il desiderio di volere il meglio per noi!
Ci si adegua, si fanno compromessi, si teme di non essere accettati dagli altri: diventiamo come gli altri ci vogliono e non come vorremmo essere veramente.
E se il nostro magnete è disallineato, cosa attireremo? Persone che non sono come le vorremmo!
E allora il segreto è semplice: impariamo a conoscere noi stessi, accettiamoci e amiamoci per quello che siamo!
D'altronde sta scritto: "Ama il prossimo tuo COME TE STESSO!"

Non di PIU' e non di MENO: COME te stesso!
Ma se non si comincia ad amare se stessi, come si può amare gli altri? E soprattutto, in che modo gli altri potranno amare noi?
Se capiamo chi siamo, andiamo al "succo" della nostra vera Essenza, se impariamo ad accettarci e se "allineamo"
correttamente il nostro magnete verso noi e non verso l'esterno, allora diventeremo sinceri con noi e di conseguenza con gli altri.
E allora attireremo nella nostra vita la persona giusta, quella che sarà attratta da noi e non dalla nostra maschera; sarà attratta da noi e ci amerà per ciò che siamo, non per quello che sembriamo; potrà specchiarsi nella nostra anima... e anche noi troveremo in questa persona uno specchio in cui sarà bello riflettersi...


Fr. Fa.   

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giovedì 10 febbraio 2011

Pittori spagnoli - Joaquín Mir (1873-1940): il pittore catalano e i suoi paesaggi - pintor catalàn especializado en paisajes - catlonian painter specialized in landscapes - Crepúsculo - Cala encantada, Majorca - Alrededores de Olot




Cala encantada, Mallorca

Joaquín Mir Trinxet (in catalano, Joaquim Mir i Trinxet) (Barcellona, 6 gennaio 1873 - Barcellona, 27 aprile 1940) è stato un pittore spagnolo, specializzato in paesaggi.
Ha studiato presso la scuola di Belle Arti a Barcellona (escuela de Bellas Artes de Barcelona) e poi presso lo studio del pittore Lluís Graner.
E' considerato in Spagna il più grande esponente del postmodernismo: Mir rinnovò il genere paesaggistico alla fine del 19-esimo secolo.
Egli ha disegnato soprattutto i paesaggi e la natura della
regione catalana, con una grande sensibilità e controllo del colore.
Era artista instancabile, sempre pronto a dipingere. Il suo stile è personale, con una forte dinamicità di colori ed
espessività.
Mir si recò a Majorca alla fine del 1899, dove trovò alcuni paesaggi inesplorati, selvaggi, molto diversi da quelli che aveva dipinto e dipingerà nei dintorni di Barcellona e Tarragona.
La visione costante del mare, il cielo e la terra intensamente illuminati dalla luce del sole, gli permisero di analizzare tutte le variazioni di luce, dal mattino presto alla sera, senza trascurare la luce debole trovata all'interno delle grotte e anfratti dove dipingeva, o quella della notte, senza luna.
Sulle tele, i colori sono sfumature: dai rosa, gialli e ocra-arancio, ai blu, ciano e carminio, passando per tutta la
gamma dei grigi che il pittore è riuscito a creare sulla sua tavolozza. Si può dire che a Maiorca, Mir abbia trovato il suo linguaggio di espressione: confidando unicamente nella ricchezza del colore, sul vigore e la sicurezza del tratto del suo pennello, egli mostrò la sua preferenza per la Natura, priva di figure o di oggetti ornamentali. 
Nel 1907,tornato in terra catalana, il pittore aveva già deciso che il suo campo di lavoro era la natura e non la città, dove non aveva mai vissuto; la campagna, la sua gente, la visione dello scorrere del tempo, le luci che cambiano, gli orti, le mandorle in fiore, i campi di mandorli, i cipressi, i campanili delle chiese e gli eremi dei villaggi, nonché la diversità dei colori della terra, gli alberi e la boscaglia, sono diventati tutti i suoi soggetti preferiti. Un immenso campo di studio dei colori della natura e dei continui cambiamenti della luce, che Mir sviluppò in modo energico e passionale nei luoghi dove visse e dipinse.
Mir esponeva i suoi lavori regolarmente, sia nelle gallerie di Barcellona e che nelle competizioni ufficiali e la sua attività gli offriva onori, riconoscimenti e una grande popolarità.
Nel 1930 ha ricevuto una medaglia d'onore per tutta la produzione.



Guadagnare online con i sondaggi - sondaggi online retribuiti - make money doing online surveys



Guadagnare semplicemente per esprimere la vostra opinione? Oggi si può!  
Tra i sistemi per guadagnare in internet c'è infatti quello dei sondaggi online.

Le aziende nazionali ed internazionali, operanti nel settore della tecnoligia, dell'auto, dell'alimentare, dell'abbigliamento, ecc.,  prima di immettere un nuovo prodotto sul mercato o prima di apportare delle modifiche su prodotti già esistenti, si affidano a società di marketing per effettuare delle ricerche e testare l'"umore" e il gusto dei possibili clienti e consumatori finali.

Tantissime di queste società di marketing effettuano dei sondaggi online, remunerati, e a cui tutti possono partecipare.
Ovviamente tale remunerazione dipende dal numero di sondaggi effettuati e può assumere diverse forme:  bonifico bancario, assegno, ma anche buoni, ricariche telefoniche, estrazione di premi, ecc.

E' possibile trovare online diverse liste di società che pagano realmente; sicuramente prima di iscriversi e registrarsi sul sito di una di queste società può essere utile consultare alcuni forum.
Tra le società che, ad esempio, pagano in denaro c'è Global Test Market, a cui sono personalmente registrato.
Ma la lista è lunga: tra quelle più serie, secondo le mie ricerche online e la consultazione di alcuni forum, ci sono Ciao, American Consumer O., ODC Opinion People, Choozz.

Generalmente il sondaggio viene spedito tramite mail, e deve essere compilato entro pochi giorni dalla data di ricevimento, pena la scadenza del sondaggio.
Inoltre, il sondaggio contiene quasi sempre una parte introduttiva, qualche domanda preliminare, per verificare se si posseggono i requisiti adatti per entrare a far parte di quel campione di ricerca.

E' chiaro che un uomo di 58 anni potrebbe non rientrare nel target giusto per valutare l'ingresso sul mercato di un nuova borsetta per giovani ragazze di età compresa tra i 18 e 25 anni.
In quel caso ci verrà detto che non possediamo i requisiti giusti per quel tipo di ricerca e che la nostra opinione sarà comunque utile in futuro.


Insomma, c'è da sbizzarirsi anche se, va detto, fare dei sondaggi non è un gioco: si tratta comunque di un piccolo "lavoro", dove ci vuole un certo livello di attenzione, una linea internet abbastanza veloce e un pizzico di pazienza: la maggioranza dei sondaggi hanno una durata di almeno 20 minuti.
Buon lavoro a tutti...