sabato 21 marzo 2020

Coronavirus: l'opinione dello scienziato Stefano Montanari

Da non addetti ai lavori, non è nostra intenzione esprimere opinioni di tipo scientifico e tecnico rispetto alle considerazioni proposte in questo video; ritengo sempre importante dare voce nel dibattito pubblico alle diverse posizioni, anche quando sono minoritarie e decisamente discutibili. Più punti di vista si considerano, più è possibile costruirsi un'idea ragionata ed indipendente.

Nota di aggiornamento: la FNOPI ha dato mandato ai propri legali di intervenire a seguito delle "gravi affermazioni sulla diffusione, contenimento e cura del COVID 19, e per le tesi complottiste anti-vaccinali, contenute in vari video ed interviste ad opera di Stefano Montanari (31-05-2020)



martedì 10 marzo 2020

Il Coronavirus: "The Black Swan" diverrà un bell'anatroccolo - نسيم نيقولا نجيب طالب‎;

Nel precedente post abbiamo messo insieme alcuni pensieri in libertà, cercando di cogliere elementi di ottimismo all'interno di una crisi inaspettata, vorticante e difficile da affrontare; stiamo vivendo una fase storica di cui si parlerà certamente per diversi decenni a seguire.
Sono trascorsi solo quattro giorni dall'ultimo post e il susseguirsi degli eventi sta assumendo proporzioni sempre più ampie impattando fortemente sulla nostra società e sul nostro modo di vivere.
Sembrano non esserci dubbi ormai: il Coronavirus è davvero il Cigno Nero (The Black Swan), l'evento non previsto teorizzato dal filosofo, saggista e matematico libanese Nassin Nicholas Taleb.
Da ieri, 9 marzo 2020, tutta Italia è diventata zona arancione, anche la città di Roma, da cui scrivo, dovrà seguire le regole già in vigore nelle regioni del nord Italia dove i focolai si erano diffusi nei giorni scorsi.
I dati forniti questa sera dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli parlano 8.514 i malati di coronavirus in Italia, e 631 vittime; purtroppo il numero è destinato a salire nei prossimi giorni in modo considerevole.

Le borse europee stanno andando a picco: dopo il -11% di ieri, Il FTSEMib ha lasciato oggi sul terreno il 3,28% a 17.870 punti.
Nella giornata di ieri è crollato il prezzo del petrolio, il peggior crollo dal 1991, a causa della guerra Russia-Arabiail Brent è arrivato a perdere il 30%, scendendo fino a un minimo di 31 dollari al barile.

Da oggi anche a Roma chi non ha la fortuna di poter lavorare da case deve recarsi al lavoro munito di una autocertificazione, come previsto dal Dpcm 9 marzo 2020 firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.


Ho raccolto e riportato qualche notizia qua' e là, non perché ci fosse bisogno di fornire ulteriori informazioni di cui siamo tutti ampiamente in possesso.
La mia intenzione è soprattutto quella di fare una fotografia, un'istantanea, un post da lasciare a futura memoria, per ricordarci tra qualche anno di come eravamo oggi. 
A questo servono le fotografie, no? A fermare gli attimi, imprimerli nella memoria.

Ripensavo alla favola del Brutto Anatroccolo che alla fine della storia si riscopre uno splendido cigno.
Adesso abbiamo conosciuto il Cigno Nero che alla fine della storia sono convinto diverrà un bell'anatroccolo.
La società in futuro sarà magari meno appariscente, meno superficiale, meno vorticosa; ma potrebbe uscirne più umile, più saggia e più a misura d'uomo: mi auguro anche a "misura della Terra", più rispettosa della Natura.

I primi dati, come avevamo previsto qualche giorno fa, dimostrano che l'inquinamento atmosferico sta diminuendo principalmente al di sopra della Cina.

Possiamo sfruttare questo periodo di quarantena per rallentare un po', per riappropriarci del tempo, per dare valore a ciò che è importante, ai gesti e alle piccole occasioni di gratitudine di cui ci dimentichiamo perché troppo impegnati a vorticare nel frullatore nella quotidianità.

venerdì 6 marzo 2020

Corona Virus: tra incertezza, paura e un pizzico di ottimismo

Il nostro ritorno dopo alcuni anni; il blog si riattiva in epoca di Coronavirus, in mezzo alla tempesta finanziaria in corso, con intere aree del Paese in quarantena, le scuole e le università chiuse.
Gli aerei non volano più, meno persone frequentano palestre e ristoranti, i turisti evitano l'Italia e ci sono meno auto in circolazione; c'è incertezza, il nemico è invisibile, si respira inquietudine e preoccupazione.
In questi primi 20 anni del nuovo millennio, in realtà ne abbiamo già passate tante: si evocano in questi giorni lo spettro degli attentati dell' 11 settembre 2001 e il crollo finanziario causato dalla crisi dei mutui subprime e il fallimento di Lehman Brothers del 2008 di cui, peraltro, ancora stiamo pagando le conseguenze.
In questi giorni ci siamo accorti dell'importanza della sanità pubblica, ci affidiamo con speranza e gratitudine agli esperti, ai medici e al personale sanitario.
Il nostro stile di vita sta cambiando. 
Possiamo imparare qualcosa da questa situazione? Ci può essere qualche elemento che permette di guardare con ottimismo al futuro? In che stato sarà la nostra nave quando avrà attraversato la tempesta e il sole comincerà a scorgersi all'orizzonte?
Faremo un tentativo innaturale, poco istintivo: proveremo a ricercare elementi positivi, anche in una situazione così drammatica.
Ovviamente per estrarre elementi di ottimismo in un contesto come questo dobbiamo provare a fare alcune considerazioni di ampio respiro, tentare di allargare la visione uscendo dalle ansie e dalle paure che ci sono più prossime e che sono legate al nostro ancestrale istinto di sopravvivenza, alla paura per noi e per la salute dei nostri cari.
Per prima cosa proviamo a ragionare sul fatto che questo sistema economico totalmente globalizzato sta mostrando tutta la sua fragilità.
Un sistema basato su delocalizzazioni selvagge, piattaforme globali, prodotti assemblati in un certo paese ma la cui componentistica proviene da nazioni sparse nel globo , ingiustizie sociali che nascono dalla logica di massimizzare il profitto riducendo i costi scatenando una feroce guerra tra poveri a livello globale. 
Prima che il Coronavirus monopolizzasse tutta la comunicazione dei media, ricordo che si parlava soprattutto di inquinamento e surriscaldamento globale. 
La protagonista del dibattito mondiale era Greta Thunberg e il suo attivismo per lo sviluppo sostenibile contro il cambiamento climatico.
Personalmente sono rimasto davvero sorpreso nell'appurare che a livello globale circa il 2% delle emissioni di gas serra sono imputabili all'aviazione, cioè al traffico aereo mondiale.
Se questa emergenza globale legata all'infezione da Coronavirus non farà bene alla razza umana, almeno nel breve periodo, quasi certamente farà molto bene al Pianeta Terra.
Il brusco calo del numero dei voli aerei, per esempio, sta facendo crollare il fatturato delle grandi compagnie aeree con rischi enormi in termini occupazione; la cosa ci preoccupa ovviamente, ma se ragioniamo in termini di inquinamento l'ottica cambia completamente.
Le nostre città in questi giorni sono più vuote, bar e ristoranti rischiano una crisi gravissima, alberghi e agenzie di viaggio registrano un crollo nel loro volume d'affari. 
D'altra parte registriamo a Roma, la città dove risiedo, meno traffico, un'aria più pulita; tutto è ordinato e a misura d'uomo come solo nelle giornate di agosto accade, le strade sono più pulite.
Le persone stanno imparando a lavarsi le mani, e prestare attenzione alle elementari norme igienico-sanitario.
Il coronavirus ci permette anche di capire che l'uomo ha bisogno di più spazio per vivere bene, di uno sviluppo delle città più ordinato, più rispettoso della Natura.

C'è poi il tema della sanità. Leggevo che negli USA il Presidente Trump sta valutando di sostenere in qualche modo le persone che non hanno una
copertura assicurativa sanitaria qualora l'emergenza Coronavirus dovesse diffondersi anche lì.
Bisognerà riflettere sul fatto che le ingiustizie sociali in un mondo così interconnesso non sono giustificabili da un punto di vista etico, ma possono rivelarsi un boomerang anche da un punto di vista economico.
Il virus non guarda in faccia nessuno, ignora il ceto sociale, è estremamente democratico e lo si può combattere solo se lo si fa tutti insieme: la salute di TUTTI dipende da TUTTI!
La sanità pubblica è importante. 
I vincoli di bilancio europei, i tagli sulla sanità pubblica che si sono verificati negli anni scorsi con relativa riduzione dei posti letto ha creato disagio a prescindere dal virus; ci voleva il Coronavirus per comprendere che era profondamente sbagliato?
Era necessario il Coronavirus per capire che un sistema economico così massicciamente globalizzato e dominato dalla finanza sarebbe stato estremamente fragile e non capace di fronteggiare un'emergenza di questo tipo, il cosiddetto "Cigno Nero"?

Occorre ripensare molte cose e un briciolo di ottimismo nasce dalla constatazione che questo "ripensamento" si renderà quasi sicuramente inevitabile.







domenica 28 maggio 2017

Grazie Francesco (Totti), Capitano della mia generazione!

Non voglio aggiungere parole per esaltare il valore calcistico del Capitano o per descrivere cosa ha rappresentato Totti per la Roma e per i tifosi della mia squadra del cuore. Per me Francesco è stato un compagno di giochi, il campione della mia generazione. Si comincia a seguire il calcio da bambini, un bel giorno di primavera ti ritrovi a piangere per un Roma-Lecce e capisci che sei diventato un tifoso; e quella passione non ti abbandonerà più, si rinnova e si evolve, ma quel patto di sangue rimane intatto...è il punto di contatto con la parte più autentica di te, con quel bambino che eri e che continua a vivere dentro di te. E poi a quindici anni, da adolescente, arriva il primo abbonamento allo stadio, con tutta la famiglia..e proprio in quella stagione tu, futuro Capitano ancora sedicenne, fai il debutto in prima squadra. E da lì sei diventato un compagno di giochi e di sogni che mi ha accompagnato dall'adolescenza all'età adulta. Oggi sarò sugli spalti come sempre per assistere alla tua ultima partita ufficiale con la maglia della Roma, la squadra che ameremo sempre...e oggi mi sentirò un pochino meno giovane anche io! Grazie Francesco per i 25 anni di sogni e di magie che ci hai regalato e per tutte quelle volte che hai fatto saltare di gioia quel bambino che vive dentro di me!

sabato 11 luglio 2015

Antonio Machado - Todo amor es fantasía - Ogni amore è fantasia

Todo amor es fantasía;
él inventa el año, el día,
la hora y su melodía;
inventa el amante y, más,
la amada. No prueba nada,
contra el amor, que la amada
no haya existido jamás.



Ogni amore è fantasia;
inventa l'anno, il giorno,
l'ora e la sua melodia;
inventa l'amante e anche
l'amata. Non è una prova
contro l'amore che l'amata
non sia mai esistita.

domenica 24 maggio 2015

"Accadde oggi" : 100 anni dopo, la rassegna stampa online della Grande Guerra! (24/5/1915 - 24/5/2015)

Ricorrono oggi, 24 maggio 2015, i cento anni dall'entrata in guerra dell'Italia nel Primo conflitto mondiale (la "Grande Guerra").
In concomitanza con questa importantissima celebrazione storica debutta  "Accadde Oggi", un progetto davvero molto affascinante per gli appassionati di storia e non solo.
A partire da oggi e per i prossimi 3 anni, sarà disponibile online la rassegna stampa quotidiana della Grande Guerra con la pubblicazioni delle prime pagine dei maggiori giornali nazionali dell'epoca.
Questi giornali saranno sfogliabili tutti i giorni in formato PDF e tantissime sono le testate che potranno essere consultate: il Corriere della Sera, il Messagero, La Stampa, l'Avanti, il Mattino di Napoli, il Giornale d'Italia, la Patria del Friuli, la Tribuna e tanti altri ancora.

Questo viaggio nel tempo, questa fenomenale rievocazione storica sarà disponibile su questi siti internet:


Attraverso il progetto "Accadde Oggi" sarà davvero possibile tornare indietro a quei tempi difficili, entrando nel costume, nelle incertezze, nel dibattito di quell'epoca.


sabato 18 aprile 2015

Sviluppare il proprio carisma personale - How to develop personal charisma

Cosa determina il "carisma" di una persona? Bella domanda! Nessuna persona probabilmente sa dare una definizione precisa della parola carisma eppure quante volte nel linguaggio comune sentiamo dire: "quella persona è davvero carismatica!"; "quel leader politico sa trascinare e motivare le persone!"; "quel ragazzo è il leader della squadra; è davvero carismatico!".Insomma, non sappiamo cosa sia il carisma, ma sappiamo che ci sono persone che sanno esercitarlo con efficacia, persone che con i loro gesti, parole e comportamenti, riescono a creare sulla loro persona un forza di attrazione, un fascino naturale, che gli permette di ottenere molto più facilmente risultati e successi in tutti gli aspetti della vita.
Cosa determina il carisma? L'aspetto fisico forse? o l'eleganza, la fama, la ricchezza...o la cultura?
Sicuramente tutti questi elementi possono influenzare l'immagine che una persona riesce a trasmettere sugli altri e dunque favorire la sua capacità di sviluppare un forte carisma personale.
Eppure la storia e l'esperienza di tutti i giorni ci dimostrano che uomini senza ricchezze, cultura, scarsa educazione e a volte senza un aspetto fisico piacevole, sono comunque riusciti a sviluppare una carisma personale notevole e ad ottenere risultati e riconoscimenti notevoli.
Secondo voi, Enrico Brunetta è un uomo carismatico oppure no? E Silvio Berlusconi, prima di diventare "Berlusconi" era già un tipo carismatico? 
Cos'è che fa si che alcune persone, più o meno intelligenti, più o meno piacevoli, riescano comunque ad ottenere il rispetto e la "fedeltà" di coloro che gli stanno intorno.
Non è facile rispondere a queste domande ma una cosa è certa: il carisma non è necessariamente un dono naturale, ma una cosa che si può sviluppare e che è fortemente influenzata dal modo di pensare di una persona.
--> Certamente nascere con il nome "Andrea Agnelli" può accrescere il carisma personale, ma sono poche le persone che possono godere di questa fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista!).La maggioranza delle persone "normali", può sviluppare un carisma innato o può imparare a diventare carismatico.D'altronde dai tempi della scuola, fino ad arrivare al mondo del lavoro, in ogni contesto, gruppo o situazione, siamo circondati da persone di tutti i ceti sociali e di qualsiasi aspetto fisico, che sanno mettersi in evidenza e che riescono ad ottenere il rispetto altrui per un "non so che!" una sorta di "magnetismo" che li rende nel bene e nel male affascinanti.
Come possiamo dunque sviluppare il nostro carisma personale?Il carisma è influenzato per prima cosa dalle convinzioni che una persona ha verso se stessa, gli altri, il mondo e il suo posto nel mondo.
Per sviluppare il proprio carisma, innanzitutto una persona deve analizzare le sue convinzioni su se stessa.
Cosa pensiamo di noi stessi? Ce lo siamo mai chiesti?
Molte convinzioni che abbiamo su noi stessi sono spesso il vero ostacolo allo sviluppo del nostro carisma personale e vanno ad incidere in modo determinante nel modo in cui gli altri ci percepiscono e si relazionano a noi.La paura del giudizio altrui, la paura di sbagliare, il considerare gli sbagli come fallimenti, il porsi dei limiti sulla possibilità di raggiungere certi obiettivi, il sentirsi meno bravi e meno capaci di altri giustificando tutto con "siamo semplicemente fatti così!": tutti questi sono esempi di modi di pensare a se stessi fortemente limitanti. Questi pensieri sono i veri nemici del carisma.
E' vero, inutile dirlo: ci sono persone che nascono con più fortuna e talento di altri! Sarebbe folle affermare il contrario. C'è certamente chi parte avvantaggiato; e allora?
Ve la ricordate la "parabola dei talenti" raccontata da Gesù?
Il padrone prima di partire affida ai suoi tre servi 9 talenti d'oro: 5 talenti al primo, 3 talenti al secondo e un solo talento all'ultimo. Il servo con 5 talenti li investe e li fa diventare 10; lo stesso fa il servo con 3 talenti che li raddoppia a 6; l'ultimo servo per paura di perdere il suo unico talento lo nasconde. Quando riconsegna al padrone un solo talento, il padrone lo caccia via. L'ultimo servo per la paura di rischiare è l'unico che non riesce a mettere il suo talento.
Ognuno di noi ha un enorme potenziale carismatico! il segreto è sviluppare un'identità, una serie di convinzioni su se stessi, un'immagine di noi che siano più funzionali e utili agli obiettivi che vogliamo raggiungere.
Abbiamo parlato delle presupposizioni della PNL e una di questa dice: non esiste fallimento, ma solo feedback!
Per diventare bravi in qualcosa dobbiamo sbagliare, è inevitabile, perché solo gli errori ci consentono di affinare le nostre strategie e imparare qualcosa di nuovo. Questo vale in qualsiasi campo, dal lavoro fino allo sport, per finire al corteggiamento.
Una volta sviluppata un'idea di noi stessi in linea con i nostri desideri potremo poi dedicarci a lavorare sulla nostra reputazione, cioè sul modo in cui ci vedono gli altri (di questo magari parleremo nei post futuri).
Ma si parte sempre da se stessi; il viaggio iniziatico dell'Eroe parte sempre dall'affrontare i mostri più pericolosi che sono quelli che vivono al nostro interno.
Cambiando noi, vedremo automaticamente cambiare il mondo e il modo in cui ci vedono gli altri.



sabato 11 aprile 2015

La Legge del distacco e il suo incredibile potere! - La Legge d'Attrazione - The Law of Detachment

La Legge dell'Attrazione funziona! Abbiamo già parlato in un precedente post della prima chiave per farla funzionare, il primo segreto: la GRATITUDINE!
Adesso parleremo di un altro strumento potentissimo, il secondo grande potere per rendere estremamente efficace la Legge d'Attrazione: la Legge del Distacco!
Attrazione e distacco, che strana combinazione; sembrano due parole e due concetti quasi in contraddizione tra di loro, eppure lo strumento più potente per "attrarre" è proprio quello di "distaccarsi" emotivamente dal risultato.
Questo concetto può sembrare un po' contorto, ma cercheremo di usare le parole giuste per renderlo facilmente comprensibile.
Abbiamo già parlato in altri post dell'impatto nefasto che hanno sulla realizzazione dei nostri desideri tutte le emozioni negative inconsce, in particolare quelle credenze limitanti radicate in noi da e che generano paura, dubbio e soprattutto ansia di non raggiungere il risultato.
Come detto più volte non basterà visualizzare in modo corretto, eseguire perfettamente le varie tecniche di meditazione proposte nei libri e nei seminari, focalizzarsi con tutte le forze su un certo desiderio, se poi tutto questo viene vanificato dai dubbi e dalla paura di non farcela.
E' come se due forze opposte tirassero in direzioni diverse: alla fine le emozioni negative avranno la forza di rallentare se non addirittura impedire la realizzazione dei nostri sogni.
Abbiamo parlato del potentissimo stato d'animo della gratitudine, un'emozione positiva che si sviluppa in noi quando siamo grati per tutto ciò che già abbiamo, quando viviamo i desideri come la possibilità di un ulteriore sviluppo di una situazione già bella e non come una necessità, un'ansia di ottenere qualcosa che ci manca: quando vogliamo qualcosa di più perché non siamo soddisfatti di ciò che abbiamo adesso, perché ci "manca" qualcosa, in realtà attiriamo proprio quella "mancanza" nella nostra vita.
Dunque la gratitudine come prima chiave per cominciare a realizzare i nostri desideri: attireremo la felicità futura cominciando a godere appieno della felicità presente!
E ora eccoci arrivati al secondo grande potentissimo strumento: il Distacco!
Ma cosa si intende per distacco? Forse a qualcuno di voi sarà capitato da bambino che la maestra dell'asilo o delle elementari, o l'insegnante di catechismo, vi facessero eseguire questa specie di rito: scrivere su un foglietto un desiderio, o una preghiera; tutti i foglietti venivano raccolti in un braciere e venivano bruciati. Il fumo dei foglietti saliva al cielo e tutte le preghiere e i desideri venivano affidati all'Universo perché venissero realizzati.
Questo è una immagine che identifica la Legge del Distacco: significa desiderare e poi staccarsi emotivamente dall'ansia del risultato. E' un atteggiamento di totale Fiducia verso l'Universo e la benevola Energia che ci circonda e di cui siamo parte.
Applicare la Legge del Distacco significa dunque: focalizzarci sui nostri obiettivi, visualizzare i nostri sogni come se fossero già realizzarsi, ma poi lasciare andare liberi i nostri desideri, affidarli con Fiducia all'Universo, senza pensarci più, continuando a vivere con il massimo dell'intensità e della gratitudine il momento presente.
Bisogna evitare che un desiderio diventi una fissazione, un qualcosa del quale non possiamo fare a meno; se vogliamo un obbiettivo dobbiamo staccarci dall'ansia, dalla fretta del risultato e dai dubbi sul suo raggiungimento. Tutte queste emozioni negative alimenterebbero niente altro che un senso di mancanza, una forte inquietudine, che di fatto ci impedirebbe di realizzare i nostri sogni.
Avete presente quello che succede in amore? Ne abbiamo parlato in un post (Conquistare la persona amata!): a volte, quando ci innamoriamo intensamente, pensiamo di non poter più vivere senza la persona oggetto del nostro desiderio; la nostra felicità comincia a dipendere da fattori esterni e viviamo il desiderio di conquistare l'amore dell'altra persona con dolore, inquietudine ed un'ansia tremenda: presto diventiamo paranoici, frettolosi e di fatto intralciamo con i nostri stessi pensieri e comportamenti la realizzazione del nostro sogno d'Amore: poniamo in essere mosse ardite, affrettate, trasmettendo all'altra persona un senso di bisogno e di debolezza che di fatto finirà per allontanarla.
Quello che accade nei rapporti umani avviene allo stesso stesso modo negli altri aspetti della nostra vita. 
Quando il dubbio di non farcela o la fretta di raggiungere un obiettivo prendono il sopravvento, entriamo in uno stato emotivo negativo, ansioso, cominciamo ad interferire con il naturale manifestarsi delle cose; la nostra mente si chiude, i pensieri diventano vorticosi e l'intuizione, nostra vera bussola, non riesce ad esprimersi.
L'invito è dunque quello di individuare i nostri desideri più profondi, visualizzarli e sentirli come se fossero già presenti nella nostra vita, ma poi affidarli con fiducia, coraggio e curiosità all'Universo.
Rimaniamo aperti con fiducia e spirito di avventura all'incertezza, affidiamoci al campo delle possibilità infinite, non facciamoci dominare dall'esigenza di controllare tutto e attendiamo il manifestarsi delle cose con occhio attento, pronti a cogliere i segnali, le "coincidenze", e il potere delle nostre intuizioni.

giovedì 9 aprile 2015

La Legge d'Attrazione funziona: il potere della Gratitudine sulle nostre vibrazioni!

La Legge di Attrazione funziona? Sì, funziona! Sono tante, troppe le persone che possono testimoniarlo.Perché per molte persone non funziona? Sono tanti i libri che abbiamo comprato, le tecniche e i consigli che abbiamo cercato di mettere in pratica; eppure per molte persone la Legge di Attrazione sembra non funzionare, oppure funziona lentamente o in modo confusionario se non addirittura contraddittorio.Abbiamo grandi desideri, ci impegniamo per tenere la mente focalizzata sui nostri obiettivi, eseguiamo le tecniche di visualizzazione, proviamo ad immaginarci come se l'obiettivo fosse già stato raggiunto; eppure tutto ciò a volte sembra non bastare! E allora, che cosa manca?
La risposta è semplice e difficile allo stesso tempo; eh sì, perché a dirlo è facile, farlo è un po' più complicato.
Il fulcro, il segreto della Legge di Attrazione, sono le emozioni; questo concetto è ormai chiarissimo a tutti!
Noi, lo sappiamo, siamo come calamite e siamo in connessione con il campo energetico che ci circonda. Se vogliamo possiamo richiamare le Leggi della Fisica Quantistica, possiamo parlare di Campo delle Possibilità, di Energia di Punto Zero; non è questo il luogo adatto per teorizzazioni così complicate.
Ciò che è certo è che siamo esseri "vibrazionali", siamo fatti di energia e come Energia ci connettiamo con il Tutto che è l'Universo intorno a noi.
Sono le nostre emozioni, i nostri stati d'animo, a condizionare le nostre "vibrazioni" ed è dunque sulle nostre emozioni che dobbiamo concentrarci.
E tante sono le tecniche che vengono suggerite per aumentare la "lunghezza d'onda" delle nostre "vibrazioni": ci sono le varie tecniche di meditazione, più o meno complicate; c'è il famoso metodo hawaiano dell'Ho'oponopono (a mio parere efficacissimo); per chi predilige metodologie più scientifiche e razionali, ci sono le varie tecniche proposte dalla PNL (Programmazione Neuro Linguistica) per creare stati d'animo positivi ed energizzanti.
Tuttavia, molte di queste tecniche sono complicate, o necessitano del tempo che la realtà frenetica di oggi non ci offre.
E allora come fare? Esiste una scorciatoia? Questa è la mia risposta: esiste uno stato d'animo, il più naturale, potente e facile da richiamare, l'emozione più efficace per realizzare e attirare velocemente i nostri desideri nella nostra vita: è la GRATITUDINE!
Eppure, il sentimento più dolce, positivo, commovente e facile da richiamare, la gratitudine, è troppo spesso messo da parte.
Per poter realizzare i nostri sogni e desideri, dobbiamo cominciare ad essere grati per tutto ciò che abbiamo in questo momento.
Se ci pensiamo bene abbiamo mille motivi per essere grati di qualcosa; anche uscire di casa in una mattinata piena di Sole, con quell'aria frizzantina che a volte ti inebria cervello e polmoni, anche questo può richiamare una sensazione di gratitudine.
E se ci concentriamo pochi istanti, ci accorgiamo che possiamo essere grati all'Universo per i nostri cari, per i nostri amici, per il nostro gatto o il nostro cane, per il mare, per l'aperitivo la sera, per i libri, il cinema, la nostra squadra del cuore e per il tepore del nostro letto quando d'inverno fuori piove e ulula il vento.
Abbiamo infiniti motivi per essere grati, anche per internet e per il fatto che stiamo leggendo o scrivendo queste parole.
Vogliamo richiamare uno stato d'animo davvero potente? Vivere emozioni positive che ci permettano di "vibrare" come si deve? E allora, cominciamo a provare gratitudine. Dobbiamo essere grati per il semplice fatto che siamo quì, adesso; essere grati per il nostro passato, essere grati verso i nostri progenitori e antenati; essere grati per un bel paesaggio, per il profumo dei fiori e gli animali.
Vogliamo trovare il lavoro dei sogni? Cominciamo ad essere grati per il lavoro che abbiamo adesso, oppure, se stiamo cercando un lavoro, saremo grati per il nostro tempo libero!
Saremo grati per l'Amore imparando a non darlo per scontato.
Questo è il motivo per cui spesso la Legge d'Attrazione non funziona: desideriamo qualcosa di meglio, ma diamo per scontato ciò che già abbiamo! Facendo così trasmettiamo inconsciamente una sensazione di mancanza, di insoddisfazione; non basterà, in questi casi, avere un approccio positivo o impegnarsi nelle varie tecniche proposte.
Tutti possono provare gratitudine, perché tutti hanno dei motivi validi per essere grati di qualcosa!

Se smetteremo di dare per scontato ciò che abbiamo, automaticamente cominceremo a sviluppare un sentimento di gratitudine; cominceremo a valorizzare e a vivere il presente veramente; se valorizziamo tutto ciò che ci circonda e fa parte della nostra vita, faremo quel passo in avanti, quel salto di qualità che consentirà ai nostri di sogni di manifestarsi più velocemente nella nostra Vita.

mercoledì 8 aprile 2015

PNL: Presupposizioni - NLP Presuppositions - Basic beliefs and assumptions

Le presupposizioni sono principi che guidano e hanno guidato lo sviluppo della PNL (Programmazione Neuro-Linguistica, in inglese NLP: Neuro-Linguistic Programming) . Le presupposizioni non devono essere necessariamente vere, ma produrre risultati utili.
Ecco le principali presupposizioni:


  • La mappa non è il territorio - The map is not the territory
  • Le persone fanno sempre la scelta migliore a loro disposizione - People make the best choice available at any given time
  • Le persone hanno tutte le risorse di cui necessitano - People have all the resources they need
  • Le persone funzionano alla perfezione - People work perfectly
  • Non puoi non comunicare - You cannot not communicate
  • Il significato della comunicazione è la risposta che ottieni - The meaning of communication is the response you get
  • Ogni comportamento ha un'intenzione positiva - Every behavior has a positive intent
  • Non esiste fallimento, solo feedback - There is no such thing as failure, only feedback
  • Mente e corpo sono connessi - Mind and body are connected
  • Possibile nel mondo, possibile per me - Possible in the world, possible for me
  • La persona o elemento con maggior flessibilità in un sistema avrà più influenza - The person or element with the most flexibility in a system will have the most influence

Nei prossimi post descriveremo brevemente il significato delle singole presupposizioni e come possono essere utili a realizzare i nostri obiettivi

martedì 7 aprile 2015

Crea la Tua Realtà - Pam Grout - "Nine Do-It-Yourself Energy Experiments That Prove Your Thoughts Create Your Reality"

Ho letto tanti testi in questi anni che parlano della Legge di Attrazione; alcuni ne ho recensiti su questo blog.
Devo dire che questo libro di Pam Grout, "Crea la Tua Realtà" (titolo originale: "Nine Do-It-Yourself Energy Experiments That Prove Your Thoughts Create Your Reality") è uno più belli e carichi di energia che abbia mai letto.
Mi aveva invitato all'acquisto una linguetta arancione che lo descriveva come uno dei più grandi best seller internazionali del momento; devo dire che dopo aver letto il libro ed eseguito alcuni degli esperimenti indicati nel testo, mi sento personalmente di consigliarne la lettura dando un ulteriore contributo alle vendite.
L'autrice, Pan Grout, in modo leggero, ironico e molto chiaro propone nove esperimenti, semplici e veloci, in grado di dimostrare l'efficacia delle Leggi Spirituali che regolano il funzionamento dell'Universo: l'utilizzo di queste leggi ci permette di attingere al Campo di Possibilità, il Campo Enegetico a cui tutti siamo connessi.
Attraverso le vibrazioni emesse dai nostri pensieri possiamo interagire con il "Campo delle Possibilità", influenzarlo, in modo da ottenere la realizzazione di tutti i nostri desideri.
Gli esperimenti proposti, come detto, sono molto semplici: quasi tutti hanno una durata di sole 48 ore e quindi non necessitano di un grande sforzo né di un'enorme pazienza.
Scopriremo che le "coincidenze" avverranno frequentemente e soprattutto in modo molto veloce.
Il libro è molto piacevole, divertente, ricco di aneddoti interessanti, prove empiriche e la descrizione di un metodo per ogni esperimento.
Consigliatissimo; sarete i primi, dopo averlo letto ed averne testato l'efficacia, a suggerirlo ai vostri amici.



lunedì 30 marzo 2015

METRO B1 - Il 21 aprile apre la stazione Jonio

--> 21 aprile 2015, Natale di Roma, sarà una data per certi versi storica per gli abitanti della zona Montesacro, Prati Fiscali, Nuovo Salario: aprirà infatti al pubblico la fermata Jonio della Metro B1 che diventerà il nuovo capolinea della diramazione della linea "blu" della Capitale.
Il nuovo tratto allunga l'attuale linea di circa 1,5 km; i lavori per il prolungamento sono cominciati nel lontano novembre del 2009 e la nuova stazione aprirà con i "consueti" 2 anni di ritardo rispetto alla data prevista.
Ci siamo abituati, a Roma i tempi di costruzione della metropolitana sono sempre lunghissimi, ma come sempre cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno e ci godiamo adesso l'apertura di una nuova stazione della metropolitana, evento sempre speciale a Roma.
La nuova stazione porta con se altre infrastrutture: sta terminando la costruzione del parcheggio e delle varie opere di superficie; strade, marciapiedi e un'area verde che nel complesso rivalutano di molto l'intera area urbana.
Un'area che pochi anni fa era stata sconvolta dalla tragedia di Via Ventotene, e nel quale un tempo era posizionato lo storico mercato rionale: il mercato di Val Melaina.
La nuova stazione abbraccia un bacino di utenza importante e avvicina in modo decisivo l'intero quadrante al centro storico.
Ho pubblicato alcune fotografie che ho scattato in data 9 aprile 2015, pochi giorni dopo la pubblicazione del post.

domenica 2 novembre 2014

Nè gregge né branco: Don't be afraid!

(When the flock joins the herd! )

La paura è strumento di controllo; è inquietudine, incertezza, diffidenza verso ciò che ci è diverso, verso ciò che non conosciamo o comprendiamo appieno.C'è una paura sana, una paura che ci protegge, che sfocia in prudenza e buon senso...questa paura alimenta la virtù del coraggio...e c'è poi una paura insana, irrazionale, radicata nella nostra coscienza; un software nascosto nel profondo del nostro spirito.
Questa seconda forma di paura è alimentata dalla nostra cultura, dalle nostre abitudini e tradizioni, dal modo in cui siamo stati educati nella famiglia, nelle scuole e dalle varie forme di comunicazione.
Questa paura è lo strumento con cui veniamo controllati: paura di non arrivare a fine mese, paura delle guerre e delle malattie, paura della criminalità, paura delle altre culture, ecc. E' un interruttore, quello della paura, che viene acceso a comando...è il sistema di controllo della società.
La masse vengono narcotizzate alimentando le paure...paure che non sono sostenute dalle statistiche, dalle reali circostanze...sono comandi e blocchi emotivi, meccanismi automatici che abbiamo dentro e che scattano come reazione alle sollecitazioni provenienti dall'esterno.
C'è tanta paura e diffidenza intorno a noi; c'è chi cerca di mascherare le proprie insicurezze in aggressività, chi semplicemente affonda nella depressione, chi si chiude in se stesso, c'è chi attacca e chi fugge, azioni apparentemente diverse ma spinte dalla stessa molla...tanti sguardi diversi, ma che in fondo si assomigliano tutti.
Apriamo le mente, allarghiamo le braccia e accogliamo le circostanze della vita con spirito giocoso e voglia di avventura.
Trasformiamoci in individui, liberi e indipendenti, alleniamo la creatività...facciamo che il gruppo sia la somma di tanti spiriti liberi che mettono in comune le proprie esperienze e le proprie unicità..non sia mai la massa a controllare l'individuo...non sia mai la logica del branco o del gregge a prevalere...perchè essere in un branco o in un gregge è la stessa cosa...significa essere schiavi, dell'ambiente esterno, ma soprattutto di se stessi.


giovedì 29 agosto 2013

l'emozione più bella è quella che ti coglie di sorpresa...

L'emozione più bella è quella che ti coglie di sorpresa...

è l'esplosione che spezza le catene e sbriciola ogni fragile certezza...

è il richiamo del Cuore che ci istiga ad esplorare i nostri aspetti più intimi, autentici e nascosti...

è il desiderio, l'impulso e lo slancio di ogni cambiamento...

fr. fa

domenica 4 agosto 2013

Pedonalizzazione via dei Fori Imperiali: io sono d'accordo perchè "Il Colosseo non è una rotatoria!" - Contrari i sostenitori dello "shopping in doppia fila"

Tra mille polemiche, le resistenze dei comitati di quartiere e associazioni dei commercianti, supportati da campagne stampa feroci (vd. Il Messaggero)ecc.; da ieri, 3 agosto 2013 ore 5.30, è scattata la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali.
La decisione del nuovo sindaco Ignazio Marino è stata forte tema di discussione negli ultimi due mesi; la paura maggiore è quella del traffico, che si teme possa aumentare in modo significativo nelle zone intorno ai Fori.
L'altra resistenza è quella dei commercianti della zone limitrofe che temono una riduzione delle macchine di passaggio che accostandosi comodamente in "doppia fila" (via Merulana la conosco molto bene, amici miei), permettono ai loro gentilissimi guidatori di fare qualche acquisto quà e là...tutto a scapito della buona educazione e della circolazione stradale.
Perché dovete sapere, cari lettori che vivete in altre città, fermarsi in doppia fila per fare acquisti a Roma non è un'eccezione, ma una regola.
Se qualcuno decidesse di non prendere più la macchina, o se si decidesse di multare tutti coloro che parcheggiano in doppia fila, i commercianti subirebbero gravi danni economici.
Questa la mentalità e la realtà di chi vive in una delle capitali più importanti del mondo.
Ma questi commercianti o residenti di quartiere hanno mai visitato città come Londra, Parigi, Madrid, Berlino?

A roma circolano 980 autoveicoli ogni 1000 abitanti (a Londra 350!!!), tutti prendono la macchina anche per fare 350 metri di strada, nessuno ha voglia di parcheggiare in modo regolare a 100 metri di distanza dal luogo di destinazione; a Roma chi va a comprare il latte, chi fa la spesa, chi si prende un caffè al bar, parcheggia esattamente davanti all'esercizio commerciale; c'è posto per parcheggiare? e chi se ne frega!!!
Quattro frecce (i più educati) strada che da 2 si trasforma in 1 corsia, zig zag dei pedoni tra le auto in sosta, macchine che devono uscire dal parcheggio e non possono perchè bloccati dal "doppiofilista di turno" (conseguenti liti al ritorno del "coatto" e melodiose strombazzate di clacson all'occorrenza).

Ieri il Messaggero, palesemente contrario al progetto pedonalizzazione, pubblica uno struggente articolo nella cronaca di Roma, nella quale si esprime la drammaticità e la tristezza infinita di tanti poveri automobilisti e centauri che si lasciano scappare una "nostalgica" lacrimuccia passando per l'ultima volta davanti al Colosseo a bordo del loro veicolo.
"Che peccato!" dice il titolone della pagina.
E viene riportato anche il commento di uno di questi romantici geni della guida: "che peccato....vuoi mettere poter passare davanti al Colosseo con la macchina...la più bella ROTATORIA del mondo!".
Ripeto: Il Messaggero di sabato 3 agosto!!! In un articolo contrario alla pedonalizzazione si porta come argomento a supporto della tesi del NO il fatto che automobilisti e centauri non potranno più godere della splendida vista del parco archeologico più bello del mondo passandoci davanti con i loro veicoli.
Addirittura si definisce il Colosseo: una ROTATORIA bellissima, invidiata negli altri paesi.
Cosa ne penserebbero Vespasiano, Tito o Domiziano di questa brillante definizione?
L' Amphitheatrum che nel tempo cambia la sua destinazione d'uso trasformandosi in una MERAVIGLIOSA ROTATORIA STRADALE; quale orgoglio per la nostra città!
Caro autore dell'articolo, di cui non mi sento degno di pronunciare il nome, volevo farti sapere che sei il mio mito! 

Io credo che debba cambiare la cultura della persone; devono cambiare le abitudini di molti individui ottusi e ignoranti, soggetti alla "dipendenza" da uso di veicoli privati; e per cambiare questa cultura ci vogliono scelte forti e coraggiose, che magari nel breve periodo possono essere costellate da critiche e ostacoli di vario tipo, ma che nel lungo tempo portano sempre a risultati positivi.
Io non ho votato Marino, ma in questi primi mesi del suo mandato ne sto apprezzando la concretezza, il decisionismo, la capacità di portare avanti un'idea, giusta o sbagliata che sia (non spetta a me il giudizio), a dispetto delle continue resistenze che regolarmente bloccano qualsiasi idea nuova in questo paese.
L'Italia deve cambiare; Roma deve cambiare! D'altronde così non si può andare avanti; da qualche parte si deve pur cominciare, con coraggio.
E ripartire da cercare di rendere nuovamente se non "glorioso" almeno "dignitoso" quello che una volta era il centro del mondo mi sembra un buon punto di partenza.


venerdì 7 giugno 2013

Play-off 2013, semifinale, gara 7: Virtus Roma - Pallacanestro Cantù 89-70 (4-3 nella serie) - LA VIRTUS ROMA CONQUISTA LA FINALE SCUDETTO!!!

La Virtus Roma è in finale! Dopo 5 anni dall'ultima finale, dopo 30 anni esatti dalla vittoria del suo ultimo e unico scudetto, la Virtus Roma di coach Calvani conquista la terza finale scudetto della sua storia.
Non ci sono parole, nè aggettivi, per descrivere l'incredibile impresa di questa squadra, una squadra costruita con un badget di solo 1 milione di euro, una squadra che aveva come principale obiettivo quello di una salvezza tranquilla, al massimo la conquista di un "posticino" nei play-off.
Roma i play-off li ha conquistati arrivando addirittura terza nella stagione regolare!

Ma l'appetito vien mangiando e i sorprendenti ragazzi di coach Calvani non si sono accontentati: hanno prima battuto Reggio Emilia nei quarti di finale, al termine di una serie equilibratissima conclusasi solo in gara 7; e , questa sera, hanno vinto la serie di semifinale contro Cantù ancora in gara 7 dopo una prestazione perfetta.

Per la prima volta nella serie Roma è partita forte e ha comandato per tutta la gara respingendo qualsiasi tentativo dei canturini di rientrare in partita.
Roma ha allungato già nei primi minuti portandosi immediatamente sul 9-2; Cantù ha reagito e il 1° quarto si è chiuso sul +2 per i giallorossi (18-16).
Nel 2° quarto Roma ha ingranato la marcia spinta dalle triple di Goss e D'Ercole e ai punti del "ritrovato" Datome portandosi al massimo vantaggio di +12 (28-16).
Trascinata dai punti di Aradori, Cantù si è riavvicinata a -5 (37-32), ma Taylor e il solito Goss hanno permesso alla Virtus di chiudere il 2° quarto sul 42-32.


All'inizio del secondo tempo Roma ha cercato di portare l'allungo decisivo: un canestro di Taylor porta Roma nuovamente al massimo vantaggio di +16 (52-36).
Cantù non si arrende e un parziale di 9-2 con una tripla finale di Mazzarino riporta i biancoblù sul -9 (54-45): il 3° quarto si chiude con Roma in vantaggio di +8 (61-53).
Roma domina ai rimbalzi con un Lawal incontenibile. Prezioso anche il lavoro di Lorant e Czys.
Nel 4° quarto, quello decisivo, la Virtus Roma è incontenibile: l'atletismo degli uomini di Calvani è il fattore decisivo.
Jordan Taylor diventa addirittra immarcabile.
L'ultima frazione si apre con due punti di Bobby Jones e la tripla di D'ercole che permettono subito a Roma di portarsi sul +13 (66-53).
Dopo il timeout di Cantù, Czys e Taylor regalano alla Virtus un nuovo massimo vantaggio (70-53, +17).
Goss e ancora Taylor tengono Cantù a debita distanza e alla fine Roma va in volata fino all'89-70 finale!


Alla fine è festa incontenibile con inevitabile invasione finale; una festa commovente, una gioia incredibile per il Presidente Claudio Toti; una soddisfazione che lo ripaga per i sacrifici e gli investimenti fatti in tutti questi anni.
Roma conquista la finale scudetto e solo a dirlo sembra incredibile.
Impossibile dare pagelle questa sera: tutti i giocatori impiegati e quelli rimasti in panchina
hanno dato tutto; tutti hanno messo nell'impresa una volontà e un'energia pazzesca.
Roma, questa sera, rende omaggio ad una squadra meravigliosa!

martedì 4 giugno 2013

Basket: Play-off scudetto 2013, Lenovo Cantù - Acea Virtus Roma 69-74, gara 6 semifinale (3-3 nella serie) -SI DECIDE TUTTO IN GARA 7!!!!

Nel momento più inaspettato, quando le forze sembravano ormai esaurite dopo un cammino tanto lungo quanto sorprendente; quando ormai la fortissima Cantù aveva la grandissima occasione di chiudere i conti sul proprio campo dopo aver espugnato il PalaTiziano domenica scorsa; quando non c'era altra possibilità che gettare il cuore oltre l'ostacolo e aggrapparsi all'ultima speranza per rimanere in corsa in questi play-off...ebbene, quando nessuno ormai ci credeva più, la Virtus Roma è riuscita ad attingere alle ultime energie rimaste e con coraggio e nulla da perdere è riuscita nell'impresa più difficile: in gara 6 della semifinale scudetto Roma ha battuto Cantù, che non aveva mai perso in casa in questi play-off, conquistandosi il diritto di giocarsi la finale scudetto nell'ultima e decisiva gara che si disputerà tra 48 ore al Palazzetto di Viale Tiziano.
La Lenovo Cantù, galvanizzata dalla vittoria in gara 5 che l'aveva portata sul 3-2, ha provato subito a scappare portandosi sul 14-9 nel 1° quarto.
Roma è riuscita a non disunirsi e a rimanere sempre aggrappata alla partita; i giallorossi, poi, sono stati bravissimi a tirare il definitivo allungo nell'ultimo quarto trascinati in un convulso finale da Phil Goss.
E' stato proprio Goss l'eroe di questa serata, il giocatore in grado di prendere in mano la squadra e assumersi la responsabilità di tutte le azioni e tutti i tiri più pesanti della partita
Phil Goss ha chiuso la sua gara con 17 punti e il 62,5% al tiro da due, ma il suo apporto va ben oltre le semplici statistiche: Goss è stato il trascinatore, il leader, "il fantasista" (per usare un termine calcistico), della  squadra.
Ed encomiabile è stata anche la gara sotto canestro di Gani Lawal, sempre pronto a battagliare sotto il ferro; fondamentale l'apporto di Gani in termini di punti, rimbalzi ed energia.
Gigi Datome ci ha messo il cuore ma si vede che il giocatore azzurro è stanco; se Roma riuscirà a recuperare  la freschezza del suo fuoriclasse per la gara di giovedì sera, la Virtus avrà più di una possibilità.
La serie va dunque in gara 7 ed è sicuramente il giusto finale; Roma e Cantù hanno giocato una serie bellissima, intensa e a tratti spettacolare.
Cantù è un pò più forte, non ci sono dubbi; la squadra lombarda è stata costruita per giocare l'Eurolega: la Lenovo può far ruotare 11 uomini rispetto ai 9 di Roma e questo in un play-off così lungo e così duro conta tantissimo (ricordo che le due squadre hanno giocato già 13 partite in 26 giorni!).
Cantù ha guidato in tutte le gare, partendo sempre meglio; Roma è riuscita per due volte a recuperare aggrappandosi al fattore campo e al tifo del PalaTiziano.
Sul 2-0 per la Virtus, Cantù ha dominato gara 3 e 4 portandosi sul 2-2 e poi è venuta a vincere a Roma; i ragazzi di Calvani sembravano davvero non averne più ed eravamo tutti pronti questa sera a chiudere la stagione e riservare il giusto tributo alla squadra per la splendida stagione disputata.
Ma la Virtus Roma ha deciso di non mollare, ha affermato sul parquet di Cantù che non era ancora ora di dire basta; ha lottato con le unghie e con i denti riuscendo a regalarsi e regalarci il diritto di assaporare l'ultima emozione, giocarsi la partita delle partite: gara 7!
Gara 7 si disputerà a Roma per via del migliore piazzamento della Virtus nella regular season; è una bella cosa per i giallorossi poter chiudere la serie davanti al proprio pubblico che, comunque vada, potrà rendere omaggio e ringraziare questo splendido gruppo...ringraziarlo per la fine di una splendida stagione...o per la conquista di un'incredibile finale...

(le foto pubblicate sono state personalmente scattate al Palazzo dello Sport di Viale Tiziano il 27 maggio 2013 nel corso di gara 2 vinta da Roma con il punteggio di 74-68)