mercoledì 12 dicembre 2007

New Jersey, verso fine pena morte

Sarà il primo Stato ad abrogarla

Il New Jersey si prepara ad abolire per primo la pena di morte.
Con uno storico voto dell'Assemblea previsto a favore degli abolizionisti sarà bandita le pena capitale, reintrodotta nel 1976 dalla Corte Suprema.
Nelle scorse ore il Senato statale ha dato il primo via libera al decreto ed ora si attende lo scontato verdetto dell'Assemblea.
Grazie a questa decisione otto detenuti nel braccio della morte avranno salva la vita.

Intanto nel Tennessee è già saltata l'ultima esecuzione in programma nel 2007: un giudice federale ha deciso il rinvio in attesa di un parere della Corte Suprema sulla legalità delle iniezioni letali atteso per l'estate.
Un ulteriore segnale positivo per la battaglia internazionale contro le pene capitali fortemente sostenuta anche dall'Italia.
La prossima settimana alle Nazioni Unite l'Assemblea Generale approverà con largo margine la moratoria della pena di morte alla fine di un dibattito nel corso del quale gli Stati Uniti, a differenza di altre occasioni, hanno tenuto un basso profilo.

La prima spinta verso l'abolizione della pena capitale in New Jersey, dove la camera della morte era stata riaperta nel 1982, è arrivata dal Senato statale, considerato finora il maggiore ostacolo sul cammino degli abolizionisti.
Il governatore Jon Corzine, un democratico contrario alla pena di morte, ha promesso di ratificare il provvedimento che commuterà la pena capitale nel carcere a vita per otto detenuti tra cui Jesse Timmendquas, un pedofilo condannato per l'assassinio di una bambina di sette anni nel 1994.

Ma il New Jersey e il Tenessee non sono gli unici stati ad aver iniziato un confronto per cancellare negli Usa la pena capitale.
Il Nebraska, il Montana, il Maryland e il New Mexico hanno messo in agenda leggi per abolire la pena di morte che però sono state bocciate sia pure di stretto margine.
Finora il bando della pena di morte negli Stati Uniti è passato attraverso sentenze o decisioni di un governatore: tra queste la sentenza del 2004, che ha dichiarato incostituzionale la legge dello stato di New York, e le moratorie in Illinois e Maryland.
Al momento negli Usa solo 13 stati non hanno la pena di morte nei loro ordinamento.

(http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo391897.shtml)

sabato 8 dicembre 2007

Inno alla Vergine - Dante - Paradiso XXIII

Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'eterno consiglio,

tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore,
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l'amore
per lo cui caldo ne l'eterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se' a noi meridiana face
di caritate, e giuso, intra i mortali,
se' di speranza fontana vivace.

Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
sua distanza vuol volare sanz' ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in cretura è di bontate.

(Dante, Paradiso XXXIII)

mercoledì 21 novembre 2007

Scoperto il lupercale, la grotta dove la lupa allattò Romolo e Remo

ROMA - E' stato trovato quello che può essere identificato come il 'lupercale', la grotta-santuario dove, secondo la leggenda, la lupa allattò Romolo e Remo, i fondatori di Roma.
La scoperta è stata annunciata dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali Francesco Rutelli, che ha indicato il sito dove nell'estate scorsa una sonda è penetrata in un foro di una volta sette metri sotto il livello di calpestio scattando alcune foto della struttura sepolta nel colle Palatino.


La cupola nascosta da quasi duemila anni, si trova adiacente le mura della dimora di Augusto, in un avvallamento e in un'area mai esplorata, compresa tra il tempio di Apollo e la chiesa di Sant'Anastasia.

La struttura è a forma di ninfeo e sembra essere una grotta in parte naturale e in parte artificiale, alta circa 9 metri e con un diametro di 7,5. Il pavimento della grotta si trova a oltre 16 metri sotto il livello di calpestio. Al centro della volta ornata da marmi di vari colori compare una grande aquila bianca, il cui significato simbolico deve ancora essere interpretato. Rutelli ha sottolineato l'importanza della scoperta: "L'Italia e Roma non finiscono mai di stupire il mondo con continue scoperte archeologiche ed artistiche ed è incredibile pensare che possa essere stato trovato un luogo mitologico, oggi diventato finalmente reale".
Ci sarà da lavorare, secondo gli archeologi, molto per portare a termine il complesso compito di liberare l'intera grotta dai detriti, sempre se non verranno trovate altre costruzioni.


I primi sondaggi sono stati effettuati un paio di anni fa, come spiega il soprintendente per i beni archeologici di Roma Angelo Bottini. "Allora non sapevamo davanti a cosa ci trovavamo ma - ha detto - studi successivi hanno messo in evidenza la coincidenza delle fonti letterarie antiche con il luogo in cui eravamo. Tra luglio e agosto scorsi abbiamo potuto scattare alcune foto di parte della grotta con il laser scanner grazie a un foro nella volta della cupola causato da un precedente crollo ".
Rutelli ha annunciato che il 10 dicembre prossimo saranno presentati i lavori ultimati presso la casa di Augusto e che tutto il complesso dove dimorava il primo imperatore romano sarà aperto al pubblico per l'inizio del 2008.


"Questa scoperta di enorme importanza scientifica - ha commentato il sindaco di Roma Walter Veltroni - è la dimostrazione di quali tesori la nostra città ancora preservi e quanto sia possibile ancora ottenere da quel lavoro quotidiano fatto di passione, professionalità e impegno, che ha consentito agli archeologi delle sovrintendenze. di portare alla lice e consegnare non solo alla città ma al mondo intero un luogo tra i più sacri della Roma antica".

(http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_44873592.html)

lunedì 5 novembre 2007

Ciao "barone" - Niels Liedholm - di Francesco Fagioli

Ci sono tanti racconti, tanti immagini e tanti personaggi che accendono le fantasie dei piccoli.
Tra questi personaggi c'era un "grande nonno", che ammiravo con l'ingenuità e la dolcezza che solo la sincerità di un bambino sa esprimere.
La passione per una squadra di calcio, si dice, nasce da piccoli quando ci si innamora di quei personaggi impressi negli album della Panini, quando con gli "amichetti" di scuola si gioca e si fantastica immaginando di essere uno di quei "miti".
Avevo appena 5 anni e 8 mesi di vita quando improvvisamente la mia città esplose in una gioia fragorosa e si colorò di giallorosso; la Roma aveva vinto, dopo un'attesa di 41 anni, il suo secondo, sospirato, scudetto!
Uno scudetto che portava l'immagine di tanti campioni che per noi bambini divennero subito personaggi "mitologici"; portava il nome di "Marazico", Bruno Conti, del "bomber", Roberto Pruzzo, del grande Capitano, Agostino di Bartolomei, del "divino", Paulo Roberto Falcao.
E su tutti questi personaggi spiccava la figura di colui che li guidava, li istruiva, sembrava esserne "il grande nonno".
Costui era il "barone", l'allenatore dello scudetto, il grande Niels Liedholm.
Oggi Niels Liedholm ci ha lasciato all'età di 85 anni e la notizia ha impresso nel mio animo un forte sentimento di nostalgia e di gratitudine...
La nostalgia per gli anni in cui la vita sembrava essere solo un gioco, per gli anni in cui i sogni e le emozioni dominavano su qualsiasi forma di calcolo e utilitarismo, per l'età nella quale mi addormentavo con il sorriso e gli occhi lucidi pensando a quei "miti" che sapevano accendere la mia fantasia e regalarmi quelle gioie così semplici e spontanee.
La gratitudine verso colui che ha contribuito ad accendere una passione che non ha mai smesso di emozionarmi anche ora che sono grande; verso colui che, insieme al compianto Presidente Dino Viola, ha saputo rendere grande la Roma e, come dice una canzone, rendere "uno stadio un re!"; verso colui che era "il condottiero" dei miei "miti"e che ha saputo trasformare quella grande squadra in una leggenda!
Questa sera, prima di addormentarmi, ti dedicherò un pensiero, grande mister Niels Liedholm; lo farò attingendo a quei ricordi ed a quelle immagini catturate dagli occhi di quel bambino...



martedì 30 ottobre 2007

lentamente muore - P. Neruda - Muore lentamente chi evita una passione...

LENTAMENTE MUORE

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza,
per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,
chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna
o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento di una splendida felicità.

(P. Neruda)

martedì 23 ottobre 2007

Happy birthday to me!!!

Oggi compio 30 ANNI!!!!

AIUTOOOOO.......

giovedì 18 ottobre 2007

Booker Prize 2007: the winner is Anne Enright with " The Gathering"

Il Man Booker Prize, il prestigioso e ambito premio letterario di lingua inglese è stato assegnato quest'anno a Anne Enright, 45 anni.
La scrittrice irlandese si è aggiudicata il riconoscimento, comprensivo di un assegno di 50mila sterline, per il romanzo The Gathering.
Questo è il quarto romanzo di Anne Enright ed è una saga familiare che attraversa tre generazioni «Noi pensiamo che questo romanzo segnerà il nostro tempo e ne sentiremo parlare anche in futuro - ha detto sir Howard Davies, presidente della giuria, annunciando la vincitrice durante una cerimonia a Londra - La conclusione del romanzo è assai brillante e le ultime frasi sono tra le migliori che io abbia mai letto».

Il
Man Booker Prize è assegnato al miglior romanzo dell'anno scritto in inglese da uno scrittore del Commonwealth e della Repubblica d'Irlanda.
La Enright ha vinto sconfiggendo il grande favorito Ian McEwan, già premiato nel 1998, in gara quest'anno con On Chesil Beach e il romanziere neozelandese Lloyd Jones, in finale con Mister Pip.

(tratto da:http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=11245&sez=HOME_SPETTACOLO)

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Anne Enright was named the winner of the £50,000 Man Booker Prize for Fiction for her novel The Gathering, published by Jonathan Cape.
Enright, 45,
is the second Irish woman to win the prize, joining compatriots Iris Murdoch, Roddy Doyle and John Banville who won the prize in 1978, 1993 and 2005 respectively.
Chair of the judges,
Howard Davies, made the announcement, which was broadcast live on the BBC Ten O’ Clock News, at the awards dinner at the Guildhall, London.
Howard Davies said:
’The Gathering is an unflinching look at a grieving family. It’s the bleakness of one woman’s vision, a bleakness rooted in her family, her marriage and the death of her brother.’
Davies said that the winning title was a ‘powerful, uncomfortable and even at times angry book’ but went on to explain that the family epic was a ‘very readable and satisfying novel’.
Anne Enright admitted that ‘when people pick up a book they may want something that will cheer them up, in that case they shouldn’t really pick up my book… my book is the equivalent of a Hollywood weepie.’
Howard Davies confirmed that the judges’ decision had been unanimous.

He divulged that when they had put The Gathering on the longlist they ‘didn’t expect it to emerge as a winner.’ He went on to say, ‘It is a very intense piece of writing which does repay re-reading.’

Anne Enright was born in Dublin where she continues to live and work.
She is the author of three previous novels: The Wig My Father Wore (1995), What Are You Like? (2000) and The Pleasure of Eliza Lynch (2002). Reviewers have called her winning book ‘distinctive’ in its ‘exhilarating bleakness’.

(http://www.themanbookerprize.com/news/stories/1004)

martedì 16 ottobre 2007

ARS PERUGIA

Ho una cugina superspeciale che milita nella serie C UMBRIA di volley...tutti i frequentatori del blog sono tenuti a tifare per lei e a simpatizzare per la società nella quale milita: l'ARS PERUGIA.
E' riportato quì sotto il link per accedere al calendario completo delle partite...
FORZA CARLA, tvb!!!!!!

http://portal.federvolley.it/portal/page?_pageid=207,1661800&_dad=portal&_schema=PORTAL

giovedì 11 ottobre 2007

John Grisham - a "moderate Baptist"





Secondo di cinque fratelli, Grisham è nato nel 1955 a Jonesboro, Arkansas, in una modesta famiglia del sud.
Suo padre ha lavorato come operaio edile e coltivatore del cotone. Dopo essersi spostati spesso, la famiglia si è trasferita nel 1967 nella piccola città di Southaven, Mississippi.

Consigliato dalla madre, il giovane Grisham divenne un avido lettore, influenzato particolarmente dal lavoro di John Steinbeck di cui ammirava la chiarezza.

Mentre studiava alla Mississippi State University, Grisham cominciò a tenere un diario, una pratica che successivamente lo ha aiutato nelle sue attività creative.

Dopo aver conseguito la laurea in legge nel 1981, ha esercitato la professione di avvocato nella piccola città Southaven per quasi un decennio.

Nel 1983 venne eletto per i Democratici alla Camera dei Rappresentanti del Mississippi, dove resterà fino al 1990 pur continuando la sua professione di avvocato.

Nel suo tempo libero, e come hobby, Grisham cominciò a lavorare al suo primo romanzo, nel quale esplorava cosa sarebbe accaduto se il padre di una ragazza stuprata avesse assassinato i suoi aggressori.
Nel 1987, dopo tre anni di lavoro, la sua opera prima, A Time to Kill (Il momento di uccidere), venne completata; inizialmente rifiutata da diversi editori, venne infine accettata dalla Wynwood Press, che lo pubblicò nel giugno 1988 con una tiratura di sole 5.000 copie.

Appena finito di scrivere Il momento di uccidere, Grisham iniziò subito un nuovo romanzo.

Il cliente fu il settimo romanzo più venduto del 1991.
La rivista statunitense Publishers Weekly dichiarò Grisham: "Lo scrittore maggiormente venduto degli anni novanta", con un totale di 60.742.289 copie.

I suoi romanzi sono definiti legal thriller, riprendono molto dalla sua esperienza di avvocato e sono stati oggetto di numerose versioni cinematografiche
.

Bibliografia
1989 - Il momento di uccidere (A Time to Kill), Mondadori (ISBN 8804506938)
1991 - Il socio (The Firm), Mondadori (ISBN 8804384581)
1992 - Il rapporto Pelican (The Pelican Brief)
1993 - Il cliente (The Client), Mondadori (ISBN 8804400102)
1994 - L'appello (The Chamber), Mondadori (ISBN 8804407220)
1995 - L'uomo della pioggia (The Rainmaker), Mondadori (ISBN 8804423013)
1996 - La giuria (The Runaway Jury), Mondadori (ISBN 8804408634)
1997 - Il partner (The Partner), Mondadori (ISBN 8804454121)
1998 - L'avvocato di strada (The Street Lawyer), Mondadori (ISBN 8804471905)
1999 - Il testamento (The Testament), Mondadori (ISBN 8804484012)
2000 - I confratelli (The Brethren), Mondadori (ISBN 8804498528)
2001 - La casa dipinta (A Painted House), Mondadori (ISBN 8804505281)
2001 - Fuga dal Natale (Skipping Christmas), Mondadori (ISBN 8804536799)
2002 - La convocazione (The Summons), Mondadori (ISBN 8804519886)
2003 - Il re dei torti (The King of Torts), Mondadori (ISBN 8804536500)
2003 - L'allenatore (Bleachers), Mondadori (ISBN 8804546387)
2004 - L'ultimo giurato (The Last Juror), Mondadori (ISBN 8804550228)
2005 - Il broker (The Broker), Mondadori (ISBN 8804539224)
2006 - Innocente. Una storia vera (The Innocent Man), Mondadori (ISBN 8804559942)
(http://it.wikipedia.org/wiki/John_Grisham)
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The second oldest of five siblings was born in Jonesboro, Arkansas, to Southern Baptist parents of modest means. His father worked as a construction worker and a cotton farmer; his mother was a homemaker.[1] After moving frequently, the family settled in 1967 in the town of Southaven in De Soto County, Mississippi, where Grisham graduated from Southaven High School. While there, he played QB for the High School football team. Unlike the main character in his 2003 novel, Bleachers (novel), he wasn't an All-American football player. Encouraged by his mother, the young Grisham was an avid reader, and was especially influenced by the work of John Steinbeck whose clarity he admired.

In 1977, Grisham received a Bachelor of Science degree in accounting from Mississippi State University. While studying at MSU, the author began keeping a journal, a practice that would later assist in his creative endeavors. Grisham tried out for the baseball team at Delta State University but was cut by the coach and former Boston Red Sox Pitcher Dave Ferriss. He earned his J.D. degree from the University of Mississippi School of Law in 1981. During law school, Grisham switched interests from tax law to criminal and general civil litigation. Upon graduation he entered a small-town general law practice for nearly a decade in Southaven, where he focused on criminal law and civil law representing a broad spectrum of clients. As a young attorney, he spent much of his time in court proceedings and preparing for court the following morning.

In 1983, he was elected as a Democrat to the Mississippi House of Representatives, where he served until 1990. During his time as a legislator, he continued his private law practice in Southaven. He has donated over $100,000 to Democratic Party candidates. In September 2007, Grisham appeared with Hillary Rodham Clinton, his choice for U.S. President in 2008, and former Virginia Governor Mark Warner, whom Grisham supports for the U.S. Senate being vacated by Republican John Warner (no relation). Grisham himself had considered challenging former GOP U.S. Senator George Allen, Jr., in the 2006 election in which Allen was narrowly defeated by the Democrat James Webb.[2]

He spent three years on A Time to Kill and finished it in 1987.

Initially rejected by many publishers, the manuscript eventually was bought by Wynwood Press, which gave it a modest 5,000-copy printing and published it in June 1988.

The day after Grisham completed A Time to Kill, he began work on another novel, the story of a young attorney lured to an apparently perfect law firm that was not what it appeared.

That second book, The Firm became the 7th bestselling novel of 1991.
Grisham then went on to produce at least one work a year, most of them widely popular bestsellers.
He has been incredibly successful in that he holds the title for being the sole person to author a number one bestselling novel of the year for seven consecutive years (1994 - 2000).

Beginning with
A Painted House in 2001, the author broadened his focus from law to the more general rural south, all the while continuing to pen his legal thrillers.

Publishers Weekly declared Grisham
"the bestselling novelist of the 90s," selling a total of 60,742,289 copies. He is also one of only a few authors to sell two million copies on a first printing (Tom Clancy is another; J.K. Rowling surpasses them both) .

Grisham's 1992 novel The Pelican Brief sold 11,232,480 copies in the United States alone.

Grisham is also well known within the literary community for his efforts to support the continuing literary tradition of his native South. Grisham has endowed scholarships and writer's residencies in the University of Mississippi's English Department and Graduate Creative Writing Program, and was the founding publisher of the Oxford American, a 'slick' magazine devoted to literary writing and famous for its annual music issue, copies of which include a compilation CD featuring contemporary and classic Southern musicians in genres ranging from blues and gospel to country-western and alternative rock.

Grisham describes himself as a "moderate Baptist", and he has performed mission service for his church, notably in Brazil. He lives with his wife, Renée, (née Jones) and their two children, Ty and Shea. The family splits their time between their Victorian home on a farm outside Oxford, Mississippi and a farm near Charlottesville, Virginia.

(http://en.wikipedia.org/wiki/John_Grisham)

giovedì 4 ottobre 2007

SAN FRANCESCO D'ASSISI, PATRONO D'ITALIA!

Ricorre oggi la festa di San Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia; in onore di uno dei santi più importanti della cristianità, pubblico uno dei suoi scritti più famosi:"IL CANTICO DELLE CREATURE"
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Altissimu, onnipotente bon Signore,
Tue so' le laude, la gloria e l'honore
et onne benedictione.
Ad Te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.


Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue
creature,
spetialmente messor lo frate Sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de Te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:
in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate Vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi Signore, per sor'Acqua.
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi Signore, per frate Focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi Signore, per sora nostra matre Terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti fior et herba.

Laudato si', mi Signore, per quelli che perdonano
per lo Tuo amoreet sostengono infrmitate et tribulatione.

Beati quelli ke 'l sosterranno in pace,
ka da Te, Altissimo, sirano incoronati

Laudato s' mi Signore, per sora nostra Morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi Signore
et rengratiatee serviateli cum grande humilitate.



(S.FRANCESCO D'ASSISI, 1226 D.C)

domenica 30 settembre 2007

Ken Follet




In occasione dell'uscita dell'ultimo libro di Ken Follet, "Mondo senza fine", il proseguimento de "I pilastri della terra", uno dei libri più belli e affascinanti che abbia mai letto, pubblico alcune notizie sulla vita e sulle opere dello scrittore gallese, tratte da Wikipedia.
Cliccate, invece, sul titolo del post per accedere al suo sito ufficiale.


LA VITA
Nasce a Cardiff nel Galles, dove vive fino a quando la famiglia si trasferisce a Londra dieci anni più tardi. Nel 1967 viene ammesso allo University College di Londra, dove studia filosofia. Si sposa con Mary nel 1968.
Dopo la laurea nell'autunno del
1970 intraprende un corso post-laurea di giornalismo e inizia a lavorare come apprendista reporter a Cardiff nel South Wales Echo. Dopo tre anni passati nella città ritorna a Londra per lavorare nell'Evening Standard. Dopo qualche anno lascia il giornalismo e diventa vicedirettore della Everest Books. Inizia inoltre a scrivere narrativa la sera e nei weekend. Il successo arriva lentamente, ma con la pubblicazione di La cruna dell'ago (Eye of the Needle) nel 1978[1], un romanzo ambientato durante la seconda guerra mondiale, riscuote un enorme successo. Il libro ha vinto l'Edgar Award ed è divenuto un film per il grande schermo, una pellicola eccezionale che vede Kate Nelligan e Donald Sutherland come protagonisti.
Nel
1984 conosce la sua seconda moglie, Barbara Broer, deputato del Parlamento nelle file dei laburisti. La coppia vive tra Londra e Stevenage (Hertfordshire), insieme a una vasta schiera di figli avuti nei matrimoni precedenti. Lo scrittore britannico è un grande amante di Shakespeare, e spesso è possibile incontrarlo alle rappresentazioni tenute dalla Royal Shakespeare Company di Londra. Adora la musica e suona il basso in una band dal nome "Damn Right I Got the Blues".

LE OPERE
Tralasciando Lo scandalo Modigliani e Alta finanza la carriera di Follett passa attraverso quattro fasi distinte.
La prima comprende
La cruna dell'ago e i cinque libri che lo seguono. Sono tutte variazioni del classico thriller di spionaggio. L'ambientazione è geograficamente e cronologicamente diversa, spaziando dalla Prima Guerra Mondiale (L'uomo di Pietroburgo) all'Iran e Afghanistan odierno (Sulle ali delle aquile e Un letto di leoni).
La seconda fase comprende quattro romanzi storici scritti negli ultimi
anni '80 e nei primi anni '90. I pilastri della terra, ambientato nell'Inghilterra medievale, si svolge parallelamente alla costruzione di una cattedrale, affiancando alla storia della chiesa la vita di svariati personaggi. Notte sull'acqua narra le vicende dei viaggiatori che abbandonano l'Inghilterra sull'ultimo volo di linea del Clipper, idrovolante di lusso diretto negli Stati Uniti alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Una fortuna pericolosa è ambientato nella Londra vittoriana, e Un luogo chiamato libertà nelle colonie inglesi nord americane ai tempi della Rivoluzione americana.
Cambiando ancora genere nei tardi
anni '90, con un paio di libri ambientati nel presente e usando le tecnologie avanzate come filo conduttore. Il martello dell'Eden si focalizza sul terremoto come arma di terrore, ed Il terzo gemello sugli aspetti oscuri delle biotecnologie.
Ritornando nuovamente allo spionaggio in
Codice a zero, Follett ambienta il romanzo ai tempi del lancio del primo satellite americano. Le gazze ladre e Il volo del calabrone vengono invece collocati cronologicamente durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nel bianco, è un thriller ambientato ai giorni nostri, in cui un gruppo di terroristi cerca di trafugare un virus da un laboratorio.
Il suo ultimo romanzo, uscito in
Italia in anteprima mondiale il 18 settembre 2007 è Mondo senza fine, seguito ideale de I pilastri della terra

(http://it.wikipedia.org/wiki/Ken_Follett)

giovedì 27 settembre 2007

Tomás de Torquemada - La leggenda nera

Tomas de Torquemada (Valladolid 1420 - Avila, 16 settembre 1498) era priore del convento domenicano della Santa Cruz di Segovia e confessore dei Re Cattolici (Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona).
Nell'ottobre 1483 fra Tomas viene nominato dai Re Cattolici, in base all'autonomia nella scelta dei giudici che i sovrani di Spagna avevano ottenuto da
papa Sisto IV (che però non voleva farsi sfuggire il controllo di tale istituzione) Inquisitore Generale per la Castiglia, l'Aragona, il Leon, la Catalogna e Valencia.
Egli riorganizza e centralizza (con le famose Istructiones redatte periodicamente dal 1484 al 1498) l'
Inquisizione spagnola che era in attività dal 1478 e il cui inizio (in Spagna come altrove) era stato tumultuoso, violento, prevaricatorio. Qualche città sembra resistergli, come Saragozza e Barcellona, ma Torquemada persevera.
Successivamente, anche Innocenzo VIII gli conferma la nomina (i sovrani erano infatti autonomi nella scelta dei giudici, ma il Papa si riservava di controfirmare le nomine).
Torquemada, con l'aiuto degli inquisitori a lui sottoposti (era infatti Inquisitore Generale di tutta la Spagna e le colonie), istituisce processi molto rigorosi nei confronti di quegli ebrei convertiti al Cattolicesimo (
marranos) che fossero sospettati di falsa conversione.
Nel 1492 il nuovo pontefice convince Torquemada a ritirarsi nel convento di Avila; ma anche dal convento riesce ad ottenere dai sovrani spagnoli
Isabella I di Castiglia e Ferdinando II di Aragona, di cui era stato il fidato Confessore, di espellere gli ebrei dal regno di Spagna.
Dopo tale espulsione si dedicò, con lo stesso rigore, ai processi nei confronti dei musulmani convertiti al cattolicesimo (
moriscos) che fossero sospetti di falsa conversione.
Come Inquisitore Generale (nominato dal re in nome del papa che doveva tuttavia ratificarlo) era a capo del Consejo Supremo de la Santa Inquisición (detto la Suprema) formato da sette membri. La Suprema aveva autorità su 22 tribunali inquisitoriali: 14 in Spagna, 3 in Portogallo, 3 nell'America spagnola (la cui storia appartiene anch'essa in larga parte alla
leggenda nera tanto dibattuta dagli studiosi moderni), 2 in Italia (Sicilia e Sardegna).
Nei quindici anni della sua gestione del tribunale i processi furono 100.000 (una ventina al giorno) mentre le condanne a morte furono 2.000. Pur essendo poche in percentuale, non lo furono però come numero e va ricordato che l'ultimo ventennio del '400 fu comunque il più denso di condanne di tutta l'inquisizione spagnola
.

(tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Tom%C3%A1s_de_Torquemada)

venerdì 14 settembre 2007

Padre Giuseppe Puglisi - il video di Ficarra e Picone.

Un ricordo a 14 anni dalla sua morte (era il 15 settembre 1993) per mano della mafia!
Guardate tutto il video di Ficarra e Picone.
Per non dimenticare....

sabato 1 settembre 2007

I falsi profeti - (Matteo, 7, 15-20)

"Attenti ai falsi profeti! Quando vi vengono incontro, all'apparenza sembano pecorelle, ma sotto sotto, essi sono lupi feroci. Li riconoscerete dalle loro azioni.
"Si può forse raccogliere uva dalle spine o fichi da un cespuglio? Se un albero è buono, fa frutti buoni; ma se un albero è cattivo, fa frutti cattivi.
Un albero buono non può fare frutti cattivi, così come un albero cattivo non può fare frutti buoni. Ma un albero che non fa frutti buoni si taglia e si butta nel fuoco.
"Dunque, è dalle loro azioni che riconoscerete i falsi profeti.

(Matteo, 7, 15-20)

venerdì 27 luglio 2007

un breve narrato del viaggio interiore... - di Fr. Fa.

Un importante anniversario si celebra in questi giorni nei quali l’estate esplode rabbiosamente e già guarda al suo tramonto.
L’anniversario dell’attimo che segna il cambiamento nella vita di molti, la nuova "era" che come tutte le età della storia ha un suo
ante ed un suo post
, l’inizio di una stagione nuova del proprio essere; perché è nella natura delle cose umane, nell’esistenza di ciascuno, l’arrivo del momento in cui improvvisamente tutto cambia, tutto sfugge ad ogni ragione e dove anche il destino che sembrava già scritto trova un’altra penna ed un altro narratore.
Paura, coraggio, gioia, dolore, l’insieme che si trasforma in unità, persone vecchie che si rinnovano, persone nuove che sono vecchie; ciò che sembra vero in realtà non esiste, ciò che avevi dimenticato è il veramente nuovo; rinnovarsi con il vecchio e con il nuovo…..
Ipocrisia e verità, tradimento e fedeltà, mutevoli atteggiamenti e coerenti ripensamenti, e veloci come il vento scorrono gli interminabili momenti; i momenti che scandiscono la lotta, la voglia di penetrare in sé stessi, sfiorare la propria essenza, per poi riemergere leggeri e più consapevoli… e tutto intorno è luce e limpidezza, perché la nuova era guarda all’orizzonte, spezza le catene, guarda agli esseri veri che vivono fuori dalle gabbie e fuori dagli schemi, lontani dai logoramenti delle quotidiane gelosie e dei mutevoli tormenti.
La nuova era cominciò per l’esigenza di chi cercava libertà ma trovò catene, regalando il grande dono a chi veramente era schiavo e non se n’accorgeva.. perché questo è il modo in cui cammina l’universo, parla il linguaggio della contraddizione…e chi ansiosamente ricerca il nuovo finìsce per diventar vecchio e chi, sconfitto, difendeva il vecchio, ora, vero vincitore, respira il profumo del nuovo giorno e della nuova età.
E trecentosessantacinque tramonti trascorsero dall’inizio della nuova "  era"…..


 fr. fa.

venerdì 20 luglio 2007

Il Principato di Sealand

Il Principato di Sealand (in inglese Principality of Sealand significa paese di mare) è una micronazione che sostiene di essere un principato con sovranità indipendente. Non è riconosciuto da alcun membro delle Nazioni Unite.
Nel caso lo fosse, sarebbe di gran lunga la più piccola nazione della Terra. Ha una popolazione che raramente supera le cinque persone ed una superficie di circa 550 metri quadrati.
Si tratta probabilmente della micronazione più famosa del mondo, ed anche se la sua sovranità "nazionale" e legittimità è contestata da molti, cionondimeno è talvolta citata nei dibattiti come interessante caso di come diversi principi della legge internazionale vengono applicati a territori contesi.


Il principato di Sealand altro non è che una piattaforma di cemento di appena 5.600 metri quadrati, più o meno quanto un campo da calcio, costruita dagli inglesi durante la seconda guerra mondiale come postazione antiaerea, a sole 7 miglia dal porto di Harwich, non lontano da Londra, proprio per difendere la capitale da eventuali bombardamenti (vedi mappa a in alto a destra).
Il 2 settembre 1967 la piattaforma è stata occupata da Paddy Roy Bates, ex ufficiale britannico, che la proclamò "stato libero ed indipendente". Il governo inglese provò a riprenderne il possesso, ma una prima volta fu respinto grazie all'uso di un cannone installato sulla piattaforma stessa, e poi si dovette arrendere al tribunale dell'Essex che dichiarò che l'isola artificiale, trovandosi in acque internazionali, era fuori dalla giurisdizione inglese.
Il sogno del "principe" era di creare sulla piattaforma un casinò,

un albergo di lusso, un'emittente televisiva, ma nulla di questo si è realizzato ed oggi Sealand è abitata solo da due persone, membri della "Sealand security".


In ogni caso Sealand, pur non essendo riconosciuto da nessuno stato del mondo, batte una propria moneta, emette francobolli e passaporti (circa 160.000 fino ad oggi) e produce anche targhe automobilistiche, come quella mostrata qui sotto. Il tutto ovviamente a pagamento: un kit completo di patente, passaporto e targa costa tra i 9.000 e i 55.000 dollari.

mercoledì 18 luglio 2007

Infinito - Raf

L’ironia del destino vuole che io sia ancora qui a pensare a te
nella mia mente flash ripetuti, attimi vissuti con te.
E’ passato tanto tempo ma tutto é talmente nitido,
così chiaro e limpido che sembra ieri...
Ieri, avrei voluto leggere i tuoi pensieri
scrutarne ogni piccolo particolare ed evitare di sbagliare,
diventare ogni volta l’uomo ideale,
ma quel giorno che mai mi scorderò
mi hai detto: “non so più se ti amo o no ... domani partirò
sarà più facile dimenticare... dimenticare...
... e adesso che farai?” Risposi: “io...non so”
quel tuo sguardo poi lo interpretai come un addio,
senza chiedere perché, da te mi allontanai
ma ignoravo che in fondo non sarebbe mai finita.
Teso, ero a pezzi ma un sorriso in superficie
nascondeva i segni d’ogni cicatrice
nessun dettaglio che nel rivederti potesse svelare
quanto c’ero stato male,
quattro anni scivolati in fretta e tu
mi piaci come sempre... forse anche di più,
mi hai detto: “so che é un controsenso ma
l’amore non é razionalità...non lo si può capire...”
ed ore a parlare, poi abbiam fatto l’amore...
ed é stato come morire... prima di partire.
Potrò mai dimenticare... dimenticare...
L’infinito sai cos’é? ... L’irraggiungibile fine o meta
Che… rincorrerai per tutta la tua vita,
“ma adesso che farai?"... adesso io ... non so... “ infiniti noi"
so solo che non potrà mai finire
mai ovunque tu sarai, ovunque io sarò non smetteremo mai
se questo é amore ... é amore infinito
(Raf, Infinito)

domenica 15 luglio 2007

Giovanni Lindo Ferretti

"Fatevi avanti, monache e monaci,
famiglie in carne e sangue d'amore.
Santi, poeti, eroi, navigatori astrali.
La nuova età di mezzo è già in atto.
Tocca a voi l'onore e l'onere
di traghettarla al poi."

(Giovanni Lindo Ferretti)

martedì 3 luglio 2007

venerdì 15 giugno 2007

tonetto crea un video sulla coppa italia

PER TUTTI I ROMANISTI UNA CHICCA IMPERDIBILE!!!

giovedì 31 maggio 2007

Dal diario di Maria - (undici minuti- P. Coelho)

"Quando incontriamo qualcuno e ci innamoriamo abbiamo l'impressione che tutto l'universo sia d'accordo.
Oggi l'ho visto accadere al tramonto.
Ma se qualcosa va storto, non resta nulla!
Nè gli aironi, nè la musica in lontananza, nè il sapore delle sue labbra.
Come può scomparire tanto rapidamente la bellezza che c'era pochi minuti prima?
La vita scorre molto veloce: ti fa precipitare dal cielo all'inferno in pochi secondi"

(Paulo Coelho, Undici minuti)

domenica 13 maggio 2007

Carpe diem - Orazio (Carm. 1, 11, 8)

Carpe diem (lett. "Cogli l'oggi", normalmente tradotta in "Cogli l'attimo") è una locuzione tratta dai Carmina del poeta latino Orazio (Carm. 1, 11, 8).
Viene di norma citata in questa forma abbreviata, anche se sarebbe opportuno completarla con il seguito del verso oraziano: "quam minimum, credula postero" ("confidando il meno possibile nel domani").
Spesso male interpretata e identificata con un gretto opportunismo o con il più gaudente edonismo
, la "filosofia" oraziana del carpe diem si fonda sulla razionale considerazione che all'uomo non è dato di conoscere il futuro, né tanto meno di determinarlo.

Solo sul presente l'uomo può intervenire e solo sul presente, quindi, deve concentrarsi il suo agire, che, in ogni sua manifestazione, deve sempre cercare di cogliere le occasioni, le opportunità, le gioie che si presentano oggi, senza alcun condizionamento derivante da ipotetiche speranze o ansiosi timori per il futuro.
Si tratta di una «filosofia» che pone in primo piano la libertà dell'uomo nel gestire la propria vita, un invito a essere responsabili del proprio tempo, perché, come dice il Poeta stesso nel verso precedente, "Dum loquimur, fugerit invida aetas" ("Mentre parliamo, il tempo invidioso sarà già passato").


(tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Carpe_diem)



"La vita è quella cosa che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti"
(Anthony De Mello)

sabato 5 maggio 2007

Alea iacta est - Svetonio nel suo De vita Caesarum

Alea iacta est è una locuzione latina che viene tradotta in lingua italiana come "Il dado è tratto".
È una frase attribuita da
Svetonio nel suo De vita Caesarum (Divus Iulius) a Giulio Cesare che la proferì dopo aver varcato, nella notte del 10 gennaio del 49 a.c, il fiume Rubicone alla testa di un esercito, violando apertamente così la legge che proibiva l'ingresso armato dentro i confini dell'Italia e dando il via alla prima guerra civile.
La Guerra civile romana del 49a.c., nota anche come Guerra civile di Cesare, è uno degli ultimi conflitti sorti all'interno della Repubblica Romana (Res Publica Romana).
Essa consistette in una serie di scontri politici e militari fra Giulio Cesare, i suoi sostenitori politici, e le sue legini, contro la fazione tradizionalista e conservatorista nel Senato Romano, chiamati anche Optimates, spalleggiata dalle legioni di Pompeo.
Questa guerra civile aprì la strada alla fine della Roma repubblicana, a cui sarà dato il colpo di grazia dall'esito della guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio (terminata con la battaglia di Azio del 31 a.C.).
Gli effetti della guerra civile di Cesare portarono profondi cambiamenti nelle tradizioni politiche della repubblica che da questo punto in poi non furono più recuperati.

Questa frase - divenuta celeberrima specialmente nella versione in italiano - viene presa come motto e si cita quando si prende una decisione dalla quale non si può più recedere.

(tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Alea_iacta_est)

mercoledì 2 maggio 2007

Memento audere semper






Memento audere semper è una locuzione in lingua latina coniata dallo scrittore e poeta italiano Gabriele D'Annunzio.
Il suo significato è quello di "Ricorda di osare sempre".
Può essere in qualche modo accostato - anche se in questo caso la funzione esortativa ad assumere dei rischi è decisamente più marcata - ad un altro motto latino molto conosciuto: Audaces fortuna iuvat.
Desumendola direttamente dall'acronimo MAS, il poeta intendeva rendere omaggio con tale frase allo strumento bellico denominato Motoscafo anti sommergibile - derivato dalla Motobarca Armata SVAN - in uso nella prima guerra mondiale.


Questo tipo di imbarcazione sarà poi impiegato in maniera massiccia durante la seconda guerra mondiale dalla celeberrima X MAS.
Lo stesso D'Annunzio - la cui residenza del Vittoriale degli italiani a Gardone riviera ospita tuttora un esemplare di MAS - aveva partecipato al battesimo di fuoco di questo mezzo da guerra partecipando a quella che passerà alla storia come la Beffa di Buccheri (impresa compiuta tra la notte del 10 e 11 febbraio 1918, nella quale D’Annunzio si era prestato volontario).
Insieme ad un'altra famosa locuzione - Habere non haberi ("Possedere, non essereposseduto") - quella di Memento audere semper è una delle più conosciute massime dannunziane.
  

(tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Memento_audere_semper)

ASSISI, GRAZIE!


lunedì 30 aprile 2007

In hoc signo vinces - La battaglia di ponte Milvio

Era la sera del 27 Ottobre 312 d.C.
Il Tevere scorreva sotto i piloni del Ponte Milvio, dividendo gli accampamenti dei due imperatori nemici.
Nell'uno Massenzio, grande e feroce, passava in rivista le schiere (che il giorno dopo avrebbero dovuto combattere la battaglia decisiva) e le incitava alla violenza e all'audacia.
Nell'altro campo, Costantino stava pensoso dinanzi alla tenda; i suoi legionari, sparsi per l'accampamento, preparavano frecce e giavellotti.
Costantino teneva gli occhi fissi al cielo che, diveniva d'oro vivo.
Ecco ad un tratto, in quell'oro, sfavillare una croce e sulla croce, a lettere di fiamma, stava scritto: "In hoc signo vinces" ("Con questo segno vincerai!").
Il giovane imperatore balzò in piedi ed allargò le braccia stupìto.
Quando la croce disparve, egli si coperse il volto con le mani e rievocò tutta la sua fanciullezza trascorsa accanto a sua madre cristiana e ricordò che quasi tutti i suoi legionari erano segretamente cristiani.
Costantino si scosse, diede ordine di suonare a raccolta e quando si vide intorno i suoi prodi, disse loro che il giorno dopo, nella battaglia, accanto all'aquila romana, avrebbe sventolato il vessillo con la croce.
Un mormorio di commossa stupefazione corse tra i legionari e, a poco a poco, si trasformò in un grido di giubilo.
All'alba del giorno seguente i due eserciti erano già difronte, al di qua e al di là del ponte Milvio, ed i vessilli delle schiere di Constantino scintillavano con la croce.
Il santo segno infuse tanta vigoria nei combattenti da trascinarli all' assalto del ponte, respingere d'impeto le schiere di Massenzio e travolgerle in una avanzata fulminea.
E Costantino, sotto il segno della croce, fu vincitore.
Acclamato imperatore, Costantino entrò trionfalmente in Roma dove gli venne eretto un grande arco, che ancor oggi si ammira, vicino al Colosseo.

(tratto da http://www.citrag.it/roma/doc/legend/lg_007.htm)