martedì 30 gennaio 2007

Gli ipocriti e i superbi! - di Francesco Fagioli

Esistono persone disposte a sacrificare qualsiasi cosa pur di appagare il loro desiderio di carriera, soldi e prestigio.
Tali persone, spesso, immolano sull’altare dei propri “sogni materiali” il proprio onore e la felicità altrui.
Talvolta volontariamente, a volte per egoismo e superficialità, questi individui calpestano i sentimenti e la dignità del prossimo e agiscono senza riflettere sulle conseguenze che le loro azioni hanno sugli altri.
Nel loro incedere spediti verso i loro obiettivi, guidati dall’ossessione di diventare qualcuno o qualcosa, loro non si accorgono di chi li circonda, di chi davvero gli vuole bene, di chi li ama.
La loro eterna insoddisfazione e la continua ricerca di qualcosa di nuovo li porta a distruggere continuamente tutto quello che hanno costruito; l’esigenza di cambiamento li spinge verso l’ignoto e nel loro incedere dimenticano le persone che gli sono state vicine e che le hanno aiutate a crescere.
Sono insoddisfatte ed insicure, alla continua ricerca di approvazione; vivono in funzione del giudizio altrui, vogliono sentirsi al centro dell’attenzione e nel loro cerchio pongono solo coloro che in quel momento hanno più da “offrirgli”.

Sono persone profondamente egoiste ed egocentriche, a volte addirittura ignare di esserlo, fortemente attratte l’una dall’altra (i loro idoli sono persone di bassissima moralità ma di grande successo, che essi cercano di emulare in tutti i modi).

Incapaci di gestire qualsiasi critica vivono come se il mondo fosse costruito per il loro bisogno non mettendosi mai in discussione: sono stolti ma convinti di essere saggi!

A volte inconsapevolmente, talvolta consci di ciò che fanno, inseguono i loro sogni distruggendo quelli degli altri.
Ipocriti, espressione di elevata moralità, sempre pronti ad elargire buoni consigli, sono i primi a comportarsi diversamente e a tradire sé stessi e chi crede in loro.

Ostentano lealtà e onore ma vivono di mezzucci e raccomandazioni.
Chi vi si affida è prima o poi destinato ad assaporare il gusto amaro del disinganno, a sopportare la più grande delle delusioni.
Perché queste persone, con totale superficialità, distruggono l’esistenza altrui rubandone la felicità: per un piacere spesso momentaneo, rovinano la vita di chi in loro ha riposto fiducia.
Per raggiungere la loro serenità sacrificano quella di chi gli è stato accanto.

E’ facile riconoscere tali persone: entrano nella tua esistenza con entusiasmo, diventi per loro il centro vitale, assorbono da te tutte le energie possibili.
Ti riempiono la testa e ti illudono con promesse che non manterranno mai!
Senza accorgertene sei pronto a dar tutto per loro, ispirano devozione e fiducia; e loro ti ricambiano con una passione iniziale inferiore solamente alla velocità con cui ti cancellano quando non servi più, quando “non hanno più bisogno di te”.

Ti abbandonano dopo aver succhiato tutto quello che avevi da dargli e ti lasciano con un vuoto incolmabile.

Ebbene, vi dico una cosa!
Non può esistere felicità ottenuta a prezzo dell’infelicità altrui!
Esistono leggi inesorabili e compensatrici nella Natura che puniscono coloro che con superbia e superficialità, costruiscono le loro fortune e le loro famiglie a danno del prossimo.
Addirittura grandi e crudeli dittatori che hanno costruito imperi e ricchezze a scapito degli umili, pensando ad un certo punto di essere invincibili e onnipotenti, hanno poi trovato una fine tragica e disonorevole.
Così avviene nella quotidianità: chi va avanti nella vita con l’inganno, la raccomandazione, facendo del male agli altri, rovinando i sogni di chi li ha amati…costoro non troveranno mai una vera felicità!
L’insoddisfazione non li abbandonerà mai e prima o poi le forze della Natura, le forze del Karma, le energie che compensano tutto, renderanno ad esse il male che hanno fatto.
Perché ad ognuno è assegnato il suo posto nell’ordine naturale delle cose: ad ognuno è assegnato un ruolo ed una vita.
Le persone semplici, gli umili, rispettano il loro posto, accettano tale ruolo.

I superbi sono spinti verso i falsi idoli (la carriera, i soldi, il prestigio, ecc.) e sono indotti a forzare gli equilibri dell’Universo.
Questo a scapito del prossimo, che vede la sua vita rovinata dall’agire di tali esseri stolti, superficiali ed egoisti, individui avidi che non sanno rispettare il loro posto.
Ma le forze della Natura spingono sempre verso l’equilibrio e richiederanno loro il giusto prezzo per i danni procurati a sé stessi e agli altri.

-francesco fagioli-

venerdì 26 gennaio 2007

Il valore dell'umiltà! era l'unica cosa che sapesse fare... - Coelho

La Madonna, con il Bambino Gesù fra le braccia, aveva deciso di scendere in Terra per visitare un monastero.
Orgogliosi, tutti i monaci si misero in una lunga fila, presentandosi ciascuno davanti alla Vergine per renderle omaggio.
Uno declamò alcune poesie, un altro le mostrò le miniature che aveva preparato per la Bibbia e un terzo recitò i nomi di tutti i santi.
E così via, un monaco dopo l'altro resero omaggio alla Madonna e al Bambino.
All'ultimo posto della fila ne rimase uno, il monaco più umile del convento, che non aveva mai studiato i sacri testi dell'epoca.
I suoi genitori erano persone semplici, che lavoravano in un vecchio circo dei dintorni, e gli avevano insegnato soltanto a far volteggiare le palline in aria.
Quando giunse il suo turno, gli atri monaci volevano concludere l'omaggio perchè il povero acrobata non aveva nulla di importante da dire e avrebbe potuto sminuire l'immagine del convento.
Ma anche lui, nel profondo del proprio cuore, sentiva un bisogno immenso di offrire qualcosa a Gesù a alla Vergine.
Pieno di vergogna, sentendosi oggetto degli sguardi di riprovazione dei confratelli, tirò fuori dalla tasca alcune arance e cominciò a farle volteggiare:
perchè era l'unica cosa che egli sapesse fare.
Fu solo in quell'istante che Gesù Bambino sorrise e cominciò a battere le mani in braccio alla Madonna.
E fu verso quel monaco che la Vergine tese le braccia, lasciandogli tenere per un pò il bambinello.



(Tratto da "L'Alchimista" di Paulo Coelho)

lunedì 22 gennaio 2007

sabato 13 gennaio 2007

Ogni volta.... - A. Venditti

Le canzoni ci consentono tante volte di esprimere con le loro parole i sentimenti, gli stati d'animo e le emozioni che vivono dentro di noi.

Ognuno di noi ha affidato almeno una volta ad una canzone il compito di immortalare un certo momento, una certa fase della nostra vita; abbiamo usato una canzone per consolarci, per condividere un momento romantico, o per dare la colonna sonora ad un momento di felicità.
Infine, abbiamo usato una canzone per parlare agli altri, soprattutto quando da soli non abbiamo trovato le parole adatte.
Dedico ad una persona che già sa la canzone "OGNI VOLTA" di A.Venditti....


"E mille nuovi amori cercherò
per non amarti più
ma mai nessuna al mondo sarai tu"

"E stanotte la passi con lui
ma ogni cosa ti parla di noi,
ogni frase, ogni gesto che fai
è già stato vissuto da noi
Chiudi gli occhi e pensi che
le sue mani, la sua pelle no, non sono me...."

"A tutti i nostri amici tu dirai
di non amarmi più
ma solo io saprò a chi pensi tu"

"voglio te voglio te,voglio te
perché tu, tu fai parte di me
voglio te, voglio te, voglio te
fino all'ultimo sguardo
all'ultimo istante
all'ultimo giorno che avrò."