giovedì 29 agosto 2013

l'emozione più bella è quella che ti coglie di sorpresa...

L'emozione più bella è quella che ti coglie di sorpresa...

è l'esplosione che spezza le catene e sbriciola ogni fragile certezza...

è il richiamo del Cuore che ci istiga ad esplorare i nostri aspetti più intimi, autentici e nascosti...

è il desiderio, l'impulso e lo slancio di ogni cambiamento...

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domenica 4 agosto 2013

Pedonalizzazione via dei Fori Imperiali: io sono d'accordo perchè "Il Colosseo non è una rotatoria!" - Contrari i sostenitori dello "shopping in doppia fila"

Tra mille polemiche, le resistenze dei comitati di quartiere e associazioni dei commercianti, supportati da campagne stampa feroci (vd. Il Messaggero)ecc.; da ieri, 3 agosto 2013 ore 5.30, è scattata la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali.
La decisione del nuovo sindaco Ignazio Marino è stata forte tema di discussione negli ultimi due mesi; la paura maggiore è quella del traffico, che si teme possa aumentare in modo significativo nelle zone intorno ai Fori.
L'altra resistenza è quella dei commercianti della zone limitrofe che temono una riduzione delle macchine di passaggio che accostandosi comodamente in "doppia fila" (via Merulana la conosco molto bene, amici miei), permettono ai loro gentilissimi guidatori di fare qualche acquisto quà e là...tutto a scapito della buona educazione e della circolazione stradale.
Perché dovete sapere, cari lettori che vivete in altre città, fermarsi in doppia fila per fare acquisti a Roma non è un'eccezione, ma una regola.
Se qualcuno decidesse di non prendere più la macchina, o se si decidesse di multare tutti coloro che parcheggiano in doppia fila, i commercianti subirebbero gravi danni economici.
Questa la mentalità e la realtà di chi vive in una delle capitali più importanti del mondo.
Ma questi commercianti o residenti di quartiere hanno mai visitato città come Londra, Parigi, Madrid, Berlino?

A roma circolano 980 autoveicoli ogni 1000 abitanti (a Londra 350!!!), tutti prendono la macchina anche per fare 350 metri di strada, nessuno ha voglia di parcheggiare in modo regolare a 100 metri di distanza dal luogo di destinazione; a Roma chi va a comprare il latte, chi fa la spesa, chi si prende un caffè al bar, parcheggia esattamente davanti all'esercizio commerciale; c'è posto per parcheggiare? e chi se ne frega!!!
Quattro frecce (i più educati) strada che da 2 si trasforma in 1 corsia, zig zag dei pedoni tra le auto in sosta, macchine che devono uscire dal parcheggio e non possono perchè bloccati dal "doppiofilista di turno" (conseguenti liti al ritorno del "coatto" e melodiose strombazzate di clacson all'occorrenza).

Ieri il Messaggero, palesemente contrario al progetto pedonalizzazione, pubblica uno struggente articolo nella cronaca di Roma, nella quale si esprime la drammaticità e la tristezza infinita di tanti poveri automobilisti e centauri che si lasciano scappare una "nostalgica" lacrimuccia passando per l'ultima volta davanti al Colosseo a bordo del loro veicolo.
"Che peccato!" dice il titolone della pagina.
E viene riportato anche il commento di uno di questi romantici geni della guida: "che peccato....vuoi mettere poter passare davanti al Colosseo con la macchina...la più bella ROTATORIA del mondo!".
Ripeto: Il Messaggero di sabato 3 agosto!!! In un articolo contrario alla pedonalizzazione si porta come argomento a supporto della tesi del NO il fatto che automobilisti e centauri non potranno più godere della splendida vista del parco archeologico più bello del mondo passandoci davanti con i loro veicoli.
Addirittura si definisce il Colosseo: una ROTATORIA bellissima, invidiata negli altri paesi.
Cosa ne penserebbero Vespasiano, Tito o Domiziano di questa brillante definizione?
L' Amphitheatrum che nel tempo cambia la sua destinazione d'uso trasformandosi in una MERAVIGLIOSA ROTATORIA STRADALE; quale orgoglio per la nostra città!
Caro autore dell'articolo, di cui non mi sento degno di pronunciare il nome, volevo farti sapere che sei il mio mito! 

Io credo che debba cambiare la cultura della persone; devono cambiare le abitudini di molti individui ottusi e ignoranti, soggetti alla "dipendenza" da uso di veicoli privati; e per cambiare questa cultura ci vogliono scelte forti e coraggiose, che magari nel breve periodo possono essere costellate da critiche e ostacoli di vario tipo, ma che nel lungo tempo portano sempre a risultati positivi.
Io non ho votato Marino, ma in questi primi mesi del suo mandato ne sto apprezzando la concretezza, il decisionismo, la capacità di portare avanti un'idea, giusta o sbagliata che sia (non spetta a me il giudizio), a dispetto delle continue resistenze che regolarmente bloccano qualsiasi idea nuova in questo paese.
L'Italia deve cambiare; Roma deve cambiare! D'altronde così non si può andare avanti; da qualche parte si deve pur cominciare, con coraggio.
E ripartire da cercare di rendere nuovamente se non "glorioso" almeno "dignitoso" quello che una volta era il centro del mondo mi sembra un buon punto di partenza.