mercoledì 24 marzo 2010

la rete d'oro - Renato Zero

Questa rete d’oro
Adesso ha pescato noi,
dolci prede, peccatori mai!..

Noi di questo mare,
noi la sola verità,
un azzurro complice
è il segreto che ci unirà!

Vuoi, vuoi…
C’è un stella in cielo
E, giura, non ci tradirà mai.

Io non sono ricco,
un nome è tutto quello che ho,
ma il mio corpo è forte
e tu sei fiore…ti proteggerò!

Vuoi, Vuoi…
Vuoi, vuoi……
Prendimi, difendimi,
e poi ricostruirò un pianeta
dove tu sarai poesia!

Vuoi, vuoi…
Prendimi, difendimi,
e poi ricostruirò un pianeta
dove tu sarai… poesia!

- Renato Zero -

martedì 2 marzo 2010

“Da Corot a Monet. La sinfonia della natura” - (6 marzo 2010-29 giugno 2010)





Il 6 marzo 2010 apre al Vittoriano di Roma la mostra “Corot, Monet, Sisley e Pissarro. La Natura protagonista”, ovvero una rassegna sul movimento impressionista. Dunque la grande mostra di Primavera sarà dedicata al movimento impressionista. La rassegna parte dagli artisti della Scuola di fino ad arrivare al nuovo linguaggio con cui gli impressionisti, dal 1870 circa, raffigurano il paesaggio tentando di integrare natura e industria, città e campagna.Oltre 170 opere tra dipinti, opere su carta e fotografie d’epoca, queste ultime mai esposte prima in Italia, ripercorrono l’evoluzione della rappresentazione della natura nella pittura francese dell’Ottocento, partendo dalle prime innovazioni ai canoni classici apportate dai pittori della Scuola di Barbizon, esplorando a fondo la rivoluzione degli Impressionisti, per arrivare al trionfo cromatico delle Ninfee di Monet.
La mostra è realizzata in collaborazione con prestigiose collezioni private e i maggiori musei di tutto il mondo (tra cui l'Art Institute di Chicago, il Metropolitan Museum di New York, la NationalGallery di Washington, la Bibliotheque Nationale de France di Parigi e il Museo Er

mitage di San Pietroburgo).

La Scuola di Barbizon comprende quegli artisti, tra cui Corot, Rousseau, Diaz de la Pena, Dupré e Daubigny, che a partire dagli anni trenta dell’Ottocento, si stabilirono proprio a Barbizon, una località della foresta di Fontainebleau, dove cominciarono a disegnare e, talvolta anche a dipingere, en plein aire con un’attenzione particolare agli effetti transitori della luce e dell’atmosfera.

La foresta di Fontainbleau, poco lontana da Parigi, rappresentava per i francesi dell’epoca un vero e proprio monumento naturale, da proteggere e preservare. La mostra si chiude con una testimonianza dello splendido ciclo delle Ninfee di Monet, oggi chiamato “Grandes Decorations.

(http://www.06blog.it/post/7725/da-corot-a-monet-la-sinfonia-della-natura-al-complesso-del-vittoriano
http://www.romatoday.it/cultura/mostra-impressionisti-vittoriano-roma.html
http://blog.helpinrome.com/2010/01/impressionismo-al-vittoriano-di-roma.html)