lunedì 31 gennaio 2011

Canto d'amore - Giorgio de Chirico - 1914 -The Song of Love (or Love Song) - Le chant d'amour - Museum Of Modern art, New York




De Chirico
Canto d'amore, 1914
olio su tela, 73 cm × 59.1 cm
Museum Of Modern art, New York

Canto d'amore è un dipinto del 1914, ad opera del pittore metafisico italiano Giorgio de Chirico (Volos, 10 luglio 1888 – Roma, 20 novembre 1978).
E' una delle opere più famose di de Chirico e un primo esempio di stile surrealista, anche se è stato dipinto dieci anni prima che il movimento fosse "fondato" da André Breton nel 1924. 

Esso presenta una cornice naturale e architettonica simile ad altre opere di de Chirico in quel periodo. 
Questa volta, però, l'obiettivo principale è una piccola parete su cui è montata una testa greca in gesso, l'Apollo del Belvedere, e dove vi è affisso un guanto di lattice da chirurgo di colore arancione.
Sotto la parete è posiziona una palla verde.
All'orizzonte, sullo sfondo, è presente un muro di mattoni dietro cui si alza il fumo di una locomotiva, una immagine che ricorre più volte nel corso di questo periodo della carriera di de Chirico.
La tela raffigura uno dei temi cari all'esponente della pittura metafisica, uno spazio urbano simile ad una delle tante "piazze italiane".
Si può notare l'accostamento cromatico e "senza senso" degli oggetti raffigurati.
La realtà risulta vaga, non definita; la testa di Apollo, il guanto e la sfera sono giganteschi.

Gli oggetti così accostati perdono ogni aderenza con il reale, sembrano quasi delle "visioni"; anche il collegamento con il titolo dell'opera, Canto d'amore, risulta senza senso.
Il quadro ha un fascino misterioso, come quasi tutte le opere metafisiche di De Chirico, perché si presenta come un enigma la cui soluzione non potrà mai essere trovata.
"Canto d'amore", pur in linea con la produzione dechirichiana, è di certo il quadro più surrealista da egli prodotto, non a caso determinò "l'illuminazione" e la conversione a questo stile di René Magritte (vedi post correlato).

domenica 30 gennaio 2011

L'assassino minacciato - René François Ghislain Magritte - L'assassin menacé, 1926 - The Murderer Threatened - Museum of Modern Art, New York - Fantômas





René Magritte
L'assassino minacciato, 1926
olio su tela
152 × 195 cm
Museum of Modern Art, New York

Parliamo oggi di una delle opere migliori e più enigmatiche del primo Rene Magritte surrealista.
"L'assassino minacciato" (titolo originale: L'assassin menacé) è uno dei dipinti di Magritte che riguardano la cattura di Fantomas.

Raffigura due figure nascoste dalla porta, con in possesso strane armi, che osservano l'assassino vestito in modo elegante.
Si nota un forte contrasto tra l'eleganza e i modi borghesi dell'assassino, rispetto alla gravità del delitto appena commesso.
L'assassino ha un atteggiamento quasi indifferente mentre è rivolto ad un grammofono da cui esce della musica: forse l'urlo della donna uccisa.
Alle sue spalle, dietro una finestra, spiccano le teste identiche di tre uomini che lo stanno spiando.
Dietro la porta due uomini, armati di una clava e di una rete,  stanno invece per tendergli un agguato.
Tutta la scena è caratterizzata da questo momento di suspance, una sorta di "quiete prima della tempesta": l'atmosfera di attesa, di immobilità è anche fornita da una sedia lasciata lì, con ivi appoggiate il cappotto e il cappello dell'assasino; al centro della stanza si può invece notare una valigia.
Si crea questo effetto di straniamento, molto caro ai surrealisti: il tutto si misura nel contrasto tra la violenza avvenuta, quella che sta per avvenire e l'immobilità della raffigurazione.
 
René François Ghislain Magritte (Lessines, 21 novembre 1898 – Bruxelles, 15 agosto 1967) è stato il pittore belga che, insieme a Paul Delvaux, è considerato considerato il maggiore esponente del Surrealismo in Belgio. 
Dopo i primi esperimeni futuristi e cubisti, Magritte ha cominciato a creare atmosfere magiche e spaesanti, profondamente illuminato nel 1922 da Giorgio De Chirico (vedi post correlato)
Nel 1926 egli diventa definitivamente surrealista e L'assassin menacé è in tal senso una delle sue primissime opere.

L’opera cinematografica di Fantomas, (vd. post) uscita nel 1913, influenzerà molto Magritte, e ciò è visibile anche da altre sue opere: “Il barbaro” (1928) e “Il ritorno di fiamma” (1943).
Fantômas, il film, è basato su una serie di trentadue romanzi scritta da Pierre Souvestre e Marcel Allain, che hanno scritto i capitoli in modo alterno,e di una successiva serie di 11 romanzi ad opera del solo Marcel Allain dopo la scomparsa del coautore.
Magritte è stato affascinato dal personaggio di Fantômas, Criminale spietato e diabolico che può passare attraverso la materia invisibile, sfidare l'istituzione, e sovvertire l'ordine.
« Le immagini vanno viste quali sono, amo le immagini il cui significato è sconosciuto poiché il significato della mente stessa è sconosciuto. »
(René Magritte)

sabato 29 gennaio 2011

Alessandro conte di Cagliostro - Giuseppe Balsamo (Palermo, 2 giugno 1743 – San Leo, 26 agosto 1795) - Il Gran Cofto e La moglie Serafina

Parliamo ora di uno dei uomini più enigmatici e misteriosi del '700: Giuseppe Balsamo, meglio conosciuto come Alessandro Conte di Cagliostro.
Nato a Palermo il 2 giugno 1795, figlio di Pietro Balsamo, un venditore di stoffe Palermitano, Cagliostro fu alchimista, esoterista e avventuriero italiano.
Fu un personaggio misterioso, come molti che vissero nel '700 e che girarono nelle varie corti europee.
Fu un personaggio scomodo, di intelligenza straordinaria: la sua leggenda narra di poteri occulti e guarigioni straordinarie; si dice anche che Cagliostro fosse anche mago e indovino e avesse il dono della preveggenza.
La sua fama è anche legata ai suoi brogli.
Cagliostro travalicò gli schemi, osò ciò che le persone comuni non osano, mise in discussione le regole sociali e gli status della classe dominante dell'epoca.
La biografia di Giuseppe Balsamo è ancora fonte di grande discussione: tante sono le contraddizioni intorno a questo uomo "fuori tempo".
Nel secolo dei "Lumi", Cagliostro propose il mondo dell'occulto e dell'ignoto.
Si dichiarava libero nel corpo e nella mente, un uomo che non apparteneva a nessuna epoca e la cui saggezza risiedeva nell'antica tradizione egizia.
Secondo Cagliostro era l'antico Egitto la culla di tutte le scienze e di tutte le religioni.

La vera vita di Giuseppe Balsamo comincia nel 1966, all'età di 23 anni, quando approda a Malta: lui già conosce tutta la storia dell'Ordine dei cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme, dalla nascita in Palestina nel 1113 fino alla consacrazione nell'isola del 1530.
Il suo maestro spirituale è Manolo Pinto de Fonseca da cui impara la contemplazione filosofica e l'alchimia.
Dopo due anni viene ritenuto sufficientemente illuminato e maturo da essere ammesso all'ordine.
Come coronamento alla "nuova vita" Giuseppe Balsamo può sceglirsi un nuovo nome e a 25 anni, nella cappella di S. Giovanni egli diviene il Conte di Cagliostro, con il triplice cavalierato di templare, maltese e rosacrociano.
Lasciata Malta, Cagliostro si trasferisce a Roma dove riprende la sua attività di disegnatore e conosce la sua futura moglie, la bellissima Lorenza Feliciani: si sposano il 20 aprile 1768 nella Chiesa di S. Salvatore. Lei ha 15 anni.
I due sposi vivono una vita scapigliata e si mettono spesso nei guai, girando in varie città.
Da Roma si trasferiscono a Loreto, presso Ancona, dove rimangono senza soldi: Cagliostro prosegue il suo viaggio iniziatico affrontando diverse difficoltà.
Insieme alla compagna viaggiano fino a S.Giacomo di Compostela, poi a Barcellona, Madrid, Lisbona e ad ogni sosta appare un amante di Lorenza. 


Nel 1771 Cagliostro viene attratto dall'ideologia massonica esistente in Inghilterra e nonostante le difficoltà economiche si trasferisce nell'isola britannica.
Nel 1772 la coppia di sposta in Francia, dove la moglie si innamora di un avvocato di nome Duplessis.
Nel 1775 marito e moglie di dirigono verso Napoli dove conducono una vita altolocata sotto il nome falso dei marchesi Pellegrini: Cagliostro dà lezioni di chimica, presiede lezioni di magia e vende un'acqua miracolosa.
Nel 1776 la coppia torna in Inghilterra, a Londra, dove in Witcomb Street, Giuseppe allestisce un laboratorio di alchimia con l'aiuto del suo segretario e interprete Domenico Aurelio Vitellini.
Cagliostro millanta di conoscere il segreto per la fabbricazione dell'oro, ma la fama che porta più gente presso la sua abitazione è quella di indovino e chiaroveggente: pare soprattutto che egli fosse molto abile nell'indovinare i numeri del lotto.
Dopo essere stato incastrato da un'ambigua coppia, William Scott e Mary Fray, per il presunto furto di una collana e condannato con un'iniqua sentenza che lo scostringe ad un mese di carcere, nel 1977 Cagliostro entra nella Massoneria.
Cagliostro cambia anche il nome della moglie: lei si chiamerà Serafina.
Cagliostro girò per mezza Europa imparando sempre più cose e affinando le sue doti soprannaturali.         
Nel 1780 si volge verso la Russia, ma la zarina Caterina II non vuole ammetterlo alla sua presenza e i nobili di corte lo coprono di ingiurie e calunnie: non mancando comunque i seguaci, fra cui il generale Melissino, il senatore Yelagin e addirittura il principe Potemkin.
Con loro partecipa a sedute spiritiche e fa importanti esperimenti di alchimia; si prodiga inoltre alla cura di malati senza pretendere e soldi.
Il suo operato suscita l'invidia dei medici per il fatto che alcuni malati considerati incurabili trovano una miracolosa guarigione.
Si trasferisce in Polonia e nel 1780 si reca in Francia a Strasburgo, un centro di cultura, aperto a nuove idee, luogo giusto per propagare le sue idee.
Il capo spirituale della città è il principe, vescovo Louis René del Rohan, personaggio singolare fuori dagli schemi e ricchissimo, con cui Cagliostro stringe un'amicizia che gli reca molti benefici.                        
La sua fama di guaritore cresce in modo incredibile: Caglistro compie veri e propri prodigi.
La sua è una medicina alternativa basata su misture di erbe e soprattutto sulla psicologia: Cagliostro intuisce che il segreto della guarigione risiede principalmente nella mente.                                                                
Nel 1785 Cagliostro è a Parigi come guaritore di corte al posto di Mesmer  ed è famosissimo.                                      
Il popolo, la borghesia, i nobili, tutti smaniavano per conoscerlo spingendosi fino al fanatismo. Veniva chiamato " Divino Cagliostro "
Luigi XVI, dichiarava colpevole di lesa maestà chiunque facesse ingiuria a Cagliostro.                                   
In Francia il nostro aderisce alla Massoneria: a Bordeaux Cagliostro fonda la Massoneria Egizia assumendo il titolo di Gran Cofto e accettando - in contrasto con la tradizione massonica anglosassone- la presenza di donne alla cerimonia.
Ma all'apice della sua fortuna, arriva il primo tracollo: viene accusato di aver rubato la collana della Regina di Francia: viene rinchiuso nella Bastiglia per nove mesi e fu costretto a lasciare la Francia e a trovare rifugio in Inghilterra.
Venne gettato discredito su di lui.
Inizia un peregrinare dall'Olanda alla Renania, alla Svizzera dove viene accolto bene. Nonostante ciò decide di rientrare in Italia e si reca a Genova, dove in veste di rappresentante della Loggia del Grande Oriente di Parigi presenzia alle sedute massoniche.
Cagliostro vuole soprattutto una cosa: il benestare della Chiesa.
Si mette in contatto con diversi prelati, tra cui il vescovo di Trento, che scrive una lettera di presentazione al Cardinale Boncompagni.
Il 27 maggio del 1789 Cagliostro arriva a Roma, con l'idea di farsi ricevere in Vaticano, affinchè la sua Massoneria diventi cattolica e riconosciuta ufficialmente dal Papa.
Gli viene negata udienza a allora e allora il suo atteggiamento diventa provocatorio: aumenta la tenuta della logge, distribuisce copie del suo rituale a fa sfoggio dei suoi poteri occulti, attirando la nobiltà romana come mosche.
Il 27 dicembre, denunciato dalla moglie Serafina, viene arrestato e rinchiuso nella fortezza di Castel Sant'Angelo, in una cella buia e angusta.

La Santa Inquisizione lo accusa di eresia , di praticare la negromanzia, di aver formato società e conventicole e soprattutto lo condanna a morte per la sua attività massonica.
Stremato dalle torture della Santa Inquisizione dopo un anno e mezzo Caglistro confessa le sue colpe  e ascolta la sentenza di Sua Santità Pio VI.
La condanna a morte viene commutata nel carcere.
Da Roma Cagliostro viene trasferito nella fortezza di San Leo a nord della provincia di Pesaro e Urbino, il 20 aprile 1791.
Le autorità ecclesiastiche raccomandano ai secondini la massima cautela nel trattare con Cagliostro, del  quale si teme la fuga attraverso le sue arti magiche o per l'intervento dei suoi amici massoni.
Inizialmente viene rinchiuso nella cella del pozzetto, priva di ogni suppellettile e con condizioni igieniche pessime: non presentava aperture e il cibo veniva calato da una botola nel soffitto.
Nella notte tra il 25 e il 26 agosto Caglistro muore un anno dopo Serafina.

venerdì 28 gennaio 2011

Mercato del Forex (FoReign EXchange) - Cos'è il Forex e come funziona - base currency - counter currencies - Bid & Ask price -



Gli appassionati di finanza e tutti coloro che frequentano siti dedicati alla borsa o al trading online, probabilmente si sono imbattuti in pubblicità, citazioni che riguardano il Forex.
Pochi giorni fa un collega, conoscendo la mia "dilettantistica" passione per la finanza, mi ha chiesto: "ma cos'è sto' Forex?"
E questa domanda mi ha dato un piccolo spunto per un post!
Senza entrare troppo nello specifico descriverò brevemente il Forex, un mercato che sta letteralmente spopolando su internet.

Il Forex (FoReign EXchange) è il mercato delle valute (dollaro, euro, yen, ecc. :-)), ed è uno dei maggiori mercati di trading al mondo.
Il valore di una valuta in termini di un’altra è dettotasso di cambio (Exchange Rate) ed il Forex è il mercato nel quale una serie di operatori (banche, broker, hedge found, ecc.) scambiano le diverse valute.


Per quali fini si opera sul Forex?
Si può operare sul mercato dei cambi ad esempio per fini speculativi, cioè per trarre dei profitti sfruttando le oscillazioni del tasso di cambio; oppure, all'opposto,  si può operare con delle strategia disegnate per ridurre il profilo di rischio di queste oscillazioni mediante strumenti derivati (hedging).
Il mercato Forex non ha una sede fisica come le Borse Valori, è quindi un mercato geograficamente decentrato (OTC o Over The Counter ) e le contrattazioni avvengono unicamente per via telematica (trading on-line).
Il Forex è un mercato aperto 5 giorni alla settimana,  24 ore su 24, dalla Domenica notte al Venerdì sera, cosicché in ogni momento il prezzo di cambio varia se vi sono operatori attivi che effettuano compravendite.
I vantaggi che attirano gli investitori sono soprattutto tre:
  1. la possibilità che un investimento possa superare abbondantemente il capitale a disposizione (leva finanziaria)
  2.  la tassazione: in Italia infatti le plusvalenze non vengono tassate se l’operazione dura meno di 7 giorni e l’importo del guadagno non supera 51645,6 euro.
  3.  il Forex è un mercato non regolamentato

Come funziona?
Il Forex è l'acquisto di una valuta e la vendita di un'altra in tempo reale: le persone si scambiano le valute cercando di ottenere dei profitti stabilendo quale valuta aumentera' di valore entro la fine di un dato periodo di tempo. 
Se ci aspettiamo un rafforzamento dell’Euro sul Dollaro alla fine del periodo t, compreremo euro con un cambio Eur/Usd al prezzo corrente (Bid): in questo modo se la nostra previsione sarà corretta il nostro guadagno sarà dato dal prezzo alla fine del periodo t meno il prezzo in cui siamo entrati nel mercato.
Al contrario, se pensiamo ad un rafforzamento del Dollaro sull’Euro, quindi un indebolimento dell'euro rispetto al dollaro, l’operazione da fare è vendere il cambio Eur/Usd al miglior prezzo disponibile al momento (Ask): se la nostra previsione risulterà corretta genereremo un guadagno nel momento in cui l’Euro perderà di valore rispetto al Dollaro.
In poche parole, se penso che il valore dell'euro aumenterà rispetto al dollaro comprerò euro e venderò dollari; farò il contrario se prevedo che il valore dell'euro diminuerà rispetto al dollaro (cioè comprerò dollari e venderò euro)
Il Forex trading può sembrare complicato, in realtà è piuttosto semplice e comprensibile anche per chi non ha studiato finanza ed economia.
 
Alcune brevi e facili definizioni di alcuni termini usati nel marcato del Forex
La prima valuta elencata in una coppia di valute è la "valuta di base" (base currency) e il suo valore dipende da quello delle controvalute (counter currencies), cioè dalla seconda valuta elencata in una coppia di valute.(Ad esempio, se la quotazione della coppia di valute EUR/USD è di 1,3525, significa che la valuta di base è l’EUR e che il suo valore è pari a 1,3525 USD, dove USD sta per dollaro americano).
Per i concetti di prezzo Bid (prezzo di vendita) e prezzo Ask (prezzo di acquisto) potete pare riferimento al mio precedente post: precedente post: Bid-Ask Spread )
Lo spread (scarto) è la differenza tra il prezzo di vendita (la domanda) e il prezzo di acquisto (l’offerta). 

(argomenti correlati:
trading online
Pillole di finanza: Denaro e lettera
Bid-Ask Spread )

mercoledì 26 gennaio 2011

pay per impression - guadagnare online - Online Earning Opportunities - "Cost per mille" (CPM)



Visto il successo dei precedenti post, proseguiamo questa serie di brevi articoli dedicati alla descrizione dei metodi più semplici per guadagnare legittimamente qualche "soldino" on line.
Nel precedente post (Come guadagnare attraverso il tuo blog o sito web ) abbiamo descritto brevemente ed in modo generico i sistemi migliori, con una carrellata veloce e riassuntiva.
Ora parliamo nello specifico del "pay per impression".
Il Pay per Impression è sicuramente il sistema di guadagno preferito da chi gestisce un blog o sito web, in quanto il publisher guadagna una certa somma per ogni messaggio pubblicitario visualizzato nel proprio sito.
In poche parole non occorre che il visitatore effettui un click sulla pubblicità affinchè si generi un guadagno: la sola visualizzazione del banner pubblicitario, aldilà dell'azione del visitatore porterà ad una remunerazione.
Coloro che gestiscono siti molto importanti e popolari sono in grado di contattare direttamente le aziende che vogliono pubblicizzarsi e vendere direttamente i propri spazi.
La situazione cambia radicalmente se si gestisce un piccolo sito, magari solo per hobby, o un blog.
Infatti il valore delle impression, cioè quanto si viene pagati per ogni impression generata, dipende dal numero di visitatori del proprio sito web e dalla tematiche del sito.
E' chiaro che un blog "generico" come questo, un blog cioè che tratta diversi argomenti, tende ad attrarre una serie di visitatori "occasionali", visitatori che attraverso i motori di ricerca individuano gli articoli e gli argomenti di loro interesse.
In poche parole manca la "fidelizzazione".
Invece i siti tematici che parlano di finanza, di turismo, di tecnologie, di finanziamenti, mutui, ecc., sono molto più appetibili per gli sponsor.
Per avere un'idea  del valore delle impression è necessario consultare il listino di chi vende spazi per impressin, oppure guardando i guadagni per 1000 impression di una certa tematica con circuiti tipo Adsense.  

Il numero di impression è fondamentale: questo dipende dal numero di pagine viste e dal numero di messaggi pubblicitari presenti sulle pagine.
Il "Cost per mille"(CPM)-Cost per thousand impressions-è un indicatore comunemente usato nel settore pubblicitario: è la stima del costo di 1000 letture del messaggio pubblicitario stesso.
Il compenso si calcola sulle 1000 impressioni e si può aggirare i media tra 0,5 e 2 euro ogni mille esposizioni, a seconda del network che le sottoscrive.
Questa forma di pubblicità è dunque adatta a siti che abbiano un grande numero di visite giornaliere.

E' fondamentale la scelta del network proponente ed è importante considerare il CPM riconosciuto: se è inferiore a 0,5 euro ogni 1000 impressioni non c'è una grande convenienza per il webmaster.
Alcuni Networks pubblicitari propongono una soluzione mediante l'esposizione di pop pubblicitari: questa tecnologia è però molto fastidiosa per il lettore e può avere effetti negativi sulla fruibilità del sito.


(argomenti correlati:
la pubblicità pay per click)
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martedì 25 gennaio 2011

Il Libro dei Desideri - PIERRE FRANCKH - Erfolgreich Wünschen


Il "Libro dei Desideri" (Erfolgreich Wünschen) di Pierre Franckh è stato un bestseller in Germania e nel mondo.
Si tratta di uno dei libri che ho letto più piacevolemente, un libro che in modo semplice, leggero e intuitivo offre tante indicazioni e consigli per imparare a "desiderare positivamente".
I "desideri" sono la linfa vitale che ci spinge nella vita: è bello sognare, è bello desiderare le cose.
Cominciamo a desiderare quando siamo bambini, fantastichiamo e spesso da piccoli otteniamo molte delle cose che abbiamo sognato.
Poi crescendo le cose cambiano.
La realtà ha il sopravvento; le preoccupazioni della vita quotidiana diventano una gabbia.
Smettiamo di desiderare, ma soprattutto smettiamo di credere ed avere Fede nei nostri sogni.
E allora ciò che ci veniva così facile da piccoli, da grandi diventa complicato; i "sognatori", quelli con la "testa tra le nuvole" vengono talvolta additati come
ingenui, se non addirittura come dei perditempo.
Pierre Francks offre nel suo libro le 7 regole d'oro per trasformare i sogni in realtà, semplici e geniali consigli per affrontare ogni ambito della vita - amore, lavoro, tempo libero - con atteggiamento vincente.
Che ci si creda o no i desideri si realizzano sempre: ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo.
Desideriamo sempre, non possiamo smettere di desiderare le cose; lo facciamo consapevolmente ed inconsapevolmente.
La domanda allora è: cosa desideriamo veramente?
Questo è il primo passo: capire ciò che si vuole veramente!
Anche perchè, come disse qualcuno una volta, "attento a ciò che desideri perchè potresti ottenerlo".
Una volta che si è capito cosa si vuole bisogna imparare a desiderarlo!
Perchè per ottenere una cosa non basta semplicemente volerla, bisogna attirarla a noi, occorre attivare le energie in modo corretto.
E' fondamentale sapere formulare nel modo giusto, scegliere le parole e le frasi corrette; l'Universo non conosce infatti la negazione, non conosce il "non".
Bisogna quindi formulare le proprie richieste in forma positiva.
Quando si dice "Non voglio ammalarmi" in realtà mandiamo il messaggio "Voglio ammalarmi".
Il linguaggio in forma positiva è: "voglio stare bene, in salute".
E' poi necessario credere fermamente, quasi immaginare che ciò che desideriamo in realtà sia già parte della nostra vita.
Il dubbio impedisce ai nostri sogni di diventare realtà; le nostre paure, le cose che vogliamo evitare sono proprio le cose che invece attiriamo nella nostra esistenza.
Fondamentale è dunque concentrarsi su ciò che si vuole, cosa spesso non naturale e semplice: quanto tempo dedichiamo a pensare a ciò che non vogliamo?
E il Libro dei Desideri offre davvero tanti ottimi consigli.
Un libro semplice da leggere, leggero e che vi lascerà un sentimento di profondo ottimismo e serenità interiore.

domenica 23 gennaio 2011

Consegna delle chiavi - Pietro Perugino e aiuti - Christ Handing the Keys to St Peter - 1481-1482 - Cappella Sistina, Città del Vaticano

Perugino e aiuti
Consegna della Chiavi, 1481-1482 circa
affresco, 335 × 550 cm
Cappella Sistina, Città del Vaticano



La Consegna delle chiavi è un affresco (335x550 cm) di Pietro Perugino, realizzato (con aiuti) nel 1481-1482 e facente parte della decorazione del registro mediano della Cappella Sistina in Vaticano.


Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come il Perugino o come Pietro Perugino (Città della Pieve, 1450 circa – Fontignano, 1523), titolare in contemporanea di due attivissime botteghe, a Firenze e a Perugia, fu per un paio di decenni il più noto e influente pittore italiano.
Nel 1480 Perugino si trovava nell'antica basilica vaticana ad affrescare una cappella per conto di Sisto IV, ottenendo un tale successo da ricevere, subito dopo, la nuova commissione per la decorazione della ricostruita cappella papale, detta poi Sistina in onore del papa. In quest'impresa venne presto affiancato da un'équipe di pittori fiorentini, inviati appositamente da Lorenzo de' Medici.
L'affresco mostra un importante momento nella storia della Chiesa Cattolica: non è una coincidenza che si trova nella Cappella Sistina, la Cappella personale del Papa.
Gesù consegna le Chiavi del Paradiso a Pietro e lo indica come successore: questa scena sottolinea la trasmissione del potere spirituale da Cristo a San Pietro,legittimando dunque il potere e l'infallibilità dei suoi successori.
La scena è la quinta sulla parete nord a partire dall'altare.
Nel versetto precedente Pietro viene indicato come la roccia su cui Gesù avrebbe edificato la sua chiesa.
Gli artisti hanno sovente interpretato le parole di Gesù letteralmente: Piatro è molto spesso rappresentato portando le chiavi.
Nella scena gli altri seguaci guardano in alto: essi sono uniti ad alcune figure non bibliche.
Tra gli uomini sulla destra si è pensato che lo stesso Perugino possa figurare accanto all'architetto della Cappella Sistina.
Sullo sfondo sono mostrate due altre scene della vita di Gesù. A sinistra: la scena del Pagamento del Tributo (riferimento a Masaccio); a destra: la lapidazione di Gesù.
Perugino mostra le scene nella migliore tradizione del Rinascimento. 
La composizione è quasi perfettamente simmetrica, con un'abile utilizzo della prospettiva.
Il tempio in stile rinascimentale al centro della rappresentazione è il tempio di Salomone a Gerusalemme. Questa è può essere considerata una piccola anomalia dal punto di vista "geografico" in quanto, secondo Matteo, l'evento ha avuto luogo nella città di Cesarea di Filippo (l’antica Banias dedicata al dio dei boschi Pan) vicino a una delle sorgenti del fiume Giordano.

Ai lati della piazza si trovano poi due citazioni dell'arco di Costantino, omaggio alla passione per l'antico che in quegli anni dominava il mondo artistico ruotante attorno alla Città Eterna.


Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa,
e le porte degli inferi non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli…” (Mt 16,18-19).

sabato 22 gennaio 2011

Guadagnare on line: come di attiva il servizio EFT (Eletronic Funds Transfer) per i pagamenti Google AdSense direttamente sul tuo conto corrente - Video: Try EFT for faster AdSense payments EFT (Eletronic Funds Transfer)



Ho in questi giorni ho attivato il servizio EFT (Eletronic Funds Transfer) per ricevere i pagamenti di Google Ad Sense in modo più veloce attraverso bonifici bancari, in valuta euro.
In attesa di vedere con funziona, pubblico in questo post un video di Google Ad Sense tratto da YouTube che spiega brevemente in cosa consiste il servizio ETF e come si fa per attivarlo.







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Tod's finanzia il restauro del Colosseo (Anfiteatro Flavio) - Diego della Valle, mister "Made in Italy", come un nuovo mecenate: "Sento il dovere di fare qualcosa per il mio paese!"




L'imprenditore Diego Della Valle, il patron della Tod's, finanzierà il restauro dello stadio più famoso del mondo: il Colosseo.
L'investimento di Della Valle sarà di 25 milioni di euro; gli interventi partiranno a fine anno e avranno una durata compresa tra i 24 e i 36 mesi.
L'accordo firmato tra il ministero dei Beni Culturali e il "Re delle calzature", ha sicuramente una natura "storica": ieri pomeriggio, 21 gennaio, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto a cui presenziavano anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, Gianni Letta ha definito Diego Della Valle come "Il nuovo mecenate!".
Dunque Della Valle, uno dei simboli del "made in Italy", ha voluto legare il suo nome a quello di Roma senza "chiedere nulla in cambio".
Ovviamente in cambio l'imprenditore avrà un ritorno di immagine a livello planetario: si tratta dunque di una sinergia importante tra pubblico e privato, una forma di mecenatismo moderno che speriamo sia unito ad efficienza, trasparenza delle procedure e a tempistiche di realizzazione certe.

La Tod's si impegnerà a finanziare una serie di lavori delegando anche ad una fondazione senza scopo di lucro, "Amici del Colosseo", che verrà costituita prossimamente; Della Valle guiderà una cordata di imprenditori di cui peraltro non ha voluto ancora rivelare i nomi.
Il progetto di restauro prevede la pulitura delle superfici del prospetto settentrionale e meridionale, la sostituzione delle cancellate, il restauro e consolidamento degli ambulacri del I e II ordine oltre agli apogei, un nuovo impianto di illuminazione e la realizzazione di un Centro servizi.
Per renderci conto della portata di questo "accordo storico" (utilizzando la definizione del ministro Bondi), forniamo alcuni numeri sul Colosseo, simbolo di Roma e dell'Italia, essendo il monumento più visitato nel nostro paese.
Il Colosseo, anticamente conosciuto come Anfiteatro Flavio, viene visitato ogni anno da circa tre milioni di turisti provenienti dal tutto il mondo ed ogni anno porta ad un incasso di 36 milioni di euro con i suoi biglietti (ogni biglietto costa 9 euro e include anche la visita al Palatino).
Si ritiene che con il restauro il numero di visitatori sia addirittura destinato a crescere, considerando anche che i lavori permetteranno di mettere in luce ulteriori particolari: inoltre i lavori della nuova metropolitana, la linea C, consentiranno di scavare la porzione più consistente del vicino Foro della Pace.
Secondo il sondaggio planetario di Google, l'Anfiteatro Flavio è stato votato come una delle sette meraviglie del mondo.


(fonte principale: "Il Messaggero")

venerdì 21 gennaio 2011

"Il Cassiere di Fortuna" - "Buona Ventura" - Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio - The Fortune Teller - Merigi de Caravage




 Caravaggio
"Il Cassiere di Fortuna" 1595
Oil on canvas
93 cm × 131 cm
Louvre, Paris

Il Cassiere di Fortuna (The Fortune Teller) è un dipinto di Michelangelo Merisi da Caravaggio.    
Esiste in due versioni, entrambe di Caravaggio, la prima del 1594 conservata attualmente nei Musei Capitolini di Roma, la seconda del 1595 conservata al Louvre di Parigi.
In realtà le date di entrambe le opere sono oggetto di dispusta.
Il Cassiere di Fortuna è conosciuto come uno delle due opere di genere prodotte da Caravaggio nel 1594: l'altra è "I Bari" (The Cardsharps) di cui abbiamo scritto in un altro post.
Probabilmente il Cassiere di Fortuna è il primo dei due dipinti.
Il dipinto mostra una ragazza zingara che legge la mano ad un giovane riccamente vestito.
Il ragazzo sembra lievemante compiaciuto mentre guarda il viso della ragazza e non si accorge che lei gli sta sfilando l'anello mentre gentilmente sta stringendo la sua mano.



All'ingenuo e soddisfatto sguardo del ragazzo si contrappone il sorriso beffardo della giovane zingara. 
Il biografo di Caravaggio, Giovanni Pietro Bellori, dice che l'artista ha scelto la ragazza zingara tra i passanti di strada per dimostrare che non aveva bisogno di copiare le opere dei maestri dell'antichità:
"Quando gli furono mostrate le statue più famose di Fidia e Glikon in modo che Caravaggio potesse usarle come modelli, la sua sola risposta fu di puntare verso una folla di persone dicendo che la natura già gli aveva dato una grande abbondanza di maestri."
Questo passaggio è spesso utilizzato per dimostrare che la fomazione manierista classica ai tempi di Caravaggio disapprovava la sua insistenza nel dipingere prendendo spunto dalla vita reale anzichè da copie e disegni tratti dai capolavori del passato.
Il Cassiere di Fortuna riscosse molto interesse tra i giovani artisti e i maggiori collezionisti di Roma, ma le difficoltà economiche di Caravaggio lo costrinsero a venderlo per solo otto scudi.
E' entrato nella collezione del ricco banchiere il Marchese Vincenzo Giustiniani, il quale divenne un importante mecenate dell'artista.
Successivamente Caravaggio ne dipinse una seconda copia per il Cardinale Francesco Maria Del Monte, apportando
qualche modifica rispetto al dipinto di Giustiniani.
Nella versione del 1594 lo sfondo è indifferenziato, mentre nella seconda versione appare un vero e proprio muro rotto dalle ombre di una tenda disegnata a metà e da una finestra a ghigliottina.
Le figure completano maggiormente lo spazio e lo
definiscono in tre dimensioni.
Inoltre la scena è più luminosa, la stoffa dell'abito del ragazzo e le maniche del vestito della zingara sono più finemente rifinite.
La vittima risulta ancora più ingenua e infantile, mentre la ragazza molto più sicura e in controllo della situazione.
La versione del Luovre è in condizioni migliore rispetto a quella conservata nei Musei Capitoli, essendo stata anche sottoposta ad un lavoro di pulizia nel 1984/85.


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giovedì 20 gennaio 2011

Breve storia del Carnevale: dai riti pagani - Bacchanalia - Saturnali - Lupercalia - al Cristianesimo - Dal Carnem levare al Carnevale



A Carnevale ogni scherzo vale! Ma quali sono le origini del Carnevale?
Il Carnevale moderno è una festa che parte dalla tradizione cristina ma che ha origini molto antiche.
L'etimologia della parola deriva probabilmente dal latino “Carnem levare”, che significa “levare - togliere la carne”: è riferito alla vigilia della Quaresima, e si tratta di un invito a non mangiare la carne.
La festa del Carnevale, nei paesi Cattolici, è infatti compresa tra il periodo dell’Epifania e la Quaresima, e termina nei giorni grassi, dal giovedì al martedì.
Si conclude il martedì grasso, il giorno che precede il mercoledì delle Ceneri, primo giorno di Quaresima: durante il periodo quaresimale, secondo la tradizione, i cattolici devono astenersi dal cibo per quaranta giorni, poiché bisogna prepararsi al digiuno per la Pasqua.
Il giorno in cui si festeggia il Carnevale è fissato dalle autorità ecclesiastiche e il Carnevale è indice di 
trasgressione, è una festa in cui l’intero popolo fa baldoria, si dà al travestimento, alla beffa, al divertimento, allo schiamazzo, al ballo, alla musica, ai vari e diversi generi di costumi, di vestiti e mascherine.
Le origini del nostro Carnevale risalgono però al mondo romano, quando si svolgevano feste in onore degli dei.


Un esempio sono i festeggiamenti in onore di Bacco, detti Baccanali, che nell'antica Roma di svolgevano lungo le
strade della città e prevedevano già l'uso delle maschere, il tutto tra fiumi di vino e danze.
In marzo e dicembre era la volta dei Saturnali, feste dedicate a Saturno, padre degli dei: durante queste feste, che duravano sette giorni, gli schiavi diventavano padroni e viceversa.
Il popolo eleggieva il "Re della Festa" il quale organizzava i giochi nelle piazze; il tutto mentre i gladiatori intrattenevano il pubblico.     
Altra festa romana era quella dei "Lupercalia", in onore del Dio Pane, festività celebrata nel mese di febbraio.     
Dunque i festeggiamenti hanno radici in antichi riti pagani, antecedenti al Cristianesimo.
Si tratta di riti che nascono nel mondo agricolo-pastorale per festeggiare la fine dell'inverno in auspicio ad una stagione opulenta, feconda e fertile per la terra. 
In epoca medievale il Carnevale era considerata la "festa dei folli" per i festeggiamenti trasgressivi e le baldorie senza limiti morali: le persone esageravano nel cibo e nel vino.
In seguito, nell’età della Controriforma, il Carnevale ha  subito varie resistenze da parte della Chiesa e da parte dei diversi ordini religiosi.    
Nel '600 il Carnevale ha assunto il suo ruolo di festa popolare con le diverse  della Commedia dell’Arte a stabilire un sempre più un diretto contatto con la realtà bassa e volgare:
esse adottarono il linguaggio dialettale-popolare della loro regione d’origine; così il servo Pulcinella rappresenta Napoli, il servo Arlecchino la regione bergamasca, Pantalone la città di Venezia, Gianduia la società torinese, Meneghino la città di Milano.

mercoledì 19 gennaio 2011

When you say Nothing at all - Testo e traduzione - Ronan Keating - Video




When you say Nothing at all - Quando non dici assolutamente niente 


E' stupefacente
come tu possa parlare
direttamente al mio cuore
senza dire una parola,
tu puoi illuminare il buio. 
Per quanto provo
io non potrei mai spiegare
quel che sento quando non dici niente

Il sorriso sul tuo viso
mi fa capire
che hai bisogno di me
c'è una verità nei tuoi occhi che dice che tu non mi lascerai mai
il tocco della tua mano dice che tu mi afferrerai ogni volta che cadrò
lo dici nel modo migliore.. quando non dici assolutamente niente

Per tutta la durata del giorno posso ascoltare
la gente conversare ad alta voce
ma quando tu mi tieni vicino,
tu soffochi la folla
per quanto loro ci provino loro non potrebbero mai definire
cosa è stato detto tra il tuo ed il mio cuore

Tu lo dici nel modo migliore, quando non dici assolutamente niente (x .....)

Il sorriso sul tuo viso
La verità nei tuoi occhi
Il tocco della tua mano
mi fa capire
che hai bisogno di me

Tu lo dici nel modo migliore, quando non dici assolutamente niente (....)
___________



It's amazing How you can speak
Right to my heart Without saying a word,
You can light up the dark
Try as I may I could never explain
What I hear when You don't say a thing


The smile on your face Lets me know
That you need me
There's a truth In your eyes
Saying you'll never leave me
The touch of your hand says
You'll catch me Whenever I fall
You say it best When you say Nothing at all
 

All day long I can hear people
Talking out loud But when you hold me near
You drown out the crowd 

Try as they may They can never define
What's been said Between your Heart and mine

(You say it best When you say Nothing at all
You say it best When you say Nothing at all)

The smile on your face, The truth in your eyes
The touch of your hand
Let's me know That you need me

(You say it best When you say Nothing at all
You say it best When you say Nothing at all)

The smile on your face, The truth in your eyes
The touch of your hand 

Let's me know That you need me

(You say it best When you say Nothing at all
You say it best When you say Nothing at all)

martedì 18 gennaio 2011

I Bari - Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio - the Cardsharps - Kimbell Art Museum, Fort Worth, Texas




 Michelangelo Merisi da Caravaggio, 1594
olio su tela
94 × 131 cm
Kimbell Art Museum, Fort Worth

"I Bari" è un dipinto ad olio su tela di cm 94 x 131 realizzato nel 1594 dal pittore italiano Caravaggio. È conservato al Kimbell Art Museum di Fort Worth, capoluogo della contea di Tarrant nello stato del Texas, che lo ha acquistato nel 1987 da un collezionista privato.
Il committente fu il cardinale Francesco Maria Del Monte, il cui stemma è dipinto sul retro e questo dipinto diede notorietà a Caravaggio tra gli aristocratici romani.
Il dipinto ha come soggetto un giovane individuo, riccamente vestito, che gioca a carte con un altro giovane.
Il secondo ragazzo, un "baro", ha delle carte nascoste nella cintura dietro la schiena: un uomo sinistro, più vecchio, sta scrutando sopra la spalla del suo ingenuo "avversario", facendo dei segni al suo complice.
Inoltre il "baro" ha anche un pugnale pronto per l'uso, lasciando intendere che è pronto anche ad usare violenza se necessario.
Questo è il secondo dipinto di genere creato da Caravaggio.
Il primo, "Il Cassiere di Fortuna" (The Fortune Teller), (vedi post), esiste in due versioni, entrambe da Caravaggio, la prime del 1594 conservato nei Musei Capitolini in Roma, il secondo del 1595 nel museo del Louvre di Parigi.
I soggetti dei "Bari" e del "Il Cassiere di Fortuna" offrono qualche cosa di completamente nuovo, delle scene realistiche prese dalla vita di strada, soprattutto con una magnifica attenzione resa ai piccoli dettagli.


Osservate ad esempio il piccolo strappo sul guanto dell'uomo in piedi alle spalle del giovane giocatore.
La scena è prevalentemente scura, illuminata solo da una luce proveniente da destra che avvolge i giocatori. L'ambientazione è inesistente: Caravaggio crea praticamente uno spazio illusorio.
Nei "Bari" c'è questo contrasto tra il lieve gioco di luce e la cruda realtà della vita reale.
L'intuizione psicologica è sorprendente, le tre figure legate insieme da un dramma comune, ognuno ancora impegnato nel proprio gioco senza che si sia ancora consumata la scena finale: l'innocente che sta per essere imbrogliato, l'altro ragazzo non più vecchio, un altro innocente che sta per imbrogliare il suo rivale.


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Ragazzo con canestro di frutta (1593-1594) - Michelangelo Merisi da Caravaggio

"Buona Ventura" - Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio  - the fortune teller

lunedì 17 gennaio 2011

La Scienza del diventare ricchi - Wallace D. Wattles - The Science Of Getting Rich - Intelligent Substance - The Low of Gratitude - Power of Thought

Dopo aver parlato in un precedente post di "Pensa e arricchisci te stesso" (Think and grow rich) di Napoleon Hill, parliamo adesso di un altro classico della letteratura americana che ha ispirato la filosofia dell'autorealizzazone e del successo personale.
Si tratta della "Scienza del diventare ricchi" (The Science Of Getting Rich) di Wallace D. Wattles.



Il pensatore e filosofo americano Wallace D. Wattles scrisse questo libro in un'epoca di profonde trasformazioni economiche e di grande fiducia nel progresso.
Il libro è stato scritto nel 1910  e ancora oggi, ad un secolo di distanza, in un contesto socio-economico completamente diverso, le parole in esso contenute continuano a suscitare nel lettore grande interesse e una profonda carica positiva.
Il libro è tornato alla ribalta negli ultimi tempi in quanto si tratta del manuale
che più d'ogni altro ha ispirato il bestseller "The Secret" di Rhonda Byrne.
Nel libro Wattles spiega che la ricchezza è una legittima aspirazione di qualsiasi individuo: non si tratta di un dono, ma è il frutto di un atteggiamento mentale costruttivo e fermamente determinato.
Sono tre i motivi per cui viviamo: il corpo, la mente e l'anima.
Nessuno di questi aspetti è migliore o più sacro degli altri: sono tutti importanti allo stesso modo e nessuno deve essere trascurato.
Dovunque c'è una potenzialità inespressa, c'è un desiderio insoddisfatto.
Il desiderio è il nostro propulsore, lo stimolo che ci spinge al compimento delle nostre opera, al nostro completamento.
Il libro esprime il valore fondamentale della gratitudine: la gratitudine è quel sentimento che ci permette di conciliarci con  Dio, con la Sostanza Intelligente (Intelligent Substance).
Perche' il segreto è nel credere all'esistenza di una Sostanza Intelligente, da cui tutte le cose derivano; nel credere che questa sostanza vi darà tutto ciò che desiderate e nel rapportarsi ad essa tramite un sentimento di intima e profonda gratitudine.
E usando le parole di Wattles: "l'anima piena di gratitudine vive più vicina a Dio rispetto a quella che non guarda mai a Lui con riconoscenza".
Esiste una legge della Gratitudine (The Low of Gratitude) che si esprime nella riconoscenza a Dio e nell'amore; e l'amore si realizza in modo naturale e spontaneo nel dare, nel condividere i benefici con chi si ama.
Il principio primo della Scienza del diventare Ricchi è il pensiero: il pensiero è l'unica potenza che può produrre ricchezza dalla Materia Senza Forma.
La Materia è una sostanza che pensa: immaginare una Forma all'interno di questa Sostanza produce la Forma stessa.
Tutto è pensiero, tutto e plasmato e creato dal pensiero: l'uomo è un centro pensante ed è in grado di generare pensieri.
E tutto ciò che l'uomo fa e crea è frutto del suo modo di pensarle.