venerdì 21 gennaio 2011

"Il Cassiere di Fortuna" - "Buona Ventura" - Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio - The Fortune Teller - Merigi de Caravage




 Caravaggio
"Il Cassiere di Fortuna" 1595
Oil on canvas
93 cm × 131 cm
Louvre, Paris

Il Cassiere di Fortuna (The Fortune Teller) è un dipinto di Michelangelo Merisi da Caravaggio.    
Esiste in due versioni, entrambe di Caravaggio, la prima del 1594 conservata attualmente nei Musei Capitolini di Roma, la seconda del 1595 conservata al Louvre di Parigi.
In realtà le date di entrambe le opere sono oggetto di dispusta.
Il Cassiere di Fortuna è conosciuto come uno delle due opere di genere prodotte da Caravaggio nel 1594: l'altra è "I Bari" (The Cardsharps) di cui abbiamo scritto in un altro post.
Probabilmente il Cassiere di Fortuna è il primo dei due dipinti.
Il dipinto mostra una ragazza zingara che legge la mano ad un giovane riccamente vestito.
Il ragazzo sembra lievemante compiaciuto mentre guarda il viso della ragazza e non si accorge che lei gli sta sfilando l'anello mentre gentilmente sta stringendo la sua mano.



All'ingenuo e soddisfatto sguardo del ragazzo si contrappone il sorriso beffardo della giovane zingara. 
Il biografo di Caravaggio, Giovanni Pietro Bellori, dice che l'artista ha scelto la ragazza zingara tra i passanti di strada per dimostrare che non aveva bisogno di copiare le opere dei maestri dell'antichità:
"Quando gli furono mostrate le statue più famose di Fidia e Glikon in modo che Caravaggio potesse usarle come modelli, la sua sola risposta fu di puntare verso una folla di persone dicendo che la natura già gli aveva dato una grande abbondanza di maestri."
Questo passaggio è spesso utilizzato per dimostrare che la fomazione manierista classica ai tempi di Caravaggio disapprovava la sua insistenza nel dipingere prendendo spunto dalla vita reale anzichè da copie e disegni tratti dai capolavori del passato.
Il Cassiere di Fortuna riscosse molto interesse tra i giovani artisti e i maggiori collezionisti di Roma, ma le difficoltà economiche di Caravaggio lo costrinsero a venderlo per solo otto scudi.
E' entrato nella collezione del ricco banchiere il Marchese Vincenzo Giustiniani, il quale divenne un importante mecenate dell'artista.
Successivamente Caravaggio ne dipinse una seconda copia per il Cardinale Francesco Maria Del Monte, apportando
qualche modifica rispetto al dipinto di Giustiniani.
Nella versione del 1594 lo sfondo è indifferenziato, mentre nella seconda versione appare un vero e proprio muro rotto dalle ombre di una tenda disegnata a metà e da una finestra a ghigliottina.
Le figure completano maggiormente lo spazio e lo
definiscono in tre dimensioni.
Inoltre la scena è più luminosa, la stoffa dell'abito del ragazzo e le maniche del vestito della zingara sono più finemente rifinite.
La vittima risulta ancora più ingenua e infantile, mentre la ragazza molto più sicura e in controllo della situazione.
La versione del Luovre è in condizioni migliore rispetto a quella conservata nei Musei Capitoli, essendo stata anche sottoposta ad un lavoro di pulizia nel 1984/85.


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