La più famosa rappresentazione dell'Ultima Cena è sicuramente il dipinto di Leonardo da Vinci, databile al 1494-1498, conservato nel refettorio dell'ex convento di Santa Maria delle Grazie a Milano.
Si tratta di un dipinto parietale a olio su intonaco di 460x880 cm che Leonardo Da Vinci creò su commissione del Duca Ludovico Sforza e della Duchessa Beatrice d'Este, ed è una delle opere più significative del Rinascimento italiano.
L'opera, a causa della tecnica utilizzata da Leonardo, versa in un cattivo stato di conservazione ed è stata sottoposta ad uno dei restauri più lunghi e complessi della storia, durato dal 1978 al 1999.
E' la rappresentazione della scena dell'ultima cena tratta dagli ultimi giorni di Gesù come raccontati dal Vangelo di Giovanni 13:21, quando Gesù annuncia ai dodici apostoli che uno di loro lo tradirà.
Il dipinto evidenzia nei ritratti degli apostoli le specifiche reazioni di ognuno di loro di fronte all'annuncio di Gesù: Leonardo studiò i loro "moti dell'animo".
Pietro (quarto da sinistra) con la mano destra impugna il coltello, e, chinandosi impetuosamente in avanti, con la sinistra scuote Giovanni chiedendogli "Dì, chi è colui a cui si riferisce?" (Gv. 13,24). Giuda, davanti a lui, stringe la borsa con i soldi ("tenendo Giuda la cassa" si legge in Gv. 13,29), indietreggia con aria colpevole e nell'agitazione rovescia la saliera.
All'estrema destra del tavolo, da sinistra a destra, Matteo, Giuda Taddeo e Simone esprimono con gesti concitati il loro smarrimento e la loro incredulità.
Giacomo il Maggiore (quinto da destra) spalanca le braccia attonito; vicino a lui Filippo porta le mani al petto,
protestando la sua devozione e la sua innocenza.
Gli apostoli sono stati identificati con il loro nomi attraverso un manoscritto di Leonardo ritrovato nel 19-esimo secolo (The Notebooks Leonardo Da Vinci p. 232).
L'opera è stata dichiarata nel 1980 patrimonio dell'umanità dall'Unesco, e insieme ad essa vengono protetti anche la chiesa e il limitrofo convento domenicano.
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Il dipinto si è prestato anche ad una rappresentazione in chiave esoterica ed è stato richiamanto anche nel famoso romanzo di Dan Brown, il Codice da Vinci (The Da Vinci Code).
Tale interpretazione è stata ricavata da precendenti libri di Lynn Picknett e Clive Prince (Turin Shroud e La Rivelazione dei Templari).
Secondo tale interpretazione il discepolo alla destra di Gesù, complici i tratti femminei, non sarebbe Giovanni, ma Maria Maddalena: Maria Maddalena, secondo questo filone esoterico, sarebbe stata la sposa di Gesù. (Nel Vangelo gnostico di Filippo, databile al più presto alla seconda metà del II secolo, è accennato l'amore tra Gesù e Maria Maddalena).
Questa teoria è comunque da escludere: la rappresentazione del Cenacolo di Leonardo risponde fedelmente al racconto tratto dal Vangelo di Giovanni e l'analisi dell'opera sembra escludere un'intenzione di inserire un messaggio esoterico da parte dell'artista.
(fonte principale Wikipedia.it)
1 commento:
Le mani di Gesù dipinte da Leonardo, uniche nel dipinto, una con la palma verso il basso e l'altra verso l'altro indicano che Gesù era ambidestro come naturalmente era Leonardo e in parte Michelangelo? Cfr. ebook di Ravecca Massimo: Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.
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