domenica 23 gennaio 2011

Consegna delle chiavi - Pietro Perugino e aiuti - Christ Handing the Keys to St Peter - 1481-1482 - Cappella Sistina, Città del Vaticano

Perugino e aiuti
Consegna della Chiavi, 1481-1482 circa
affresco, 335 × 550 cm
Cappella Sistina, Città del Vaticano



La Consegna delle chiavi è un affresco (335x550 cm) di Pietro Perugino, realizzato (con aiuti) nel 1481-1482 e facente parte della decorazione del registro mediano della Cappella Sistina in Vaticano.


Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come il Perugino o come Pietro Perugino (Città della Pieve, 1450 circa – Fontignano, 1523), titolare in contemporanea di due attivissime botteghe, a Firenze e a Perugia, fu per un paio di decenni il più noto e influente pittore italiano.
Nel 1480 Perugino si trovava nell'antica basilica vaticana ad affrescare una cappella per conto di Sisto IV, ottenendo un tale successo da ricevere, subito dopo, la nuova commissione per la decorazione della ricostruita cappella papale, detta poi Sistina in onore del papa. In quest'impresa venne presto affiancato da un'équipe di pittori fiorentini, inviati appositamente da Lorenzo de' Medici.
L'affresco mostra un importante momento nella storia della Chiesa Cattolica: non è una coincidenza che si trova nella Cappella Sistina, la Cappella personale del Papa.
Gesù consegna le Chiavi del Paradiso a Pietro e lo indica come successore: questa scena sottolinea la trasmissione del potere spirituale da Cristo a San Pietro,legittimando dunque il potere e l'infallibilità dei suoi successori.
La scena è la quinta sulla parete nord a partire dall'altare.
Nel versetto precedente Pietro viene indicato come la roccia su cui Gesù avrebbe edificato la sua chiesa.
Gli artisti hanno sovente interpretato le parole di Gesù letteralmente: Piatro è molto spesso rappresentato portando le chiavi.
Nella scena gli altri seguaci guardano in alto: essi sono uniti ad alcune figure non bibliche.
Tra gli uomini sulla destra si è pensato che lo stesso Perugino possa figurare accanto all'architetto della Cappella Sistina.
Sullo sfondo sono mostrate due altre scene della vita di Gesù. A sinistra: la scena del Pagamento del Tributo (riferimento a Masaccio); a destra: la lapidazione di Gesù.
Perugino mostra le scene nella migliore tradizione del Rinascimento. 
La composizione è quasi perfettamente simmetrica, con un'abile utilizzo della prospettiva.
Il tempio in stile rinascimentale al centro della rappresentazione è il tempio di Salomone a Gerusalemme. Questa è può essere considerata una piccola anomalia dal punto di vista "geografico" in quanto, secondo Matteo, l'evento ha avuto luogo nella città di Cesarea di Filippo (l’antica Banias dedicata al dio dei boschi Pan) vicino a una delle sorgenti del fiume Giordano.

Ai lati della piazza si trovano poi due citazioni dell'arco di Costantino, omaggio alla passione per l'antico che in quegli anni dominava il mondo artistico ruotante attorno alla Città Eterna.


Tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa,
e le porte degli inferi non la potranno vincere. Io ti darò le chiavi del regno dei cieli…” (Mt 16,18-19).

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