martedì 22 marzo 2011

Prestiti personali: I prestiti contro cessione del quinto dello stipendio - prestiti non finalizzati




I prestiti contro cessione del quinto dello stipendio rientrano nella categoria dei prestiti personali dei quali, però, costituiscono un’eccezione.
Questi prestiti possiedono, infatti, una propria specifica disciplina e peculiarità tecniche di un certo rilievo.
Per quanto riguarda il primo aspetto esiste una normativa specifica per i dipendenti pubblici regolati dal D.P.R. 5-1-1950 n. 180 e dal D. P. R. 28-7-1950, n. 895, che è stata modificata ed integrata dalle L. 311/2005 e 80/2005 che ha allargato la normativa anche ai dipendenti privati e ai pensionati pubblici e privati.

Per quanto riguarda le peculiarità tecniche, questa tipologia di prestiti prevede sempre il coinvolgimento di due soggetti, l’ente finanziatore ed il finanziato, ai quali si affianca una terza figura: il datore di lavoro.
I prestiti, la cui durata media è di 4-5 anni, vengono erogati a titolo di mutuo in favore di lavoratori dipendenti i quali devono cedere all’ente erogante parte dei diritti maturati su una quota della propria retribuzione (che tranne rare eccezioni deve mantenersi nei limiti del quinto della stessa) a copertura degli oneri di rimborso (capitale mutuato, interessi e spese).
Il finanziatore ottiene in garanzia anche il potere di rivalersi sul fondo di trattamento di fine rapporto, mentre l’affidato ha l’obbligo di comunicare all’ente creditore gli eventuali cambiamenti del tipo di occupazione e di datore di lavoro.
Il finanziatore normalmente richiede un apposito benestare al datore di lavoro, nel quale questi dichiara di voler dare esecuzione al contratto di cessione, trattenendo la somma concordata dallo stipendio del lavoratore, per versarla direttamente al creditore: il datore di lavoro diventa a tutti gli effetti un debitore ceduto.
Il creditore, infine, si tutela dai rischi creditizi stipulando polizze assicurative contro l’eventualità di morte del finanziato.
Questa tipologia di prestiti ha avuto un forte sviluppo nell’ultimo decennio.

Riferimenti normativi:
Con il D. P. R 5.1.1950, N.180 è stato approvato il T. U delle leggi concernenti il sequestro, il pignoramento e la cessione degli stipendi, salari e pensioni dei dipendenti dalle Pubbliche Amministrazioni;con il D. P. R 28.7.1950, n. 895, il relativo regolamento d’esecuzione.
La Legge Finanziaria 2005 ha integrato e modificato  la legge includendo i dipendenti delle Imprese Private e i pensionati pubblici e privati


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