Il debito pubblico italiano raggiunge l'ennesimo record e supera "finalmente" il tetto di 2000 miliardi di euro!
Questi sono i dati che emergono dal supplemento al bollettino statistico della Banca d'Italia: a ottobre lo "stock" di debito pubblico italiano è arrivato esattamente a 2014 miliardi.
Grande merito per il superamento di questa soglia è da ascrivere alla forte accelerazione avvenuta nei primi 10 mesi del 2012, nei quali il debito pubblico italiano è cresciuto di un ammontare di 71 miliardi di euro (+3,7%).
Se dividiamo lo "stock" complessivo di debito per il numero di cittadini italiani, neonati compresi, esso pesa sulla testa di ognuno di noi per un importo addirittura di 33.081 euro.
Hanno contribuito nella crescita di questi ultimi mesi i gravosi oneri che lo Stato italiano ha dovuto sostenere a causa dei maggiori rendimenti dei titoli pubblici (quei maggiori costi che determinano il famoso "spread" tra gli interessi pagati dai titoli italiani rispetto a quelli tedeschi).
Va peraltro sottolineato che oltre ai maggiori interessi che lo Stato ha dovuto pagare per convincere gli investitori a comprare i nostri titoli pubblici, hanno inciso sulla crescita del nostro debito anche le solite spese folli delle nostre amministrazioni pubbliche che solo ad ottobre hanno superato 37 miliardi di euro.
A fronte di queste "cattive" notizie, la notizia lieta proviene proprio dallo spread che è tornato a scendere dopo la "nefasta" "ridiscesa in campo" del Cavalier Berlusconi: ieri i differenziale Btp-Bund si è attestato a "soli" 325 punti base.
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