sabato 4 febbraio 2012

Fermi sul Raccordo in mezzo alla neve: la mia esperienza - 3 febbraio 2012

3 febbraio 2012, ore 12.30: dal quartiere Nuovo Salario mi immetto nel Grande Raccordo Anulare in direzione Fiumicino.  

Ha da poco cominciato a nevicare con una certa intensità: si prosegue inizialmente a moderata velocità ma in modo regolare.

Dopo qualche chilometro, a 500 metri circa dall'uscita Trionfale, incontro una coda di auto; la neve aumenta, in breve tutte le auto sono completamente coperte di bianco.

E' uno spettacolo incredibile, quasi bello, se non fosse che siamo completamente bloccati, io e la mia ragazza, nel traffico. Sono le ore 14 e in circa un'ora e venti ho percorso non più di 200 metri; abbiamo appena chiamato in ufficio per avvertire che probabilmente non riusciremo ad arrivare al lavoro. Tanti altri colleghi già hanno fatto altrettanto.

Si crea un'atmosfera surreale: caos, traffico in tilt, ma anche tanta solidarietà: le persone scendono dall'auto e in tanti spengono il motore per risparmiare un po' di benzina.

Si discute, ci si scambia informazioni; ci piacerebbe sapere qualcosa. Ma dove sono i mezzi dell'ANAS? e gli spazzaneve?

Una talk radio offre informazioni in tempo reale grazie alle telefonate della gente che da tutta la città racconta ciò che vede, la propria esperienza.

Le ore passano, sono le 16.30: da due ore siamo dentro un tunnel. Perlomento qui dentro non nevica, non serve tenere accesa l'auto.

La mia ragazza siede accanto a me, un po' stanca, un po' provata; a parte una mela, siamo digiuni e con la necessità di andare al bagno.

Comunque ci facciamo compagnia, ascoltiamo un pò di musica: non fa troppo freddo ed è comunque bello condividere insieme questa esperienza. Scattiamo anche alcune foto per documentare quello che sta avvenendo intorno a noi: non sappiamo quando usciremo da questo ingorgo, non ci sono informazioni e siamo assolutamente fermi.

Qualcuno teme che trascorreremo sotto questo tunnel l'intera notte.

Uniche notizie sono quelle che provengono dalla radio che stiamo ascoltado,  dove peraltro è appena intervenuto anche il sindaco.

Sono le 17.30 e siamo bloccati ormai da 5 ore. Improvvisamente alcune auto ripartono, ci fanno passare e incredibilmente, superati alcuni mezzi pesanti che bloccavano il passaggio ci troviamo davanti ad una strada bianca, completamente sgombra. Non c'è più nessuno, è quasi buio.

Una strada deserta, larga, e coperta di neve: un paesaggio lunare che mette quasi paura.
Sembra incredibile che appena un minuto prima eravamo circondati da un muro di auto.

La macchina slitta un po': dobbiamo andare al bagno, mangiare, bere qualcosa di caldo, mettere benzina. E soprattutto devo montare le catene che previdentemente avevo deciso di sistemare nel portabagaglio!

Dopo un chilometro percorso a circa 20 all'ora scorgiamo un luminosissimo autogrill, accolto come si accoglie la visione di un'oasi nel deserto: in realtà sembra un vero e proprio rifugio in mezzo alla neve.

Osservo dal piazzale dell'Autogrill il Grande Raccordo Anulare, generamente rumoroso, intasato dal traffico o dalle auto che sfrecciano ad alta velocità, ora completamente bianco, silenzioso e attraversato da pochissime vetture che procedono a passo d'uomo: così ovattato, è uno spettacolo affascinante quasi surreale.

E che sensazione di benessere quel cappuccino caldo e quel muffin al cioccolato! (dopo essere andati alla toilette ovviamente!)

Nonostante il freddo e la scomodità monto le catene da neve; è la prima volta che lo faccio e il riuscirci così velocemente mi riempie di orgoglio. Poi mettiamo benzina e ripartiamo. Sono le 19.30! Prendiamo la prima uscita possibile e giriamo in direzione Roma centro; non ricordo nemmeno quale fosse il nome dell'uscita, volevo solo lasciare il Raccordo il più presto possibile.

Emergiamo in qualche modo in zona Cornelia e da lì attraverso il centro, piano piano, torniamo a Roma nord, di nuovo in zona Nuovo Salario. Quando rientro in casa sono le ore 21!

Nessun commento: