Nel momento più inaspettato, quando le forze sembravano ormai esaurite dopo un cammino tanto lungo quanto sorprendente; quando ormai la fortissima Cantù aveva la grandissima occasione di chiudere i conti sul proprio campo dopo aver espugnato il PalaTiziano domenica scorsa; quando non c'era altra possibilità che gettare il cuore oltre l'ostacolo e aggrapparsi all'ultima speranza per rimanere in corsa in questi play-off...ebbene, quando nessuno ormai ci credeva più, la Virtus Roma è riuscita ad attingere alle ultime energie rimaste e con coraggio e nulla da perdere è riuscita nell'impresa più difficile: in gara 6 della semifinale scudetto Roma ha battuto Cantù, che non aveva mai perso in casa in questi play-off, conquistandosi il diritto di giocarsi la finale scudetto nell'ultima e decisiva gara che si disputerà tra 48 ore al Palazzetto di Viale Tiziano.
La Lenovo Cantù, galvanizzata dalla vittoria in gara 5 che l'aveva portata sul 3-2, ha provato subito a scappare portandosi sul 14-9 nel 1° quarto.
Roma è riuscita a non disunirsi e a rimanere sempre aggrappata alla partita; i giallorossi, poi, sono stati bravissimi a tirare il definitivo allungo nell'ultimo quarto trascinati in un convulso finale da Phil Goss.
E' stato proprio Goss l'eroe di questa serata, il giocatore in grado di prendere in mano la squadra e assumersi la responsabilità di tutte le azioni e tutti i tiri più pesanti della partita
Phil Goss ha chiuso la sua gara con 17 punti e il 62,5% al tiro da due, ma il suo apporto va ben oltre le semplici statistiche: Goss è stato il trascinatore, il leader, "il fantasista" (per usare un termine calcistico), della squadra.
Ed encomiabile è stata anche la gara sotto canestro di Gani Lawal, sempre pronto a battagliare sotto il ferro; fondamentale l'apporto di Gani in termini di punti, rimbalzi ed energia.
Gigi Datome ci ha messo il cuore ma si vede che il giocatore azzurro è stanco; se Roma riuscirà a recuperare la freschezza del suo fuoriclasse per la gara di giovedì sera, la Virtus avrà più di una possibilità.
La serie va dunque in gara 7 ed è sicuramente il giusto finale; Roma e Cantù hanno giocato una serie bellissima, intensa e a tratti spettacolare.
Cantù è un pò più forte, non ci sono dubbi; la squadra lombarda è stata costruita per giocare l'Eurolega: la Lenovo può far ruotare 11 uomini rispetto ai 9 di Roma e questo in un play-off così lungo e così duro conta tantissimo (ricordo che le due squadre hanno giocato già 13 partite in 26 giorni!).
Cantù ha guidato in tutte le gare, partendo sempre meglio; Roma è riuscita per due volte a recuperare aggrappandosi al fattore campo e al tifo del PalaTiziano.
Sul 2-0 per la Virtus, Cantù ha dominato gara 3 e 4 portandosi sul 2-2 e poi è venuta a vincere a Roma; i ragazzi di Calvani sembravano davvero non averne più ed eravamo tutti pronti questa sera a chiudere la stagione e riservare il giusto tributo alla squadra per la splendida stagione disputata.
Ma la Virtus Roma ha deciso di non mollare, ha affermato sul parquet di Cantù che non era ancora ora di dire basta; ha lottato con le unghie e con i denti riuscendo a regalarsi e regalarci il diritto di assaporare l'ultima emozione, giocarsi la partita delle partite: gara 7!
Gara 7 si disputerà a Roma per via del migliore piazzamento della Virtus nella regular season; è una bella cosa per i giallorossi poter chiudere la serie davanti al proprio pubblico che, comunque vada, potrà rendere omaggio e ringraziare questo splendido gruppo...ringraziarlo per la fine di una splendida stagione...o per la conquista di un'incredibile finale...
(le foto pubblicate sono state personalmente scattate al Palazzo dello Sport di Viale Tiziano il 27 maggio 2013 nel corso di gara 2 vinta da Roma con il punteggio di 74-68)
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