(When the flock joins the herd! )
La paura è strumento di controllo; è inquietudine, incertezza, diffidenza verso ciò che ci è diverso, verso ciò che non conosciamo o comprendiamo appieno.C'è una paura sana, una paura che ci protegge, che sfocia in prudenza e buon senso...questa paura alimenta la virtù del coraggio...e c'è poi una paura insana, irrazionale, radicata nella nostra coscienza; un software nascosto nel profondo del nostro spirito.
Questa seconda forma di paura è alimentata dalla nostra cultura, dalle nostre abitudini e tradizioni, dal modo in cui siamo stati educati nella famiglia, nelle scuole e dalle varie forme di comunicazione.
Questa paura è lo strumento con cui veniamo controllati: paura di non arrivare a fine mese, paura delle guerre e delle malattie, paura della criminalità, paura delle altre culture, ecc. E' un interruttore, quello della paura, che viene acceso a comando...è il sistema di controllo della società.
La masse vengono narcotizzate alimentando le paure...paure che non sono sostenute dalle statistiche, dalle reali circostanze...sono comandi e blocchi emotivi, meccanismi automatici che abbiamo dentro e che scattano come reazione alle sollecitazioni provenienti dall'esterno.
C'è tanta paura e diffidenza intorno a noi; c'è chi cerca di mascherare le proprie insicurezze in aggressività, chi semplicemente affonda nella depressione, chi si chiude in se stesso, c'è chi attacca e chi fugge, azioni apparentemente diverse ma spinte dalla stessa molla...tanti sguardi diversi, ma che in fondo si assomigliano tutti.
Apriamo le mente, allarghiamo le braccia e accogliamo le circostanze della vita con spirito giocoso e voglia di avventura.
Trasformiamoci in individui, liberi e indipendenti, alleniamo la creatività...facciamo che il gruppo sia la somma di tanti spiriti liberi che mettono in comune le proprie esperienze e le proprie unicità..non sia mai la massa a controllare l'individuo...non sia mai la logica del branco o del gregge a prevalere...perchè essere in un branco o in un gregge è la stessa cosa...significa essere schiavi, dell'ambiente esterno, ma soprattutto di se stessi.
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1 commento:
Salve Egregius, avrei bisogno di mettermi in contatto con lei, ma non risco a trovare il suo indirizzo mail.
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