Per molti il blitz dell'Agenzia delle Entrate a Cortina ha restituito un pò di credibilità, un pò di giustizia a questo paese, che si poggia sui sacrifici di pensionati, operai, impiegati e precari; di coloro, insomma, che pagano le tasse.
Ricordiamo a tutti che il blitz della Guardia di Finanza ha scoperchiato un mal costume diffuso nel nostro paese e ha consentito di accrescere l'economia della località turistica.
Abbiamo saputo che molti dei proprietari di auto di lusso guadagna meno di 30 mila euro l'anno lordi, che molte di queste vetture sono intestate a società in costante perdita.
Abbiamo avuto la conferma che qualcuno fa la bella vita alle spalle degli onesti contribuenti.
Andando a cercare il significato del termine "parassita" sul dizionario vediamo che da un punto di vista biologico si definisce parassita: un organismo che vive parzialmente o totalmente a spese di un altro individuo (detto ospite) (insetti, piante...).
Parzialmente o totalmente: sempre parassita è!
Contesta invece il blitz Daniela Santanchè.
Raccogliamo alcune delle dichiarazioni della Santanché, divenuta una sorta di Robin Hood dei ricchi, difensore non dei ricchi onesti evidentemente, non dei ricchi che non hanno nulla da nascondere (quelli non avrebbero nulla da temere da eventuali bitz o controlli della GdF), ma appunto dei ricchi che non pagano le tasse.
Robin Hood dei ricchi perchè difendere chi evade è difendere chi ruba ai poveri per dare ai ricchi.
Quale nobile ed eroico compito!
Leggiamo alcune dichiarazioni di Daniela e vediamo se riesce a convincerci: secondo la Santanchè quella all'evasione fiscale «è una lotta che non si fa con azioni demagogico-spettacolari. Il direttore delle Entrate non ha danneggiato gli evasori ma un'intera cittadina che è un'eccellenza del turismo italiano»
(Ma quale danno: grazie alla GdF gli affari di Cortina sono aumentati del 400%! O no?)
Addirittua secondo la Santanché: «Befera deve dimettersi. Da Cortina a Capri, a Napoli, Roma e Milano, gli evasori stanno ovunque». (cosa vuol dire? Dato che rubano tutti rubo anche io? Oppure dato che rubano ovunque non controlliamo da nessuna parte? Da qualche parte dovremo pure cominciare! No?)
D'altronde, ci dice la Santanchè: "Cortina è condiderata un'ascensore sociale dove tante famiglie indigenti portano i figli per fargli fare le amicizie giuste" (E allora mi domando: perchè le famiglie indigenti dovrebbero investire e fare sacrifici per far studiare i figli quando basterebbe portarli a Cortina?)
Non è populismo, non è demagogia: io penso che ognuno possa fare dei propri soldi ciò che vuole. Chi è ricco, chi paga regolarmente le tasse, può spendere il suo denaro come desidera, a Cortina come in qualsiasi altro posto.
Il punto è questo: non è accettabile che a seguito dei controlli della GdF gli affari il giro di affari cresca del 400%, o che auto di lusso appartengano a chi non paga tasse o siano intestate a società in costante perdita!
E' un concetto semplice e banale. Credo che sia pacifico e di facile comprensione per chiunque, purchè in buona fede, che le persone ricche, se oneste, non hanno nulla da temere da controlli; anzi, ne avrebbero da guadagnare, gli onesti!
Se sono imprenditore e dirigo un'azienda che paga regolarmente tasse e contributi, che non falsifica i bilanci, non vedrei di buon occhio coloro che mi fanno concorrenza evadendo le tasse, oppure guidano le mie stesse auto senza dichiarare nemmeno un decimo di ciò che dichiaro io al fisco.
E' talmente banale e semplice questo concetto, per nulla populista e demagogico, che leggendo tra le righe le dichiarazioni della Santanché, di Lupi, del sincaco di Cortina e via di seguito,mi domando molte cose e mi fornisco molte risposte.
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