Un nuovo record negativo, che probabilmente sarà destinato a essere superato, è stato toccato questa mattina dallo spread tra Btp e Bund tedeschi: sono infatti stati toccati i 490 punti, mentre il rendimento del Btp decennale ha raggiunto il record storico del 6,66%.
La BCE (Banca Centrale Europea) sta acquistando i titoli di Stato italiani cercando di contenere la pressione su di essi dei mercati finanziari.
La situazione è preoccupante perchè questo livello di rendimenti è considerato insostenibile per gli analisti in un paese come l'Italia già appesantita da uno stock di debito pubblico enorme.
Anche dopo l'intervento della BCE la pressione sui nostri titoli è rimasta molto forte: mentre stiamo scrivendo, lo spread si mantiene al livello a di 487 punti.
L'elevato rendimento dei titoli si Stato pesa molto sulle banche che ne hanno in grandi quantità nei portafogli e rende inoltre meno appetibili agli investitori le obbligazioni degli istituti di credito: gli operatori economici preferiranno comunque acquistare titoli di Stato piuttosto che obbligazioni bancarie se i rendimenti di queste ultime risultano meno vantaggiosi.
Osserviamo il valore di mercato dei meggiori istituti di credito italiani: in questo momento (h 10.30) Unicredit perde l'1,48% a 0,7655 euro mentre Intesa SanPaolo si difende attestandosi a 1,133 euro con un +0,53%.
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