martedì 11 marzo 2008

aperta la casa di Augusto al Palatino





Da ieri, lunedì 10 marzo, è tornata visitabile, parzialmente, la casa di Augusto al Palatino,
i cui affreschi sono stati finalmente restaurati dopo anni di lavori.
Si tratta di uno dei monumenti più vasti e importanti dell’area archeologica
del Colle Palatino di Roma e di un avvenimento rilevante per l’archeologia mondiale

Siamo sul Palatino, nella zona più sacra alla Roma delle origini e questa è una reggia del primo imperatore di Roma Ottaviano Augusto, dell'uomo che con Cesare è per la gente la figura emblematica dell'impero romano, al quale è legato il "periodo d'oro" della civiltà romana.
Tutto iniziò nell'anno 36 a.C. quando Augusto, prima ancora di diventare imperatore, cioè prima del 16 gennaio del 27 a.C. , eresse la sua residenza sul colle Palatino; la Casa è formata da una serie di stanze distribuite su due terrazze ed è attigua al Tempio di Apollo.

Non sappiamo se la scelta di erigere la sua residenza sessanta metri sopra il Lupercale, (la grotta dove la lupa allattò Romolo e Remo) sia stata casuale.
Certamente, la domus di Augusto, fondatore dell'Impero, trasformò il Palatino da luogo abitativo a sede ufficiale dell'autorità imperiale.


Il complesso augusteo, che è composto dal Tempio di Apollo Aziaco, dalla Casa dell'Imperatore, dalle biblioteche, dalla casa di Livia (moglie di Augusto), fu dimora per le funzioni private e palazzo imperiale per le funzioni civili, politiche e religiose dato che Augusto era guida e autorità in tutti i settori, con tutti i poteri e le cariche a vita, compresa quella di Pontefice Massimo

Venne identificato soltanto negli anni ‘70, durante le campagne di scavo guidate dal
professor Gianfilippo Carettoni e da allora lunghi e difficilissimi restauri hanno nascosto agli occhi del pubblico gli splendori pittorici che fanno della casa del primo imperatore il maggior complesso pittorico di secondo stile che si sia recuperato negli ultimi decenni.
Gli ambienti sono decorati con affreschi e stucchi e non solo rappresentano un importante esempio di pittura romana della fine del I secolo a.C., ma anche un'opera di restauro con pochi precedenti.
Gli ultimi due anni di intensi lavori si dono concentrati, con interventi statico-strutturali e di ricomposizione e ripristino della decorazione pittorica, sull’area del peristilio di quella che fu la casa di Augusto prima che venisse acclamato imperatore.


Oltre al suo studio personale, impressionante per la fattura degli affreschi in cui spiccano i toni del giallo, del rosso e del nero che fanno da sfondo a grifi alati, cigni, candelabri, e fiori di loto, i restauri restituiscono anche l’accesso al “cubicolo inferiore” e al “grande oecus”, un ambiente di soggiorno e di ricevimento, oltre ad una serie di ambienti di collegamento.

Le decorazioni, ricche, intensamente colorate di rosso pompeiano e di giallo ocra, costituiscono il maggior complesso pittorico
di secondo stile che sia recuperato negli ultimi decenni: per questo, solo nell'ultimo biennio la Casa di Augusto ha ricevuto finanziamenti mirati a rendere finalmente possibile l'apertura al pubblico almeno di questo primo settore dell'intero complesso augusteo.
La visita della dimora augustea permetterà di ammirare, tra l’altro, il giardino con il porticato a colonne.

Nel particolare, in due anni sono stati stanziati 1 milione 790 mila euro, dei quali 250 mila per la Casa di Livia, la cui
apertura al pubblico è imminente.
Fondamentali sono stati i finanziamenti provenienti dall’iniziativa del Mibac Maratonarte.

Un'altra spettacolare scoperta, insomma, nel cuore di un'antica Roma che continua a stupire e a regalare esperienze straordinarie.


(www.iltempo.it, www.lastampa.it, IL MESSAGGERO, www.larepubblica.it, ed altre fonti)
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L'ingresso alla Casa di Augusto non è prenotabile e ne è consentito l'accesso soltanto a piccoli gruppi composti da 5 persone.
Un biglietto unico (Intero € 11,00; ridotto € 6,50) permetterà la visita di un percorso unificato che include
l'accesso all’Anfiteatro Flavio (il Colosseo), alla mostra "Trionfi romani" allestita al suo interno, alle aree del Palatino e del Foro Romano (tornato PURTROPPO a pagamento da febbraio).

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Fra che dire...nn mancherò di sicuro!!!! Grazie infinite x aver pubblicato qs articolo che nn avevo ancora avuto il piacere di leggere..6 straordinario come al solito;)) In qs gg ho risentito di molto nervosismo dovuto a cose personali...Giovanna ne sa qualcosa.. purtroppo qs malstare si è ripercosso sl mio blog e mi dispiace tantissimo...cercherò di evitare interventi e commenti quando lo stato d'animo nn è al massimo..;)
A casa ammalato?? Beh..io ho già dato e x ben 2 volte nl giro di 3 settimane..penso basti!! Mettila così...noi romanisti stiamo risentendo delle soddisfazioni che ci stanno dando i ragazzi cn conseguente febbre DA ROMA;)))
1 bacio grande e grazie ancora;))

Anonimo ha detto...

Assolutamente fantastico!!!
E' bellissimo vedere che certi capolavori possano tornare ad essere ammirati da tutti noi!!
A presto ;))

Anonimo ha detto...

Ragazzini belli che dire + visito sto blog, + mi rendo conto che di Roma non ho visto praticamente nullaaa.
Ma non se pò.
Vorrà dire che quando ci tornerò vi chiamerò x farmi da guide turistiche.
Buon week-end ci si sente, in un modo o nell'altro
Un bacione ed un fortissimo abbraccio da Giò.

Dot ha detto...

Da andarci quanto prima, soprattutto per noi che abbiamo la fortuna di vivere nella capitale....