martedì 21 settembre 2010

Il nuovo logo di Roma - The new logo of Rome





Questo logo è stato scelto attraverso un concorso a cui hanno partecipato 1103 creativi: presentato nel museo dell'Ara Pacis il 16 settembre 2010, diverrà il marchio della Città Eterna.
Il nuovo "brand" verrà sfruttato per la "sponsorizzazione" della città, sarà stampato su tutti i gadget, utilizzato per comunicare tutte le "iniziative" della Capitale e incentivare il turismo all'estero: un marchio destinato a fare il giro del mondo un pò come avviene per il logo della città di New York.
Il logo vincitore è stato creato da Alberto Anghelone dello studio "Mediapeople" di Torino, anche se sull'autore si è subito creato un giallo, in quanto Alberto Anghelone avrebbe fatto propria la creazione della signora Martina Paradiso; quest'ultima ha riconosciuto nel Logo vincitore "il proprio lavoro scartato".

Roma, che proprio ieri, lunedì 20 settembre 2010, ha festeggiato i suoi 140 anni di Capitale d'Italia, si è regalata dunque un nuovo simbolo.
L'idea nasce il 20 luglio 2009 quando fu lanciato il concorso nazionale "Roma in una immagine" indetto dall'Assessorato alla Cultura ed alle Comunicazioni in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma.
L'immagine scelta rappresenta una lupa post-moderna dalle forme moderne, stilizzate e longilinee, ritta su una colonna appoggiata alla M, terza lettera del nome di Roma.

Il presidente della Commissione, Mario Morcellini, motiva la scelta con "la forza del richiamo della tradizione classica, evidente tanto nella ricca iconografia del capitello quanto nello slancio della colonna sovrastata da una stilizzazione della leggendaria Lupa".

2 commenti:

Thoughtful Blankness ha detto...

Complimenti per il blog! La foto con la guinness l'hai fatta al gravity bar a dublino? Se si, complimenti per essere riusciti a trovare un posto a sedere ;-)

Giovanna ha detto...

Non ci posso credereee...io pure lo voglio. Perchè voi romani si e noi palermitani noooooo.
Non stamo a scherzà, in palermitano tradotto: un babbiamu chi cuosi serie.
Noi pure il logoooooooo.
Buon pomeriggio Fra, un bacione da quaggiù