martedì 6 luglio 2010


Quanto sono soavi le tue carezze,
sorella mia, sposa,
quanto più deliziose del vino le tue carezze.
L'odore dei tuoi profumi sorpassa tutti gli aromi.

Le tue labbra stillano miele vergine, o sposa,
c'è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come il profumo del Libano

Giardino chiuso tu sei,
sorella mia, sposa,
giardino chiuso, fontana sigillata.

Come son belli i tuoi piedi
nei sandali, figlia di principe!
Le curve dei tuoi fianchi sono come monili,
opera di mani d'artista.

Il tuo ombelico è una coppa rotonda
che non manca mai di vino drogato.
Il tuo ventre è un mucchio di grano,
circondato da gigli.

I tuoi seni come due cerbiatti,
gemelli di gazzella.

Il tuo collo come una torre d'avorio;
i tuoi occhi sono come i laghetti di Chesbòn,
presso la porta di Bat-Rabbìm;

il tuo naso come la torre del Libano
che fa la guardia verso Damasco.

Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo
e la chioma del tuo capo è come la porpora;
un re è stato preso dalle tue trecce».

Quanto sei bella e quanto sei graziosa,
o amore, figlia di delizie!

La tua statura rassomiglia a una palma
e i tuoi seni ai grappoli.

Ho detto: «Salirò sulla palma,
coglierò i grappoli di datteri;
mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva
e il profumo del tuo respiro come di pomi».

Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l'amore,
tenace come gli inferi è la passione:
le sue vampe son vampe di fuoco,
una fiamma del Signore!

(liberamente tratto dal Cantico dei Cantici)
.

1 commento:

Giovanna ha detto...

Le grandi acque non possono spegnere l'amore
né i fiumi travolgerlo.