domenica 30 settembre 2007
Ken Follet
Pubblicato da
Egregius
In occasione dell'uscita dell'ultimo libro di Ken Follet, "Mondo senza fine", il proseguimento de "I pilastri della terra", uno dei libri più belli e affascinanti che abbia mai letto, pubblico alcune notizie sulla vita e sulle opere dello scrittore gallese, tratte da Wikipedia.
Cliccate, invece, sul titolo del post per accedere al suo sito ufficiale.
LA VITA
Nasce a Cardiff nel Galles, dove vive fino a quando la famiglia si trasferisce a Londra dieci anni più tardi. Nel 1967 viene ammesso allo University College di Londra, dove studia filosofia. Si sposa con Mary nel 1968.
Dopo la laurea nell'autunno del 1970 intraprende un corso post-laurea di giornalismo e inizia a lavorare come apprendista reporter a Cardiff nel South Wales Echo. Dopo tre anni passati nella città ritorna a Londra per lavorare nell'Evening Standard. Dopo qualche anno lascia il giornalismo e diventa vicedirettore della Everest Books. Inizia inoltre a scrivere narrativa la sera e nei weekend. Il successo arriva lentamente, ma con la pubblicazione di La cruna dell'ago (Eye of the Needle) nel 1978[1], un romanzo ambientato durante la seconda guerra mondiale, riscuote un enorme successo. Il libro ha vinto l'Edgar Award ed è divenuto un film per il grande schermo, una pellicola eccezionale che vede Kate Nelligan e Donald Sutherland come protagonisti.
Nel 1984 conosce la sua seconda moglie, Barbara Broer, deputato del Parlamento nelle file dei laburisti. La coppia vive tra Londra e Stevenage (Hertfordshire), insieme a una vasta schiera di figli avuti nei matrimoni precedenti. Lo scrittore britannico è un grande amante di Shakespeare, e spesso è possibile incontrarlo alle rappresentazioni tenute dalla Royal Shakespeare Company di Londra. Adora la musica e suona il basso in una band dal nome "Damn Right I Got the Blues".
LE OPERE
Tralasciando Lo scandalo Modigliani e Alta finanza la carriera di Follett passa attraverso quattro fasi distinte.
La prima comprende La cruna dell'ago e i cinque libri che lo seguono. Sono tutte variazioni del classico thriller di spionaggio. L'ambientazione è geograficamente e cronologicamente diversa, spaziando dalla Prima Guerra Mondiale (L'uomo di Pietroburgo) all'Iran e Afghanistan odierno (Sulle ali delle aquile e Un letto di leoni).
La seconda fase comprende quattro romanzi storici scritti negli ultimi anni '80 e nei primi anni '90. I pilastri della terra, ambientato nell'Inghilterra medievale, si svolge parallelamente alla costruzione di una cattedrale, affiancando alla storia della chiesa la vita di svariati personaggi. Notte sull'acqua narra le vicende dei viaggiatori che abbandonano l'Inghilterra sull'ultimo volo di linea del Clipper, idrovolante di lusso diretto negli Stati Uniti alla vigilia dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Una fortuna pericolosa è ambientato nella Londra vittoriana, e Un luogo chiamato libertà nelle colonie inglesi nord americane ai tempi della Rivoluzione americana.
Cambiando ancora genere nei tardi anni '90, con un paio di libri ambientati nel presente e usando le tecnologie avanzate come filo conduttore. Il martello dell'Eden si focalizza sul terremoto come arma di terrore, ed Il terzo gemello sugli aspetti oscuri delle biotecnologie.
Ritornando nuovamente allo spionaggio in Codice a zero, Follett ambienta il romanzo ai tempi del lancio del primo satellite americano. Le gazze ladre e Il volo del calabrone vengono invece collocati cronologicamente durante la Seconda Guerra Mondiale.
Nel bianco, è un thriller ambientato ai giorni nostri, in cui un gruppo di terroristi cerca di trafugare un virus da un laboratorio.
Il suo ultimo romanzo, uscito in Italia in anteprima mondiale il 18 settembre 2007 è Mondo senza fine, seguito ideale de I pilastri della terra
(http://it.wikipedia.org/wiki/Ken_Follett)
giovedì 27 settembre 2007
Tomás de Torquemada - La leggenda nera
Pubblicato da
Egregius
Tomas de Torquemada (Valladolid 1420 - Avila, 16 settembre 1498) era priore del convento domenicano della Santa Cruz di Segovia e confessore dei Re Cattolici (Isabella di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona).
Nell'ottobre 1483 fra Tomas viene nominato dai Re Cattolici, in base all'autonomia nella scelta dei giudici che i sovrani di Spagna avevano ottenuto da papa Sisto IV (che però non voleva farsi sfuggire il controllo di tale istituzione) Inquisitore Generale per la Castiglia, l'Aragona, il Leon, la Catalogna e Valencia.
Egli riorganizza e centralizza (con le famose Istructiones redatte periodicamente dal 1484 al 1498) l'Inquisizione spagnola che era in attività dal 1478 e il cui inizio (in Spagna come altrove) era stato tumultuoso, violento, prevaricatorio. Qualche città sembra resistergli, come Saragozza e Barcellona, ma Torquemada persevera.
Successivamente, anche Innocenzo VIII gli conferma la nomina (i sovrani erano infatti autonomi nella scelta dei giudici, ma il Papa si riservava di controfirmare le nomine).
Torquemada, con l'aiuto degli inquisitori a lui sottoposti (era infatti Inquisitore Generale di tutta la Spagna e le colonie), istituisce processi molto rigorosi nei confronti di quegli ebrei convertiti al Cattolicesimo (marranos) che fossero sospettati di falsa conversione.
Nel 1492 il nuovo pontefice convince Torquemada a ritirarsi nel convento di Avila; ma anche dal convento riesce ad ottenere dai sovrani spagnoli Isabella I di Castiglia e Ferdinando II di Aragona, di cui era stato il fidato Confessore, di espellere gli ebrei dal regno di Spagna.
Dopo tale espulsione si dedicò, con lo stesso rigore, ai processi nei confronti dei musulmani convertiti al cattolicesimo (moriscos) che fossero sospetti di falsa conversione.
Come Inquisitore Generale (nominato dal re in nome del papa che doveva tuttavia ratificarlo) era a capo del Consejo Supremo de la Santa Inquisición (detto la Suprema) formato da sette membri. La Suprema aveva autorità su 22 tribunali inquisitoriali: 14 in Spagna, 3 in Portogallo, 3 nell'America spagnola (la cui storia appartiene anch'essa in larga parte alla leggenda nera tanto dibattuta dagli studiosi moderni), 2 in Italia (Sicilia e Sardegna).
Nei quindici anni della sua gestione del tribunale i processi furono 100.000 (una ventina al giorno) mentre le condanne a morte furono 2.000. Pur essendo poche in percentuale, non lo furono però come numero e va ricordato che l'ultimo ventennio del '400 fu comunque il più denso di condanne di tutta l'inquisizione spagnola.
(tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Tom%C3%A1s_de_Torquemada)
Nell'ottobre 1483 fra Tomas viene nominato dai Re Cattolici, in base all'autonomia nella scelta dei giudici che i sovrani di Spagna avevano ottenuto da papa Sisto IV (che però non voleva farsi sfuggire il controllo di tale istituzione) Inquisitore Generale per la Castiglia, l'Aragona, il Leon, la Catalogna e Valencia.
Egli riorganizza e centralizza (con le famose Istructiones redatte periodicamente dal 1484 al 1498) l'Inquisizione spagnola che era in attività dal 1478 e il cui inizio (in Spagna come altrove) era stato tumultuoso, violento, prevaricatorio. Qualche città sembra resistergli, come Saragozza e Barcellona, ma Torquemada persevera.
Successivamente, anche Innocenzo VIII gli conferma la nomina (i sovrani erano infatti autonomi nella scelta dei giudici, ma il Papa si riservava di controfirmare le nomine).
Torquemada, con l'aiuto degli inquisitori a lui sottoposti (era infatti Inquisitore Generale di tutta la Spagna e le colonie), istituisce processi molto rigorosi nei confronti di quegli ebrei convertiti al Cattolicesimo (marranos) che fossero sospettati di falsa conversione.
Nel 1492 il nuovo pontefice convince Torquemada a ritirarsi nel convento di Avila; ma anche dal convento riesce ad ottenere dai sovrani spagnoli Isabella I di Castiglia e Ferdinando II di Aragona, di cui era stato il fidato Confessore, di espellere gli ebrei dal regno di Spagna.
Dopo tale espulsione si dedicò, con lo stesso rigore, ai processi nei confronti dei musulmani convertiti al cattolicesimo (moriscos) che fossero sospetti di falsa conversione.
Come Inquisitore Generale (nominato dal re in nome del papa che doveva tuttavia ratificarlo) era a capo del Consejo Supremo de la Santa Inquisición (detto la Suprema) formato da sette membri. La Suprema aveva autorità su 22 tribunali inquisitoriali: 14 in Spagna, 3 in Portogallo, 3 nell'America spagnola (la cui storia appartiene anch'essa in larga parte alla leggenda nera tanto dibattuta dagli studiosi moderni), 2 in Italia (Sicilia e Sardegna).
Nei quindici anni della sua gestione del tribunale i processi furono 100.000 (una ventina al giorno) mentre le condanne a morte furono 2.000. Pur essendo poche in percentuale, non lo furono però come numero e va ricordato che l'ultimo ventennio del '400 fu comunque il più denso di condanne di tutta l'inquisizione spagnola.
(tratto da: http://it.wikipedia.org/wiki/Tom%C3%A1s_de_Torquemada)
venerdì 14 settembre 2007
Padre Giuseppe Puglisi - il video di Ficarra e Picone.
Pubblicato da
Egregius
Un ricordo a 14 anni dalla sua morte (era il 15 settembre 1993) per mano della mafia!
Guardate tutto il video di Ficarra e Picone.
Per non dimenticare....
sabato 1 settembre 2007
I falsi profeti - (Matteo, 7, 15-20)
Pubblicato da
Egregius
"Attenti ai falsi profeti! Quando vi vengono incontro, all'apparenza sembano pecorelle, ma sotto sotto, essi sono lupi feroci. Li riconoscerete dalle loro azioni.
"Si può forse raccogliere uva dalle spine o fichi da un cespuglio? Se un albero è buono, fa frutti buoni; ma se un albero è cattivo, fa frutti cattivi.
Un albero buono non può fare frutti cattivi, così come un albero cattivo non può fare frutti buoni. Ma un albero che non fa frutti buoni si taglia e si butta nel fuoco.
"Dunque, è dalle loro azioni che riconoscerete i falsi profeti.
(Matteo, 7, 15-20)
"Si può forse raccogliere uva dalle spine o fichi da un cespuglio? Se un albero è buono, fa frutti buoni; ma se un albero è cattivo, fa frutti cattivi.
Un albero buono non può fare frutti cattivi, così come un albero cattivo non può fare frutti buoni. Ma un albero che non fa frutti buoni si taglia e si butta nel fuoco.
"Dunque, è dalle loro azioni che riconoscerete i falsi profeti.
(Matteo, 7, 15-20)
Iscriviti a:
Post (Atom)