La Madonna, con il Bambino Gesù fra le braccia, aveva deciso di scendere in Terra per visitare un monastero.
Orgogliosi, tutti i monaci si misero in una lunga fila, presentandosi ciascuno davanti alla Vergine per renderle omaggio.
Uno declamò alcune poesie, un altro le mostrò le miniature che aveva preparato per la Bibbia e un terzo recitò i nomi di tutti i santi.
E così via, un monaco dopo l'altro resero omaggio alla Madonna e al Bambino.
All'ultimo posto della fila ne rimase uno, il monaco più umile del convento, che non aveva mai studiato i sacri testi dell'epoca.
I suoi genitori erano persone semplici, che lavoravano in un vecchio circo dei dintorni, e gli avevano insegnato soltanto a far volteggiare le palline in aria.
Quando giunse il suo turno, gli atri monaci volevano concludere l'omaggio perchè il povero acrobata non aveva nulla di importante da dire e avrebbe potuto sminuire l'immagine del convento.
Ma anche lui, nel profondo del proprio cuore, sentiva un bisogno immenso di offrire qualcosa a Gesù a alla Vergine.
Pieno di vergogna, sentendosi oggetto degli sguardi di riprovazione dei confratelli, tirò fuori dalla tasca alcune arance e cominciò a farle volteggiare: perchè era l'unica cosa che egli sapesse fare.
Fu solo in quell'istante che Gesù Bambino sorrise e cominciò a battere le mani in braccio alla Madonna.
E fu verso quel monaco che la Vergine tese le braccia, lasciandogli tenere per un pò il bambinello.
(Tratto da "L'Alchimista" di Paulo Coelho)
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3 commenti:
finalmente sei tornato..ci eri mankato!!
Bellissimo il senso del brano ke hai scelto..mi hanno regalato il libro un paio di anni fa..devo ankora leggerlo ma già mi hanno detto ke è stupendo.
Ciao
Lelina
Un bellissimo brano...
Sara
Wow che bello!!!
Bravo Fra...io ho tnt d quei libri di Coelho...ma ne avessi letto uno...anzi no...ho letto..."Sulla riva del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto"...m sembra che s chiamasse così...ma è tanto triste... :(
ciauuuuuu
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