
I due fratelli parteciparono alle Cinque Giornate di Milano, insieme agli amici Luciano Manara ed Emilio Morosini.
Combatterono poi, con i volontari lombardi della Legione Manara, nella campagna del Bresciano e del Trentino della Prima guerra d'Indipendenza.
Poi i due fratelli perteciparono insieme alla costituzione e alla difesa della Repubblica Romana.
Durante la battaglia contro i Francesi, che infine liberarono Roma dagli insorti, Enrico ed Emilio Dandolo militavano nel Battaglione Bersaglieri Lombardi, al comando di Luciano Manara; Enrico aveva il grado di capitano.
Enrico trovò la morte durante la battaglia di Villa Corsini, nella notte del 3 giugno 1849; nella stessa battaglia Emilio fu ferito.

Nel 1850 tornò in famiglia e visse nel ricordo del fratello; pubblicò i suoi ricordi nel volume "I volontari e i Bersaglieri Lombardi".
Grazie a Cavour, nel 1855 Emilio ottenne il grado di Sottotenente dei Bersaglieri e partecipò alla spedizione di Crimea, ma fu costretto dagli austriaci a rientrare a Milano dove fu sottoposto al controllo della polizia austriaca.
Morì nel 1859, malato di tisi, poco prima che la Lombardia venisse liberata.
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