mercoledì 16 marzo 2011

Patrioti italiani - Ippolito Nievo (Padova, 30 novembre 1831 – mar Tirreno, 4 marzo 1861) - Le confessioni di un Italiano


Ippolito Nievo (Padova, 30 novembre 1831 – mar Tirreno, 4 marzo 1861) è stato scrittore e patriota.
Mazziniano, partecipa nel 1848 all'insurrezione di Mantova.
Nel 1859 combatté con Garibaldi tra i Cacciatori delle Alpi.   
Partecipò all'impresa dei Mille: unendosi alle truppe garibaldine il 5 maggio del 1860 salpa da Quarto a bordo del Lombardo insieme a Nino Bixio e Cesare Abba.
Si distinse a Calatafimi e a Palermo ottenendo la nomina di "Intendente di prima classe" con incarichi amministrativi divenendo il vice di Giovanni Acerbi.
Di ritorno nel continente, per riportare indietro i documenti amministrativi della spedizione dei Mille, perì durante il naufragio del battello a vapore Ercole, presso Ischia.
Nel naufragio tutte le persone imbarcate perirono e né relitti né cadaveri furono restituiti dal mare.


Molto importante fu la sua attività di scrittore.
Ippolito Nievo scrisse le tragedie I Capuani e Spartaco; alcune opere poetiche: dai Versi del 1854 e del 1855 a Le Lucciole (1858) e Gli amori garibaldini (1860); racconti (Il varmo, 1856) e romanzi (Angelo di bontà, 1856; Il Conte Pecoraio, 1857).
Il suo capolavoro sono le Confessioni di un italiano nel 1855, pubblicato postumo nel 1867 col titolo Le confessioni di un ottuagenario dall'editore Le Monnier.
E' la storia dell'italiano nuovo, che si viene formando agli ideali del Risorgimento, pur sentendo la nostalgia del mondo settecentesco che scompare.


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