
Il conte di Saint-Germain e' un enigmatico personaggio vissuto nel secolo XVII in Europa, nella Francia illuministica di Rousseau, Voltaire e Kant.
Nulla si sa delle sue vere origini. Sarebbe nato presso Asti in Italia nel 1698, da una relazione fra la regina di Spagna, Marie Annie di Neuburg (rimasta vedova) e l'Amirante di Castilla.
Certa è invece la data della sua morte avvenuta il 27 febbraio 1784 nel castello tedesco di Schleswig-Holstein.
Le sue attivita' erano quelle di cortigiano e avventuriero in viaggio tra Inghilterra, Francia, Olanda, Russia, Germania. Comparve per la prima volta verso il 1740 esule dall'Inghilterra introdotto alla corte di Francia. Fu famoso per la sua grande cultura, abile musicista, conoscitore di molte lingue, pittore e soprattutto grande alchimista, produttore di portentosi cosmetici.
Ebbe anche incarichi diplomatici e fu affiliato ad una societa' segreta dell'ordine dei Rosacroce.
Questo misterioso personaggio era perfettamente padrone delle tecniche di ammaliamento: nonostante l'assenza di mass-media la sua fama fece il giro dell'Europa.
Un aspetto, in particolare, dei presunti poteri del Conte di Saint Germain colpì i s

Presto si aggiunse al suo nome l'appellativo di "Immortale".
Viene citato nelle memorie di Giacomo Casanova ma anche Voltaire, Mozart, Madame de Pompadour e Cagliostro lo incontrarono.
Alcune sue caratteristiche, come quella di sparire all'improvviso e di riapparire contemporaneamente in più luoghi, e la sua attività protratta per molti anni, fanno pensare che non fosse una unica persona, ma un gruppo di spie con lo stesso aspetto e la stessa identità introdotte presso le corti dell'Europa settecentesca.
Secondo la leggenda avrebbe scoperto il segreto della pietra filosofale per cui non invecchiava mai e poteva trasformare il piombo in oro e ingrandire le gemme.
Casanova ne dà un ritratto interessante: l'avventuriero veneziano, all'epoca già Massone e direttore delle Lotterie Reali francesi, si dichiara affascinato dai modi, dallo sfarzo e dalle conoscenze del conte in campo occultistico.
Secondo Casanova e secondo altri storici piu' scrupolosi, tra cui sir Horace Walpole e lo scrittore francese Henri Chacornac, il Conte di Saint-Germain parlava francese, inglese, spagnolo, portoghese, italiano, tedesco, ebraico, arabo e latino.
Qualche altra fonte meno seria aggiunge anche il sanscrito a queste lingue, vagheggiando di contatti di Saint-Germain con i santuari mistici indu'.
Come detto il Conte era un compositore di musica, un eccellente violinis

Tale il fascino ipnotico che aveva eserciatato che addirittura secondo alcuni fu visto diverse volte molti anni dopo la sua morte, ed ancora oggi c'è chi dice di incontrarlo a Roma ogni anno, il giorno di natale, seduto nei giardini del Pincio. Esistono sette esoteriche che gli rendono culto.
(http://it.wikipedia.org/wiki/Conte_di_San_Germano)
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